mercoledì, gennaio 05, 2005

Vittima della fretta... o del pensar male?

Oggi il Vincio ha compreso una lezione... il giudizio è un'arma troppo importante per poter essere usata a sproposito.
L'ho compreso oggi, allorquando provato dai lunghi giorni di poco sonno e nervosismo ho giudicato delle situazioni senza avere il quadro completo della situazione davanti... ed in entrambi i casi ho giudicato male (in uno, anzi, il rincoglionito ero proprio io... doppia malafede dunque)... ma procediamo con ordine:

Caso 1 - Mattina, caffè sul fuoco, il mio temerario cane si alza dal suo letto di dolore e viene in cucina. In culo il caffè, io lo devo portare fuori... ma non posso neanche rovinare il caffè o la macchina... così chiedo a Teresa se può dargli un'occhiata, poi esco.

Quando rientro alla base Teresa mi dice che di caffè ne è uscito poco... e la mia mente subito fa due più due "Te lo sei bevuto e me ne hai lasciato un poco per fare figura" penso con un sorriso malevolo disegnato sul mio cervello diabolico... controllo la caffettiera per vedere se ci sono segni di livello differenti all'interno del vaso superiore (ma vi rendete conto in cosa si può trasformare un bravo ragazzetto...) ma niente... così, dopo aver ampliamente diretto alla subdola domestica una buona dose di accidenti, vado a rifare il caffè.

Non ne vuole sapere di uscire dalla caffettiera ... sto frocio di un caffè esausto... e così dai e dai... alla fine riesco a farlo cadere ... e con orrore scopro in sequenza: 1) sono un cazzone (come qualcuno ebbe a dire qualche tempo fa) 2) sono un cazzone malevolo e diabolico (perchè ho parlato male di persona assolutamente estranea ai fatti) 3) sono decisamente un CAZZONE: la caffettiera è difatti priva del cestello per contenere il caffè, e quindi l'intero infuso di caffè è stato prodotto miscelando acqua calda e caffè direttamente nel fornello inferiore... tant'è che sul fondo vi è uno strato di caffè abbrustolito che non lascia dubbi in proposito...

Prima nota mentale... mai sparare giudizi affrettati. Faccio il secondo caffè con mutismo e rassegnazione.

Ma la lezione deve essere stata dura da digerire poichè dopo poco ho raggiunto un nuovo giudizio affrettato.
Cortile interno, arrivo sfrecciando sulla mia MBK dinanzi al cancello e mi accorgo che una matiz argentata sta venendo dalla parte opposta per entrare. Ci fissiamo due secondi, mentre disperatamente cerco di raggiungere le chiavi nella tasca del pantalone, e nel mentre ... "Ecco, neanche la mossa di cercare le chiavi sto' strz" penso nuovamente, e raggiunto l'agognato mazzo, dopo una fatica bestiale, lo estraggo e abilito l'apertura del cancello automatico. Alzo lo sguardo e non ved una manina timida che rientra nella vettura dopo aver armeggiato anch'essa con il cancello?
"Orpo, oggi devo proprio stare attento con i giudizi, che altrimenti faccio una brutta fine". Con questo ultimo pensiero lascio la mia magione, in viaggio, senza saperlo, verso la mia Adua professionale come cineoperatore... ma questa è un'altra storia.

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