martedì, gennaio 27, 2009

Miami Vice

Ieri sera ho avuto modo di vedere il film Miami Vice, il remake cinematografico della serie tv con Don Johnson. Ma la politica di messa in onda di Mediaset la gradisco sempre meno. Due tempi, forse più, spezzati dal meteo e dal TG com portano troppo in là la fine del film, senza contare le interruzioni pubblicitarie. Alla fine si è fatta mezzanotte, con il dubbio finale su come sia finito il film, che lascia tutto aperto, e seguito com'è stato da RTV senza possibilità di capire se il finale era aperto o chiuso... così da come ho capito io è apertissimo... ma la certezza non l'ho.
Medito di passare a Sky sin caso...

Va su e giù l'asticella dell'acqua

Faceva un adagio di quando ero giovincello "la papera senz'acqua non galleggia". Di questi periodi di alti e bassi economici globali è indicata una certa austerità comportamentale.
Benvenuti allora nella terra inesplorata del consumo razionale. In pratica dovrei cercare di razionalizzare le uscite. Una missione da Etan Hawk

lunedì, gennaio 19, 2009

Riflessioni tristi

Davide se n'è andato, un sabato pomeriggio di gennaio, lungo una via trafficata dell'entroterra laziale. Lascia una moglie e un figlio appena arrivato.
La sua scomparsa ha segnato le riflessioni dell'ultimo weekend. Mentre risuonano ancora nella mente le dissertazioni tra Kairòs e Carpe Diem, ovvero dell'esecuzione al momento perfetto e la logica del tempo che scorre inesorabile, quasta notizia altera le prospettive. 
E strappa quella sensazione di sicurezza che tutto vada come sempre è andato che ogni tanto origina rilassatezza e ci fa scordare l'importanza di goderci le persone amate e il prossimo in genere per focalizzarci invece sul disturbo dell'altro.
Capita quindi che si litighi per sciocchezze, che rancori nati sulla base di un disagio irrisorio e temporanea ci facciano dimenticare quanto sia precaria la nostra posizione su questa terra e di conseguenza faccia passare in secondo piano la relativizzazione che ne dovrebbe conseguire di tutti i piccoli conflitti quotidiani dinanzi al mistero della vita e alla contemporanea nostra impotenza di controllo della stessa.
"Vegliate perchè non sapete nè il giorno, nè l'ora". Ed ecco che il peso di quel vegliate assume contorni tutto nuovi. Veglia e ama, che altro non conta. Veglia e ama, che il disagio di oggi è nulla rispetto al dolore che proveresti nell'assenza dell'altro. Veglia e ama, perchè il resto non ha senso al di fuori di questo contesto.
Poi le senzazioni che nascono quando notizie come quella di sabato arrivano sono contrastanti e laceranti. E mettono in discussione l'intero disegno. "I migliori vanno e i peggiori" restano dice un motto popolare... secondo me il disegno nell'andare non c'è. E solo che dei peggiori non si ricorda e non li piange nessuno, nell'ultimo beffardo atto di non amore possibile (e c'è anche una profonda letteratura del passato sull'argomento).
Ora spero solo di far humus mentale di questa vicenda e rafforzare la mia pazienza, il mio sorriso e la mia capacità di amare. Che del domani non c'è certezza, e non vorrei che le ultime azioni/parole fra noi siano di astio. Il pensiero mi annichilisce amico mio. Perdona dunque le mie dimenticanze e le mie assenze. Cercherò di non ripeterle e di migliorarmi in considerazione e attenzione. Tutto il resto non conta niente.

venerdì, gennaio 16, 2009

Office Life 2009/01

Eccoci col consueto appuntamento di rapporto con la vita dell'Ufficio.

Mai doma di sorprese, la creatività degli utenti colpisce ancora. Complice - devo ammetterlo - un'errata configurazione del PC assegnato loro, che garantiva privilegi di Amministratore (ma la macchina era fuori rete e in altro stabile, quindi nessuna compromissione alla sicurezza generale), dinanzi a un rallentamento del PC per far spazio su disco han pensato bene di cancellare da Installazione Applicazioni il pacchetto Office... 

Ora... i privilegi concessi davano loro la possibilità di farlo... ma poi non ti lamentare che la posta elettronica con outlook non ti funziona più, o che Word ti scompare del desktop...

Per la serie... te le cionco quelle mani.

Tana libera tutti

AH... che sensazione. Libero di agire dopo aver liberato il pc di ufficio da software virali... no, non virus, ma assorbi tempo come la carta moschicida cattura le noiose creature volanti dagli occhi composti.

Ora la mente si schiarisce, diventa facile trovare gli spunti, aprire i testi di studio, affrontare il lavoro con scrupolo e coscienza, pianificare la svolta.

Buon 2009 Vincio, l'aria è cambiata. Era ora

martedì, gennaio 13, 2009

Web 2.0/3.0 e strumenti di comunicazione

Lo ammetto: nonostante le buone intenzioni dei due post precedenti, peraltro molto delazionati nel tempo, non sono riuscito a tenere il ritmo con il blog.

La latitanza però è servita ad osservare il panorama web e valutare gli strumenti messi a disposizione degli utenti per fare comunità. Ricordo ancora gli esperimenti messi su con il Forum dei Kipsta, il forum Diplomacy, i vari blog tematici. Tutti strumenti comodi, belli, capaci di fare comunità qualora ci fosse stata la medesima dose di "partecipazione" in tutti i partecipanti al forum. Il che ci porta allo spinoso problema del partecipare a un "social network" o della partecipazione online in genere. Internet come sovrastruttura si presenta capace non di aggregare un gruppo preesistente (se non in minima parte e comunque con il predominio della partecipazione agli eventi RL (=Real Life) rispetto a quelli "virtuali" per cui le meccaniche del gruppo si spostano online, generando falsi ritorni di coinvolgimento) ma di trovare e aggregare persone che sentono, parlano e si interessano di un dato argomento e che preferibilmente (almeno nelle fasi iniziali) vorrebbero mantenere la distanza virtuale inalterata tra loro, per non lasciare altro filtro comunicativo che il comune strumento di relazione (o social network che dir si voglia).

Per questo se il blog funziona, in quanto risposta all'esigenza di un singolo di comunicare proprie idee su una vetrina pubblica, difficilmente un forum di amici reali ottiene un qualche successo nel breve o nel lungo periodo (qualora l'effetto novità funzioni nel breve periodo). Si prediligerà sempre e comunque altra forma comunicativa a quella del forum (vuoi gli SMS, la telefonata occasionale, la mail circolare) per lasciare poi ai tradizionali luoghi aggregativi (pub, ristoranti, cinema, case di amici/propria) l'onere di sviluppare il rapporto sociale propriamente detto.
In definitiva nella comunità tradizionale, il peso dello sguardo, dei gesti, della voce e delle relazioni strutturate sorte nel tempo la fanno da padrone.

E qui si arriva al problema FB (=Facebook). Sorto come mezzo per ritrovare gli amici persi di vista funziona alla grande, alla grandissima anzi. Possiamo interfacciarci con persone che non vediamo da tempo, raccontarci ed ascoltare i racconti altrui, vedere foto o raccogliere foto di altri con noi dentro provenienti da tempi immemori, ma alla fine il rapporto che strutturiamo era inesistente prima di FB e nella maggior parte dei casi, rimarrà sporadico anche dopo FB. Il problema è che la moda FB esplosa in maniera esponenziale in questo periodo, ha fatto sì che la rete delle amicizie si estenda anche ai rapporti "reali" ossia alle persone che si conoscono e con cui si hanno rapporti quotidiani o quasi. E da lì, secondo me, che nasce il disagio che fa nascere la voglia di "cancellare l'account".

La relazione vissuta nella RL, subentrando con violenza anche nella vita virtuale di ognuno di noi genera un senso come di soffocamento, di ingerenza, di scoperto che sotto certi profili vizia anche l'esperienza online. Non si esprime più il sentito, ma si scrive la frase che probabilmente genera un ritorno più positivo o che comunque ottiene il risultato voluto. E quella frase sarà oggetto di relazione nel vissuto quotidiano, perchè sarà letta non da qualche lontano e indistinto amico del passato, ma dal collega, dall'amico vicino, quando non anche dal rivale/amico-nemico e genererà effetti immediati.

La vetrina virtuale quindi tenderà a tornare quella che era nata per essere in tempi brevi.

Forse è anche per questo che son tornato al blog.
Che sia iniziato il rollback?