martedì, aprile 24, 2007

Commozione suprema!

Ho scoperto che esiste un giorno nel calendario in cui noi amministratori di sistema siamo venerati e ringraziati... o almeno così dovrebbe essere...: l'ultimo venerdì di luglio di ogni anno: il Giorno dell'Amministratore di Sistema.

Tutto è nato dalla lettura di una rivista di informatica e da una pubblicità. Così, il mitico Tedd, figlio della società dell'accesso, ha visto come le pubblicità riportavano l'apprezzamento dei colleghi verso un amministratore di rete (e solo per aver comprato una stampante) e parificato il trattamento con quello che riceveva lui quotidianamente. Accortosi della grossa discrepanza esistente tra i due modelli, ha pensato di introdurre un giorno dedicato agli amministratori di rete ed ha aperto un sito internet, questo.

L'iniziativa è al suo 8° anno di esecuzione, e sembra che in America abbia riscosso un certo successo. E che magari in questa giornata arrivi anche l'aumento di stipendio.
Ok, ora per lo scenario italiano siamo già alla fantascienza. Primo, perchè le retribuzioni italiane in ambito sistemistico non sono neanche lontanamente paragonabili con quelle USA, ove, in media, un sistemista arriva a guadagnare anche 58$ l'ora... ripeto 58$ l'ora (... per una somma del genere mi commuto in Mr. Wolf), e dove l'istituzione, anche estemporanea di un simile giorno, ha raccolto talmente tante adesioni da divenire praticamente "istituzionale" nel giro di qualche anno - alla stregua del giorno delle segretarie (e chi fa anche solo un accenno di parallelismo tra le due posizioni è ufficialmente MORTO). In secondo luogo, perchè in Italia vige ancora la famosa regola del fai da te, in cui i sistemisti sono creati sul momento, in un mercato che richiede figure professionali, sono pochi coloro che rispondono ai canoni tipici dell'Amministratore di Sistema come è inteso negli USA o nel mondo che tecnologicamente conta. Questo perchè i corsi sono visti costi e non investimenti, perchè i sistemisti sono spesso soli, oberati di lavoro di helpdesk, e difficilmente considerati altro che "il ragazzo del computer", anche se il ragazzo ha ormai superato gli -anta.

Non dappertutto eh! Vi sono isole felici, ma sono poche, confinate ai grandi gruppi internazionali, ed anche lì, in ogni caso, la comune "sensibilità" esterna compare spesso come elemento di livellamento verso il basso.

Il giorno dell'Amministratore non viene a intaccare lo scenario, ma se fosse istituito come festività non-ufficiale, sarebbe comunque un primo passo verso la normalizzazione di un settore, quello informatico, in cui i confini grigi tra le specializzazioni sono imposti e non cercati dai professionisti, ben consci delle differenze tra le varie branche dell'informatica, e che solo per "adattabilità" eseguono lavori che sconfinano in altri settori, perchè dietro la porta c'è sempre un giovane di belle speranze, smanettone e "mago dei computer" che assicura che la cosa è fattibile, senza curarsi degli standard di qualità, efficienza e costi che vigono nel mercato.

Sys admin Day. Join the Crusade. Per non lasciarli soli, per non demotivarli, per ringraziarli del loro silente e costante lavoro a supporto dell'azienda in cui operano.

giovedì, aprile 19, 2007

Gli strumenti indispensabili per lavorare

 
Onore al merito alle apparecchiature che mi consentono di gestire la mole di lavoro diretto ed indiretto che ogni giorno si accumula sulla mia scrivania. Sono il mio diletto e la mia croce, il campo di battaglia in cui quotidianamente cimento le mie vetusta membra in cerca di una vittoria che è ancora lungi a venire.
Intanto si prosegue, tra immagini, testi, scansioni, stampe, analisi, grafici, disegni, telefonate e quant'altro a tirare il carretto avanti.
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martedì, aprile 17, 2007

Sometimes I...

don't feel like dancing... e come ci da dentro anche la Mery!!!

ma anche la Falk non scherza con le sue movenze da pantera!

venerdì, aprile 13, 2007

Questo sito è epocale: maschi del mondo, visitatelo!

Si avvicina quell'odiosa scadenza di compleanno della vostra carissima amica, ma avete sempre toppato il regalo. Si sa, per noi maschietti (senza un forte spirito di gaiezza nel corpo) dinanzi al regalo ad un'esponente del gentil sesso ci troviamo quasi sempre spiazzati, e dobbiamo ricorrere al consiglio di un'amica terza, spesso incorrendo in indesiderata dell'ultima ora, tipo, acquisto di capo di abbigliamento voluto fortemente dalla terza, e magari opposto ai gusti dell'amica destinataria del capo in questione, oppure colore, taglia, forma, sbuffi, lucentezza non sono proprio giusti e poi, sono ingrassata, sono dimagrita, la gonna jeans è ormai demodè, ma che gusti hai... uffa, volevo un profumo/gioiello/scarpa/borsa di altro genere/tipo/valore/forma.

Ovviamente farei un torto alle donne asserendo che queste sono le risposte che i doni di cui le foraggiamo ottengono. Loro sono bravissime a incassare (meno dinanzi a ovvie situazioni di errore grossolane... mi torna alla mente un certo zaino militare israeliano che non ha ottenuto un grosso successo) e di questo le ringrazieremo sempre, ma quella che descrivo è la forma di panico che prende a noi maschietti quando si avvicinano le fatidiche feste comandate o i vari anniversari/festività/appuntamenti.

Tutto questo è passato. Il sito definitivo ci viene in aiuto per fornire la nostra competenza tecnologica di un valido supporto estetico, consentendoci di unire l'utile al bello e di fare anche una gran figura per il design e la così evidente gaggietà degli accessori che abbiamo scelto: il tutto su Gadget Candy.
E non mi soffermo sui benefici effetti secondari della certezza di un seguito al regalo, se non altro per spiegare come funziona :-).

E dire che ci sono arrivato leggendo un articolo sull'inclusione dei gadget all'interno del vestiario su Apogeo online. AH Rete! Cosa faremmo noi senza di te?
Io una risposta ce l'ho, e connubia le parole "Tante", "figure", "di", e il sostantivo femminile usato volgarmente per esprimere la parola "escrementi".
Chi di dovere è avvertito!

giovedì, aprile 12, 2007

Dopo averlo conosciuto non potrete fare a meno di lui: l'amico che mancava!

Ci sono momenti nella vita di un utilizzatore di PC che fanno sembrare la situazione di uno scolare beccato a lezione non studiata una passeggiata di salute.
Sono tutte quelle situazioni in cui ti incontri con gli amici, de visu, su Internet, al telefono, e giù a parlare del più e del meno, fino a che non sorge l'argomento NO, ovvero l'ultima versione superbrilluccicante di un software che voi usate regolarmente, ma che non avete aggiornato.

E' meno difficile di quanto paia incappare in tale situazione. Capitano sempre occasioni per rimarcare qualche nuova funzione in conversazioni tra geek, come anche tra normali esseri umani. Frasi tipo "Hai visto le nuove funzioni vocali implementate dal nuovo Messenger? Fighissime!" Oppure "Il nuovo Google Desktop è portentoso, trova i file nelle situazioni più disparate, con pochissimi errori"...

Ok, forse non è così frequente... ma ci sono amici che aspettano che voi cadiate in fallo su domande come questa per sbeffeggiarvi e farvi sentire disadattati e esclusi dal rutilante mondo dell'aggiornamento tecnologico... altro che gossip. Su Internet girano tutte le nuove mode, e restare indietro nei programmi che le implementano significa restare fuori dal giro che conta.
Per ovviare a tutto questo, dei baldi giovani hanno creato, solo per Windows, e quindi riporto da bravo evangelista MCP, un programmino che fa' la scansione del vostro PC ed individua tutti i programmi che avete installato, provvedendo a scaricare gli aggiornamenti che vengono di volta in volta implementati, non appena vengono rilasciati, e darvi così la possibilità di seguire l'evoluzione della rete al ritmo della rete. Niente più installazioni separate, così seccanti e disorganizzate.
Un bel tocco di centralizzazione, o come si dice nell'ambiente... di consolidamento.
Un unico programma per riunirli, e in un colpo aggiornarli.
E dopo questa sequela di parole per intortarvi sulla bontà di questo programma, signori e signori, grandi e piccini, il mirabolante, fantasmagorico e risolutivo...
Filehippo!

Finalmente so il mio ascendente...

Grazie a un mitico messaggio commovente che mi ha mandato il mio papà ieri per il mio compleanno.

Il testo dell'SMS era il seguente: "Martedì 11 aprile 1972. E' nato Vincenzo alle 21.52. E' un bellissimo bambino biondo di 3,700kg. Ho sofferto l'inferno per metterlo al mondo". Questo diceva la tua mamma felice stanca, ma non più dolorante qualche ora dopo. [...]

e questo l'ascendente, anche se la parte rilevante di questo post, nonchè, il più bel regalo che potessi avere, è in quelle tre righe.

Ascendente in Scorpione
Lo SCORPIONE è un segno zodiacale molto forte e quando è ascendente spesso domina il quadro astrale.

Le persone con questo ascendente sono molto intense. Hanno una considerevole energia e capacità organizzativa che insieme con una forte attitudine ad essere dei leader risultano essere una formidabile combinazione.

Sono persone introverse, riservate, che difficilmente lasciano trapelare le loro emozioni. Di natura ribelle, si oppongono a regole e conformismi.

Hanno una grande capacità di individuare i loro punti deboli e ad ammettere le loro colpe ma questa capacità introspettiva può mettere a rischio la loro sicurezza. Sono molto gelosi e possessivi.
L'ascendente è direttamente collegato a tutti gli organi genitali donando una carica sessuale impulsiva a volte mossa dalla pura attrazione fisica.

martedì, aprile 10, 2007

Pasquetta!!! Gita al lago e dintorni

Una bella giornata di sole ha spinto il dinamico duo fuori dalle case e lo ha portato, assieme ai baldi Matteo e Dafne ad affrontare una giornata in riva al lago di Trevignano.
Un po' lungo arrivare, anche perchè, Vincio, sfinito dalle colonne di macchine che lo hanno accolto a fine Cassia, inizio Braccianese, e lo hanno accompagnato fino alla via della Stazione di Cesano, ha deciso bene di svoltare (quando all'Anguillarese - 200m dopo la via della Stazione di Cesano - il traffico spariva del tutto) e di andare per "le strade che conosco solo io" intorno alla caserma di Cesano.

E così ha affrontato un Camel Trophy veramente al limite con la Punto che ha retto bene alla prova, nonostante due tonfi da antologia sulle paratie inferiori della macchina e le tonnellate di pozzanghere di fango incocciate. Abbiamo osato là dove una Golf ed una Micra non hanno avuto cuore di andare, ed alla fine siamo arrivati alla fine della via, sporchi ma contenti e con un par di ore di ritardo.

Il fumo dei Barbecue ci ha accolto, facendoci venire un'acquolina in bocca che non vi dico, ma abbiamo ripiegato su dei mesti panini per mangiare. In riva al lago ci siamo goduti il sole, anche se per un paio di ore soltanto, che poi sono arrivati dei nuvoloni terribili, a rinforzo di un vento mai domo, che ci hanno sconsigliato dal rinforzare il parchimetro con altri spicci. Abbiamo dunque fatto rotta su Roma.

Lungo il cammino la Mery si è addormuta, ed il Vince, memore dei giri dell'andata, non è voluto venir meno al suo nome è ha compiuto un mitico giro di Peppe intorno a Cesano, quando uscendo una sola uscita dopo sulla Cassia bis sarebbe arrivato subito... ma tant'è.

Non stanchi delle avventure, giunti in prossimità di La Storta abbiamo piegato per Isola Farnese, arrivando a vedere questo simpatico e bello borgo sito in una bella zona, credo fosse il Parco di Veio, con tanto verde, un bel fiume, un bel castello, una deliziosa chiesetta, una casa in vendita, tre vecchietti che commentavano la casa in vendita e che in definitiva scoraggiavano gli acquirenti ed una torma di BORI che colonizzava il Parco di Veio, e le rovine dell'antica città Etrusca.

Insomma, nel complesso una bella giornata, che poi, quando si sta in allegria e in armonia, tutto diventa anche più luminoso, e, diciamo la verità, Matteo e Dafne sono deliziosi, quindi viene proprio bene starci un po' assieme.

Un po' di foto per rammentare questa bella giornata. Mancano ahimè foto dirette dei partecipanti... fotografo busta!

Acciderbolina!



Oh poffarbacco! ma allora la tavoletta grafica funziona alla grande! Posso anche usarla con gran perizia!
W W Vincio!
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Chissà che il futuro non sia verde...

 
Nel mentre si legge e si cerca, si guarda e si osserva, vagliando offerte e situazioni a contono.

E parte la campagna per le rivendicazioni sindacali in AN.
Daje V.
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La prima volta di L'th... e speriamo non sia l'ultima

Il primo articolo a firma mia sul giornale online confronto.it.

Per chi volesse leggerlo, ecco il link

Andate su Confronto. Un giornale che guarda al centrodestra, ma senza servilismi o botteghismi.
Una fucina di idee per "confrontarsi".

venerdì, aprile 06, 2007

Buona Pasqua di Resurrezione a tutti!!

 


Gioite, il Signore è Risorto! Vana non è la nostra Fede!
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In tema di risparmio...

cosa c'è di meglio di un sito che consente di comparare e scegliere con coscienza?
Daje raga' testiamolo, per vedere se effettivamente ci piglia e poi sfruttiamolo per scegliere diligentemente come orientare le nostre scelte.

Ma sempre con animo critico EH!

Benvenuta Trip Card!

La carta TripCard GSM é una carta SIM telefonica ricaricabile che offre un servizio alternativo mirato e competitivo per le comunicazioni in entrata e in uscita con il vostro cellulare quando vi trovate all'estero.

La carta TripCard non deve essere acquistata in sostituzione di una carta prepagata Italiana, sia essa TIM, Vodafone oppure Wind, in quanto le tariffe di conversazione non sono competitive per le chiamate interne Italia–Italia.

All’interno di un Paese, potrebbe entrare in considerazione solamente nel caso in cui l’utente abbia bisogno di una carta SIM, che gli consenta di non essere vincolato ad un solo Operatore e gli permetta così di essere sempre raggiungibile. (Se non c’è un segnale di ricezione es. TIM ce n’è un altro, esempio Vodafone o Wind e viceversa). Oppure potrebbe convenire ad uno straniero che viene in vacanza o per lavoro in Italia.

Si risparmia in modo vistoso quando a utilizzare TripCard é chi viaggia per lavoro o per piacere visto che a differenza di tutti gli altri Operatori, le tariffe internazionali sono decisamente inferiori e non ci sono costi telefonici per chiamate in entrata (Roaming) in oltre 100 paesi.


Da non dimenticare che, trattandosi di numeri telefonici assegnati dall’Inghilterra, anche per le chiamate che si ricevono in Italia non si paga il Roaming.

Un numero del Cliente (333, 339 di altri operatori) non può essere trasferito a TripCard . La SIM TripCard è da considerarsi alla stregua di una prepagata TIM, Vodafone e Wind, con le differenze evidenti nei costi di comunicazioni a cavallo delle frontiere di tutto il Mondo.

giovedì, aprile 05, 2007

WHOA! Nelly!







Le tre meglio canzoni del nuovo album di Nelly Furtado di cui ho gradito anche il cambio di look! Vai Nelly!!!

Flickr

This is a test post from flickr, a fancy photo sharing thing.

Un po' di informazioni su un Santo a me caro

Per chi di voi non avesse mai seguito le questioni ecclesiastiche, ecco alcune notizie su S. Vincenzo Ferrer, il Santo di cui mi pregio e onoro di portare il nome.

II Ferreri (in catalano Ferrer) è giustamente considerato come uno dei più grandi predicatori di tutti i tempi. Nacque a Valenza (Spagna) nel 1350 da una famiglia borghese. Uno dei suoi fratelli, Bonifacio, divenne più tardi Priore della Grande Certosa. Egli stesso vestì l'abito religioso nel convento domenicano della sua città natale (1367). I primi suoi biografi ci dicono che nell'anno di probazione egli fu "di una umiltà senza finzione, di un'orazione senza tiepidezza, di un'assiduità senza noia, di un'affabilità senza ombre". In vari conventi dell'Ordine, ma specialmente nello studio di Tolosa (Francia) ricevette una solida formazione intellettuale. Dovette apparire d'ingegno non comune se fu incaricato, appena ventenne, d'insegnare logica a Lérida (Spagna).


Il santo giovane fu consacrato sacerdote nell'anno in cui scoppiò il grande Scisma d'Occidente. A Gregorio XI (+1378), dopo un anno che era ritornato da Avignone a Roma, era succeduto Urbano VI, uomo di pietà e di zelo, ma di carattere aspro e violento. I cardinali francesi, atterriti, si erano radunati in conclave a Fondi, sotto la protezione di Giovanna I D'Angiò, regina di Napoli, e avevano eletto antipapa Clemente VII, il quale fu riconosciuto dalla Francia, Spagna, Savoia, Lorena e Scozia. Siccome in Italia il popolo ubbidiva a Urbano VI, egli dovette fuggire ad Avignone dopo aver invano tentato di conquistare la Città Eterna. In quel tempo il Ferreri trascorse la giovinezza e i primi anni della maturità nella predicazione, nella cura degli orfani e delle donne cadute. Fu anche scelto come lettore di teologia nella cattedrale di Valenza (1383-89). Non gli fu perciò difficile estendere le sue relazioni sociali ed entrare nell'intimità della famiglia reale aragonese che seguì nell'adesione al papa di Avignone.

Scrisse persino un Trattato sullo scisma moderno nel quale, in buona fede e nella confusione generale, negò la legittimità del papa romano a motivo delle intimidazioni perpetrate dal popolo che aveva gridato intorno al palazzo del conclave: "Romano lo volemo, o almanco italiano". L'aragonese Pietro de Luna, succeduto a Clemente VII nel 1394 col nome di Benedetto XIII, lo chiamò quindi presso di sé in qualità di cappellano e consigliere privato. Il nuovo papa in conclave aveva promesso che, se fosse stato necessario, per l'unità della Chiesa avrebbe deposto il papato "come svestiva la tonaca ogni sera". Invece, bellicoso e ostinato com'era, una volta eletto non ne volle più sapere, tanto che Carlo VI, re di Francia, gli sottrasse momentaneamente l'ubbidienza. Il Ferreri stesso attraversò una crisi di coscienza molto viva e rapida. Per estinguere lo scisma egli aveva predicato, pregato e macerato talmente il suo corpo da cadere malato. Il Signore gli apparve, lo consolò, lo risanò e gli raccomandò di percorrere le nazioni della terra annunciando il giudizio universale. Benedetto XIII, persuaso che le solenni missioni tenute un po' dovunque da quel suo dignitario avrebbero giovato alla sua causa, gli conferì i poteri di legato a latere Christi (1399).

Per una decina d'anni Vincenzo percorse il Delfinato, la Savoia, la Svizzera e il Piemonte e convertì intere vallate di Valdesi, costituenti il più antico nucleo di "evangelici" mantenutosi in vita fin da tre secoli prima della Riforma. Verso il 1410 il santo passò in Spagna. Da questo momento i suoi spostamenti assunsero l'importanza di una perpetua manifestazione europea. Ovunque le popolazioni accorsero in massa davanti al suo pulpito eretto sulle piazze essendo le chiese incapaci di contenerle tutte. Il predicatore itinerante vi giungeva a dorso di una mula, circondato da alcuni confratelli e dalla turba ognor crescente dei suoi discepoli. Allorché il corteo penetrava in città, essi cominciavano a martellare senza pietà i loro dorsi nudi a colpi di flagelli. Il predicatore preparava egli stesso i canti che dovevano accompagnare quel gesto di penitenza, vigilava perché non sorgessero scandali e poi procedeva alla rigenerazione della città con la liquidazione delle bische, la soppressione della mala vita, la pacificazione delle famiglie, la conversione di quanti vivevano ai margini del cristianesimo. Per ottenere più facilmente il ravvedimento dei peccatori più ostinati fece oggetto della sua predicazione la fine del mondo e il giudizio universale.

Allora si era indotti a vedere il compimento dei segni precursori della parusia nelle tristi conseguenze della peste nera (1348-49) che aveva portato via un terzo degli europei; dello Scisma d'Occidente, che aveva diviso in due la Cristianità; della guerra dei Cent'anni, scatenata da Edoardo III, re d'Inghilterra, bramoso di rivendicare a sé la corona di Francia (1337-1453); delle lotte che facevano i cristiani tra di loro e contro i turchi per impedire la caduta di Costantinopoli. La predicazione apocalittica del Ferreri gli valse il titolo di "angelo del giudizio". Essa fu comprovata da strepitosi miracoli, come si deduce dai processi di canonizzazione. Nella cattedrale di Salamanca l'uditorio, sconvolto dall'audace ardore della sua predicazione, gli domandò un giorno: "A buon conto, che prodigi precederanno il giudizio finale? Rassicurateci una volta per sempre al riguardo". "Mia buona gente, rispose il figlio di S. Domenico, che segno migliore posso io darvi dell'ultimo giudizio che la misericordia di Dio? Essa ha operato finora mediante questo peccatore che vi sta dinanzi più di 3.000 miracoli".

Dio, veramente, è sempre stato mirabile nei suoi santi. In modo speciale egli lo fu con il Ferreri, che amava definirsi "l'angelo dell'apocalisse", perché oltre il potere di compiere miracoli, gli aveva concesso pure il dono delle lingue. Per vent'anni enormi masse semianalfabete dell'Europa sud-occidentale accorsero a sentirlo parlare di Dio. Benché ovunque egli si esprimesse in catalano-valenzano, lo comprendevano nella propria lingua, lo gustavano e lo seguivano. Anche i più lontani dal suo pulpito sentivano distintamente la sua voce come i più vicini. Nella mente degli uditori sorgevano dei dubbi? Il santo glieli scioglieva immediatamente. Qualcuno li scriveva su pezzetti di carta che abbandonava ai piedi del pulpito? Il giorno dopo il santo aveva la risposta pronta per ciascuno di essi benché non li avesse ancora letti.

Alla fine del mondo giudei e infedeli, secondo una costante tradizione cristiana, si convertiranno. È del tutto naturale perciò che il Ferreri, credendo possibile la prossimità del giudizio universale, si sia applicato con zelo particolare alla conversione dei giudei e dei mori così numerosi nelle città spagnole. Nei suoi sermoni vi sono frequenti allusioni ad essi. Egli suggeriva di condurli alla fede soprattutto con il buon esempio. Una grande persecuzione era stata scatenata contro i giudei nel 1391, odiati per la loro sfrenata sete di guadagno, in tutta la Spagna. In molti casi fu lasciata loro soltanto la scelta tra la morte e il battesimo. Fra questi nuovi cristiani chiamati "marranos" pochissime furono le conversioni sincere e complete. Nella sua predicazione tra il 1410 e il 1414 S.Vincenzo Ferreri ottenne tra loro numerosi conversioni con la sua vita penitente e il dono dei miracoli. Ma oltre che per la conversione di mori ed ebrei il santo operò per la pacificazione politica del suo paese. A Caspe (1412) nove giudici delegati dalle popolazioni elessero re di Catalogna-Aragona, come successore di Martino l'Umano, morto senza eredi, Ferdinando d' Antequera, delfino di Castiglia, contro il diritto di Giacomo, conte di Urgel. Il membro più influente di quel compromesso fu il Ferreri il quale così preparava l'unità della Spagna, costituita ancora da un complesso di stati, di feudi e di paesi protetti gli uni contro gli altri dai loro statuti, dalle loro libertà locali.

Molto importante dovette essere pure l'azione svolta dal nostro santo per estinguere lo Scisma d'Occidente se i catalani lo biasimarono per aver causato la caduta di Benedetto XIII. Questi era stato eletto a condizione che contribuisse all'estinzione della divisione. Rifiutandovisi ostinatamente, anche per il Ferreri si fece strada l'idea che un concilio fosse per quell'occasione l'unico mezzo adatto ad eleggere un papa legittimo all'infuori del concorso dei cardinali. Dopo tante discussioni molti cardinali delle due ubbidienze avevano indetto a Pisa un concilio (1409), avevano deposto il papa di Roma e di Avignone ed eletto l'arcivescovo di Milano, Pietro Filargo, col nome di Alessandro V. Siccome però un papa legittimo non poteva essere deposto nemmeno da un concilio, fu riconosciuto soltanto da una piccola frazione della cristianità. Ne risultò così che i papi contemporanei erano tre. Per riparare alla confusione generale l'imperatore Sigismondo di Lussemburgo (11437) ottenne con abilità che fosse convocato un nuovo concilio a Costanza (Svizzera) nel 1414, che fu il 16° ecumenico. GregorioXIl, il papa romano, abdicò, gli altri due e cioè l'avignonese e il pisano, furono deposti.

Nell'estate del 1415 Sigismondo si diresse con splendido corteo e coi documenti comprovanti la rinuncia del papa romano a Perpignano per tentare di ridurre a più miti consigli Benedetto XIII con l'ausilio del suo antico confessore, S. Vincenzo Ferreri, che in quel tempo stava evangelizzando la Francia sud-orientale. Quando si accorse che si voleva assolutamente la sua rinuncia, egli fuggì nell'imprendibile bicocca di Peniscola, sul mare di Valenza, dove resistette a molti assalti, convinto che tutta la Chiesa fosse con lui come tutta l'umanità nell'arca di Noè. Nonostante avesse minacciato la scomunica contro quei principi che si fossero sottratti alla sua ubbidienza, a Narbona il re d'Aragona, di Castiglia e Navarra, lo abbandonarono al suo destino (30-1-1416), spronati da S. Vincenzo. Giovanni Gersone, principale artefice della composizione dello scisma, gli scrisse riconoscente da Costanza: "Senza di voi un simile accordo non si sarebbe mai fatto. Grazie a questa grande opera che è la vostra, noi tutti speriamo di giungere al bene tanto desiderato della pace".

Il santo al concilio non comparve perché riprese la sua predicazione. A Besancon s'incontrò con S. Coletta (+1447), che per incarico di Benedetto XIII aveva riformato molti conventi di Urbaniste e con lei s'intrattenne sulle necessità della Chiesa. Suo compito fu quello di percorrere la Francia per alleviare i mali fisici e morali derivanti dallo scisma e dalla guerra dei Cent'anni, nonché di ristabilire la perfetta osservanza nei conventi domenicani. Il compendio dei suoi insegnamenti ai religiosi è contenuto nel Trattato sulla vita spirituale. Raggiunse pure i principali feudatari del re di Francia, comparve alle corti di Borgogna e di Bretagna e predicò davanti a Enrico V, re di Inghilterra, e ai suoi soldati a Caen (Normandia) meravigliandoli col dono delle lingue. Carlo VI, dopo la sconfitta francese di Azincourt (1415), lo aveva nominato suo erede e successore.

Era stabilito che il Ferreri finisse i suoi giorni a Vannes (Bretagna), anziché a Valenza, in seguito ad una specie di rapido invecchiamento causato dalla durezza della sua vita itinerante. A forza d'insistere, chi ne ebbe cura riuscì a fargli svestire il cilicio, accettare un materasso e qualche pozione fortificante. Morì il 5-4-1419. Fu sepolto nella cattedrale di Vannes e canonizzato nel 1458 da Pio II. La curia romana ritenne come autentici 873 miracoli ottenuti per sua intercessione.


Adesso che avete colmato questa lacuna vi sentite meglio eh! Però gli auguri ancora non me li avete fatti!!!

Chi ben comincia è a metà... della strada

La bicicletta mi ha abbandonato per strada... si è sbonnato il blocco pedali mentre affrontavo l'incrocio di Via Cola di Rienzo con Marcantonio Colonna. Tutto un tintinnare di biglie metalliche del cuscinetto interno che finivano sui sampietrini e Vince appiedato.
Non c'è male, tenuto conto che la cosa mi ha anche comportato un ritardo di 19 minuti all'ingresso, che sconterò domani uscendo più tardi dall'ufficio.
MITICO!!!

Adesso scatta l'operazione "NUOVO CICLO", per il conseguimento di un mezzo di locomozione acconcio!

mercoledì, aprile 04, 2007

Il post mostro...

La cronostoria di tutti i robottoni, dal 1972 al 1996... per chi li ha amati, per chi ci è cresciuto assieme, per chi ne sente la nostalgia.
























martedì, aprile 03, 2007

A volte ritornano i ricordi...

 
... di un tempo che fu. Volti sbiaditi di estati che paiono perse in altre ere geologiche. Come se fossero ricordi appartenenti ad altre persone, ed in fondo è così. Era effettivamente un'altro Vince che viveva quei momenti. Filgio di una spensieratezza che era andata già da qualche anno, ma che ancora regnava forte.
Ci sono dei momenti in cui non vuoi sentirti dire cosa fare, perchè ti senti il re del mondo. L'adolescenza è uno di quelli, ma come ogni bravo agricoltore sa, è importante dove pianti il seme per sapere come verrà su la pianta.
Ecco, rivedendo queste foto ingiallite dal tempo penso che chi ha seminato in me ha riposto delle fiducie che non vanno tradite. E mi ritrovo a pensare che il seme non sia stato speso invano.
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lunedì, aprile 02, 2007

Noi non abbiamo paura!

 
In tuo ricordo...
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Ed ecco chi sarei se fossi un supercattivo...

Juggernaut
80%
Apocalypse
73%
Magneto
70%
The Joker
69%
Venom
67%
Dark Phoenix
66%
Lex Luthor
63%
Riddler
61%
Dr. Doom
58%
Mystique
56%
Kingpin
54%
Green Goblin
52%
Poison Ivy
44%
Mr. Freeze
42%
Catwoman
42%
Two-Face
36%
Your strength and determination are difficult to stop.
Click here to take the "Which Super Villain are you?" quiz...
You are Juggernaut
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domenica, aprile 01, 2007

Giornata dei Nasi Rossi

 
Si è tenuta oggi, in tutta Italia (ben 36 le piazze coinvolte) la giornata italiana del Naso Rosso, dedicata al reperimento fondi per le associazioni di volontariato che inviano i propri affiliati, dopo corsi specifici, in giro per i reparti a portare un sorriso ai degenti degli ospedali italiani. Per Roma, l'evento si è svolto a p.zza del Popolo, divenuta palcoscenico per le divertenti manovre dei clown in camice.

Un momento molto bello e toccante che ha avuto per protagonisti questi "silenziosi" volontari che sacrificano i propri we per portare un sorriso a chi soffre. Un plauso a loro.

La fotogallery dell'evento (ahimè mooolto limitata, essendo che son stato poco in Piazza -Shame on me!!!) è qui disponibile per chi volesse visionarla.
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Werkraf in concerto al Black Bird

 

Nuova tappa Live per i Wekraf che sbarcano al Black Bird con il loro concerto pirotecnico.

La fotogallery per chi non c'era è qui disponibile.
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