mercoledì, giugno 17, 2009

Grande Shai! Questa sì che l'è una bella tecnica

Forse non conoscete Shai Agassi, ma fareste meglio ad aggiornarvi su questo simpatico ragazzo israeliano che lentamente, ma inesorabilmente, porta avanti la sua battaglia per eliminare la dipendenza dal petrolio da parte delle nazioni industrializzate.
Adesso sta lavorando in Giappone e Cina. Non produce macchine elettriche. Lui crea le reti di rifornimento semplici e veloci per le macchine elettriche... come dire... crea le infrastrutture che permetteranno l'espandersi del mercato delle macchine elettriche.
Se riesce sarà l'ultima guerra vinta da Israele nei confronti dei suoi vicini e del terrorismo. Senza i petrodollari gli arabi tornano ad essere proprietari di sabbia e null'altro. I rivoli di soldi che ora alimentano il terrorismo si asciugheranno e nel frattempo il nostro mondo ricomincerà a respirare, con una poderosa riduzione delle emissioni di CO nell'aria. D'altronde i problemi ecologici sono all'ordine del giorno in tutto il mondo. Dall'enorme massa di plastica che naviga negli oceani, ai detriti millesimali che gravitano a date altezze intorno alla terra, siamo circondati da problemi concreti che minano la nostra possibilità di sopravvivere su questo nostro pianeta nel lungo periodo. Tocca cambiare marcia. Shai fa parte di questo processo. Se poi fa anche un favore alla sua nazione, eliminando i fondi dei governi ostili... tanto di guadagnato. Ah... la genialata è che il business è business... e quindi anche se non dovesse essere lui a portare avanti la cosa... qualcuno cmq ci lavorerà. Il processo è di quelli inarrestabili. Bisogna solo vedere quanto impiegherà a diventare realtà.

L'aritcolo di Wired che mi ha inspirato la riflessione è questo

Altro desiderio si va impilando nel listone delle cose che vorrei


Mr. Moulton ha un che di suberbo nello studiare e realizzare le biciclette da passeggio.
La sua bicicletta è bella a vedersi, veloce, agile, sprintosa. Piena di carattere e studiata per ottimizzare pesi, forze e spinte.
Insomma... quanto di meglio la tecnologia della bici ha da offrire per la bicicletta da passeggio. Mettiamoci anche che la bici è pieghevole e si porta comodamente in giro... e il gioco è fatto. LA VOGLIO! Si impila dietro al teleobiettivo della macchina digitale. Sopra la foto, sotto il link. Si vende solo in alcuni paesi. Quindi andrò a fare visita alla Paola nazionale per acquisirla. Evviva!

martedì, giugno 09, 2009

Amici designers... tocca a voi

Si, dico proprio a voi, che avete tanto da penare per far uscire le vostre idee dal ghetto in cui son finite, lì relegate da un controllo capillare dei canali di accesso agli output commerciali.
Ecco una chance da non perdere. Iscrivetevi a Zuzu.it e date il via alla vostra creatività. Potrete lanciarvi in sfide appassionanti a colpi di design e magari vedere la vostra maglietta vincitrice e stampata.
Nel lungo periodo la fama vi inseguirà e voi sarete famosi come D&G o Mr. Mandarino.
Insomma. Se avete voglia di disegnare, vedere le vostre idee stampate su maglietta e vendute, questo è il sito che fa per voi.
Scoperto da un articolo di Wired, visitato e già colpito con ordine, il suddetto sito non è nuovo nel panorama internet (vedi per esempio Deviant Art, Think Geek, Geek Appareel e similia) ma diventa interessante considerato che è italiano, è decisamente web 2.0 (presuppone infatti comunità, supporto e partecipazione), è competitivo (perchè le maglie scelte sono elette da un contest pubblico) e sopratutto dà una vetrina per talenti nostrani che fino a ieri mancava.
Che dire di più? Sotto di penna. Magari mi cimento anche me. Non sono proprio un designer... ma chissà!