venerdì, giugno 30, 2006

Caldo umido così non lo sentivo dal 2004

Ovvero quando sono andato con Rocco a Barça... la mente torna a quella finestra con terrazino che dava sul Barrio Gotico, succursale Kasba di Barcellona, musiche arabbeggianti che emergono voluttuose dalle finestre dirimpettaie, neon che illuminano le porte dei negozi radi di Kebab e alimentari, la marijuana che spunta vistosa da diversi vasi sui rigogliosi balconcini appena rischiarati dalle rade luci della strada.
Qui e là crocicci di immigrati islamici (o locali islamici) che parlano a voce elevata nel loro dialetto musicale.

Ricordo i rivoli di sudore, ricordo le lenzuola che si appiccivano addosso, la sedia sul terrazzino unica salvifica fonte di frescura per chi aveva la volontà di passare la notte sul terrazzino. Il caldo umido imperversava senza requie.
Su tutto Rocco col suo "Che caldo!" che non permetteva neanche di dimenticarsi del fatto che si stesse schiattando di caldo sul serio.

Apro le finestre e guardo fuori... no, non c'è altro che mi riporti a Barça in questo cortile... se non il caldo stesso.
Mi metto sul letto, il braccio sugli occhi, nessuna copertura sul corpo umido di sudore e penso... "Come c'hai ragione Rocco... oggi come allora..."

Da un cartoon la risposta?

stavo oziando un fine serata in scioltezza con la Mery, quando dal tubo catodico della mia TV "d'annata" emerge prepotente una puntata dei Simpson.

La serie, credibilmente uno dei prodotti della nuova tendenza di alimentare con cartoni appropriati la generazione cresciuta sotto l'egida di Go Nagai e colleghi, la gradisco molto. Per i contenuti, da ridendo castigat mores ovvero anche da semplice analisi senza peli sulla lingua o sottili metafore della vita reale, altamente corrosivi e per la bellezza di alcune battute... insomma l'aver beccato i Simpson trasforma il telecomando in un non-estetico pezzo di arredamento, mentre io mi perdo in un mondo di persone gialle.

All'improvviso Burt esterna un suo serio problema... per colpa della televisione non si ricorda cosa ha fatto fino a 8 minuti prima.

Il che mi riporta alla mia memoria volatile... ma che dico volatile, che già chiamarla così è farle un complimento... e mi son detto tra me e me... vuoi vedere che ha colto nel segno???

Così prendo la palla al balzo e rigiro la domanda... secondo voi, la televisione influisce sulla vostra memoria? e se sì, in che modo o con che peso?

Per conto mio credo di si. I periodi in cui guardo più televisione sono normalmente quelli in cui ricordo meno le cose, tutto finisce occultato da una nebbia di non pensiero che ottenebra i sensi e stordisce la capacità di ragionare compiutamente su periodi temporali estesi.
Insomma, ricordo poco e quel poco confuso...

giovedì, giugno 29, 2006

Mad World - by Tears for Fears

All around me are familiar faces
Worn out places, worn out faces
Bright and early for their daily races
Going nowhere, going nowhere
And their tears are filling up their glasses
No expression, no expression
Hide my head I want to drown my sorrow
No tomorrow, no tomorrow

And I find it kind of funny
I find it kind of sad
The dream in which I'm dying
Are the best I've ever had
I find it hard to tell you
'Cos I find it hard to take
When people run in circles
It's a very, very
Mad World

Children waiting for the day they feel good
Happy Birthday, Happy Birthday
Made to feel the way that every child should
Sit and listen, sit and listen
Went to school and I was very nervous
No one knew me, no one knew me
Hello teacher tell me what's my lesson
Look right through me, look right through me

Copyright dei Tears for Fears

Promo melogranotto 2005 v.2.2

Per chi pensava che la stagione delle pubblicità progresso fosse finita, un assaggio di un promo amatoriale non post-prodotto... per dimostrare che sotto le ceneri cova ancora la voglia di fare.

PS
Non supportandosi lo streaming video dal sito in cui è posto il video, conviene salvarlo su desktop per poterlo visionare correttamente.

mercoledì, giugno 28, 2006

Open your eyes...

Liquida scorre su di me la vita. Pesante come olio intorbida lo sguardo, affanna il respiro.

Sospeso, agito le braccia e le gambe, cercando di nuotare, ma il liquido denso mi trattiene, mi risucchia, gli arti sono bloccati.

Ansimo. Lo sforzo è grande, i risultati pochi. Fanno male le giunture.

Apro la bocca, in necessità di ossigeno... imbarco liquide essenze di vita.
Sapori difformi, acri e dolci, assalgono le mie papille. Non c'è aria, ingoio tutto per cercare di averne una boccata, ma c'è sempre nuova vita, senza un attimo di tregua.

I polmoni sono stretti da morse d'acciaio... ancora non hanno assaggiato vita... ancora cercano aria...
Lotta estrema... alla fine cedo... Fiotti di vita negli alveoli... aspetto sereno, finalmente (o è serenità che viene dalla rassegnazione???) la fine che non arriva...

Il liquido di vita mi sostiene, mi permea, mi possiede. Spuntano branchie. Se non posso avere aria, che vita sia. In essa mi perdo.

E apro gli occhi in questo liquido ignoto...

martedì, giugno 27, 2006

Cruising by night

La città di notte è un misto di mistero e poesia. Meno frenetica che di giorno, accompagnata dalle ombre che pietose occultano le storture che gli abitanti meno civili le impongono, si illumina di gioielli tenui che ne tracciano i contorni sommari dall'alto.

Dentro l'abitacolo della macchina osservo il mondo che mi scorre affianco, mentre la radio emette con decisione la colonna sonora che ho imposto alla serata.
Il sibilo dell'aria dai finestrini, che l'aria condizionata, di certo più comoda non ti fa penetrare nei suoni della città, poichè ti costringe alla chiusra dei finestrini; I colori accesi degli stop che con irregolare intermittenza si accendono e spengono; i motorini che gracchiano il loro affaticarsi per correre secondo i desideri dei propri cavalieri; ombre e luci che passano veloci intorno a me; giovani alla ricerca di un posto dove succhiare il midollo della vita... oppure per illudersi di farlo mentre un nuovo grano di sabbia cade dalla loro clessidra verso la dissoluzione.

Ma non c'è spazio pe le riflessioni profonde. La destra che corre dal volante al cambio e viceversa, la sinistra ferma nell'angolo alto del volante per mantenere una presa salda. Acceleratore, Frizione, Freno in ordine misto, formano un'insalata di manovere condite di prudenza, che di terminare con un CID (alla meglio) una serata non ne ho voglia. Mi perdo nelle note delle canzoni estive, che sanno di vita, di ballo, di sesso, di svago spensierato.

E mi vedo in macchina con i Kiss in Detroit Rock City... Posted by Picasa

sabato, giugno 24, 2006

Spaesamento di mattina...

Who's the man in front of me
Where I'm suppose to be
I've lost my heart
burying it too deep
Under the Iron Sea [...]

credo che reciti così la canzone dei Keane ("Under the Iron Sea" tratta dall'omonimo Album (2006))... e riassume bene la sensazione di spaesamento che provo in questi giorni.
Riportare serenità in questo coacervo di emozioni contrastanti non è facile. Ma ci proverò. Anche perchè il 14 luglio ho un esame alla EIDOS (l'MS 70-290) e voglio passarlo. Il tempo è poco e bisogna studiare assai per arrivare alla meta con successo. Ma a premere sulla mia serenità ci sono svariate preoccupazioni... il lavoro, che forse cambia e forse no, la casa, che arriva forse si, forse no, Lido, che forse si vende e forse no, la donna, che forse mi sposa, e forse no... insomma... diciamo che a parte (e qui tutti tocchino ferro please) la salute, che in questo periodo pare superba, il resto fa un po' acqua da tutte le parti.
In questo coacervo di forse si/forse no, la mente non trova porto sicuro ove fermarsi. Rimane solo l'opzione della navigazione... e pure quella a vista, che le acque in cui mi sto avventurando sono assolutamente ignote.

Nel mentre siedo a bordo del vascello che solca un mare color del ferro.

venerdì, giugno 23, 2006

Piaceri proebiti

Ti guardo di lontano. Di bianco vestita, rosso il tuo sangue... come il mio.
Cerco nella mia mente di liberarmi dal tuo richiamo, ma non posso esimermi dal voltare nuovamente lo sguardo verso di te.

So che non posso aspirare ad altro che un fugace sorso di te... altre dosi sarebbero letali... ma non oso... non posso... sarebbe come perdermi, anche se per poco... eppure la tentazione cresce.

Mi avvicino a te. Le tue curve mi suggeriscono lussuriosi pensieri, fatti di piacere puro, intenso.
Ti accarezzo lenta, mi guardi gelida. Se non cedo, non ti concederai.
Ritraggo la mano, mentre distolgo lo sguardo... imbarazzato...

Non posso... i ho già assagiata poco fa e non posso di nuovo... non così presto... sarebbe la mia fine... lo so...
Così prendo carta e penna e scrivo... dicono che scrivere allontani le cose da noi, ce le faccia vedere più distanti e quindi da nuove prospettive... quasi che a mettere per iscritto le cose esse diventano nude ai nostri occhi e finalmente chiare.
Non sempre la magia funziona però... non sempre la verità nascosta i fa manifesta o il forte sentimento si smorza... anzi... pare cristallizzarsi in quelle parola, mantentendo intatta la propria intrinseca forza... resistendo al mutare rapido dell'animo umano, quelle parole fissate con l'inchiostro ci gridano in faccia che fortemente abbiamo voluto, amato, vissuto... e rinfiammano il nostro cuore stanco.

Ecco, questa è una di quelle volte. Ho scritto per calmarmi, per allontanarmi da te, per salvarmi... ma il fuoco ardente che hai lasciato in me è stato rinsaldato da questo sfogo scritto... ed ora non c'è più salvezza.

Allora diverrà il mio ultimo sfogo... il mio testamento spirituale, il mio monito ai migliori che seguiranno... perchè almeno loro sappiano che pur nella tua innocente bellezza sei letale.
Che sappiano che fra poco lascerò questa penna e ti farò mia. Non centellinando dal tuo nettare inebriante, ma prendendone finchè ce n'è, finchè potrò reggerti... fosse anche il preludio della mia definitiva perdizione.
Ecco... mi chiami, là, dalla mia scrivania, ove siedi alla luce fioca del lumicino da tavolo, invitante tra le ombre ed il rosso cremisi inebriante...
Arrivo...


...Ultima lettera del poeta dannato Er Volutta, che fu trovato morto, con affinaco una bottiglia vuota. Il fegato gli era esploso in pancia. 'etichetta della bottiglia recitava "Melogranotto - produzione 2005"...

mercoledì, giugno 21, 2006

Always the Sun

Quando le cose non vanno come mi aspetto, quando ci sono tempeste che spazzano la mia vita, quando tutto sembra che diventi scuro, mi rammento di una canzone che andava quando io avevo 14 anni... una canzone degli Stranglers che suonava così... Always the Sun... Viene sempre il sole dopo la tempesta, così... oggi ne riporto qui sotto il testo, sperando che coloro che sentono la tempesta incomebre ne traggano forza e rimboccatesi le maniche comincino a lavorare perchè torni il sole.

THE STRANGLERS - ALWAYS THE SUN (1986)

Always the sun
How many times have you woken up and prayed for the rain
How many times have you seen the papers apportion the blame
Who gets to say, who gets the work and who gets to play
I was always told at school, everybody should get the same

How many times have you been told, if you don't ask, you don't get
How many liars have taken your money, your mother said you shouldn't bet
And who has the fun, is it always the man with a gun
Someone must have told him, if you work too hard you can sweat

There's always the sun (always the sun), mmm mmm
There's always the sun
Always, always (always the sun)

How many times have the weathermen told you stories that made you laugh
You know, it's not unlike the politicians and the leaders
When they do things by half
And who gets the job of pushing the knob
That sort of responsibility you draw straws for if you're mad enough

There's always the sun (always the sun), oh oh
There's always the sun
Always, always (always the sun)
There's always the sun (always the sun), mmm mmm
There's always the sun
Always, always (always the sun)

There's always the sun (always the sun)
There's always the sun
Always, always (always the sun)

(Always the sun)
All, all (always the sun)

There's always the sun (always the sun), mmm mmm
There's always the sun
Always, always (always the sun)
There's always the sun (always the sun)
There's always the sun
Always, always (always the sun) Posted by Picasa

What a wonderful world...

Che dire... sono stato assente... ma dovevo riprendermi dalla mole di mota che è caduta e che cade tutt'oggi sulla mia coscienza civile, sui valori in cui credo, sulle mie convinzioni.

Devo dire che dalle votazioni in aprile la politica non è stata un belvedere. Il ritorno alle becere metodologie di governo che vigevano una volta, in cui poltrone ed appoggio al governo andavano di pari passo, il voler cancellare 5 anni di governo della destra... praticamente portando il Paese, nel caso proseguissero indefessi su questa strada, a subire un ritardo di 10 anni (5 passati a riformare e 5 a disfare le riforme) rispetto alle altre nazioni europee (e direi che il problema si deve sentire anche a sxk, visto che proprio oggi Napolitano, il presidente imposto, dichiara che è bene considerare con occhio di riguardo e senso critico quanto fatto dai precedenti governi, che i colpi di spugna non fanno mai bene, specie al paese), delle dichiarazioni in sede di incontri bilaterali da parte dell'ammuffito candidato portato avanti come volto "nuovo" della politica e del governo (ricordate lo slogan... "domani è un altro giorno" e seguenti giochi di parole sul tema) e che si arroga il diritto di cancellare 5 anni di politica estera europea con la frase "Torniamo finalmente a fare politica in Europa" (Francia e Germania ringraziano e riaccolgono a braccia aperte il loro paladino, mentre noi perdiamo, ed almeno in questo bisogna essere obiettivi, un governo che ha fatto politica IN Europa PER l'Europa, non scordandosi però che l'Europa è composta da Stati Sovrani, e che l'Italia non è la serva di Francia e Germania, come dimostrano le innumerevoli battaglie condotte in sede europea... - battaglie che incrinando il concetto che le due nazioni centro europee fossero il traino dell'intero treno comunitario, hanno anche smorzato l'entusiasmo europeista i Francia e Germania, che probabilmente a quell'idea si erano affezionate-), poi mettici dentro ex-terroristi mai pentiti in posti chiave di governo, cariche istituzionali a ex-sindacalisti (quando il Sindacato è ormai praticamente il partito dei pensionati, e quindi in via di naturale estinzione), i ministeri assegnati "ad capocchiam", le stangate di tasse che si preparano all'orizzonte... ed il disegno appare chiaro nella sua fosca completezza.
Come ciliegina ti arriva, guarda caso una settimana prima del Referendum, lo scandalo dell'arresto del Sovrano, ed il coinvolgimento, nell'affaire anche di persone legate al presidente di Alleanza Nazionale... ma marginalmente e per affari legati a storie di sesso (scabrose sì, indecenti sì... ma penalmente irrilevanti... come appurato anche dalla trasmissione del 20 giugno 2006 di "Istruzioni per l'uso" su radiorai uno, in cui nel confine confuso tra concussione e corruzione "sessuale" di solito si ottiene l'archiviazione, specie se i coinvolti sono entrambi maggiorenni.

Il sistema si difende. A pensar male uno penserebbe che il timing dell'inchiesta, giusta, sacrosanta, da iniziare e terminare però nei tribunali e non sui giornali, sia stato deciso a tavolino... perchè? bhè... Se la dx chiama il referendum un plebiscito vs Governo Prodi, se in tale plebiscito, quello che viene fuori è che i Parlamentari con il SI diminuiscono (e questo argomento è sensibile, forse la molla che maggiormente spinge sul SI), mentre il governo attuale non solo non razionalizza i ministeri, ma li spacchetta e li scompone per far contenti un numero maggiore di amici... bhe' allora bisogna proprio fare qualcosa per distrarre l'opinione pubblica dal Referendum.
"C'avrei un'inchiestina bell'è pronta..." "Ottimo, partiamo allora... AH, noi si farà la parte di quelli indignati per la venuta fuori delle intercettazioni sui giornali..." "Perfetto... che bel gioco delle parti"
Ma questo solo a voler pensare male.

Nel frattempo mi auguro che l'inchiesta schiacci i colpevoli sotto un cumulo di accuse circostanziate. Che a me non piace pensare che quando maligno sto nel giusto.
E ora scusate, vado a vomitare, che il quadro è assolutamente desolante...

giovedì, giugno 08, 2006

Il matrimonio di Matteo e Dafne!!!

Un periodo di gran spolvero questo. Il giro degli amici che si sposano prosegue, questa volta sono Matteo e Dafne a convolare, nella fantastica cornice della pianta circolare del Mausoleo di Santa Costanza, i nostri sposi hanno congiunto le loro vite.

Un bel matrimonio, con una cornice di Kipsta Style che non guasta ; )

Per chi c'era, per chi non c'era, per i semplici curiosi... (che formulona brevettata!!!)

PS.
Questo giro di foto aderisce alla nuova filosofia della fotografia amica ai matrimoni... che ti fotografi gli sposi, che li fotografano tutti, ma proprio tutti... rimangono ignorati gli ospiti, così l'obiettivo si sposta su chi fa da cornice al giorno più bello, affinchè gli sposi, qualora si fossero persi qualcosa della festicciola, possano recuperare il sapore della stessa dalle foto... "EXTRA" : )