giovedì, ottobre 29, 2009

Allergie al complessivo circo mediatico

Va che roba. Siamo dentro alla lavatrice e qualcuno ha messo la mota al posto del sapone e sta per azionare la centrifuga... va che roba.
Politica e media me le hanno proprio sanate.

Week end di Alghero, dove sei?

Capo Caccia - Alghero - Sardinia (IT) on Twitpic

Era solo inizio Settembre, pare una vita fa.
Tra traslochi da Taranto, piogge torrenziali, impegni lavorativi, sinodi parrocchiali e vita familiare, le giornate di vacanza passate ad Alghero sembrano veramente lontanissime.
Ancora ricordo il calore del sole pallido che squarciava le nubi, i bagni, le onde, i pesci, l'azzurro, i dolci sardi, le cene al Ristorante Cavour, le notti, le colazioni con le ricottelle, la macchina, le risate, le battute di "Non ci resta che piangere" che veniva fuori ad ogni dove, le birre sarde, le birre del continente, le birre in genere, la vista del porto, il porto sotto la pioggia torrenziale, la messa in sardo, il Duomo, il bar del centro, i gestori del bar del centro, le spiagge, Capo Caccia e gli atterraggi dei simpatici piloti Ryan (due su due con brivido).
Ripensare a quei momenti di condivisione e svago mi scalda il cuore.
Ed ora torniamo a pensare alla migrazione delle infrastrutture informatiche e cosa comportano nel caso debbano essere attuate realmente.

lunedì, ottobre 26, 2009

Intenso week end di lavori

Quello che è passato è stato un We intenso, teso a dare lustro e sistemazione al futuro assetto della parrocchia, in ottica di sviluppo e di attività da portare avanti.

Così, convocati nel sinodo, ovvero organo ristretto di decisione (che potremmo definire Assemblea) e volto a individuare i temi da portare avanti in ambito parrocchiale, nonché a nominare il prossimo consiglio sinodale, abbiamo affrontato (io, moglie e altri 148 membri) il lavoro delle commissioni, disquisendo di come rafforzare la fede e ridurre l'indifferenza dei cattolici tiepidi della parrocchia.

Una bella tre giorni che ha portato risultati e che ha reso, secondo me, più forte la comunità di cui facciamo parte.
Speriamo che il nuovo consiglio (sono ancora in corso di scrutinio le schede dei votanti) abbia la saggezza e la capacità di portare avanti le ipotesi di attività che abbiamo proposto in sede di commissione.

venerdì, ottobre 23, 2009

"Science of Fear" from Temper Trap



Science of Fear
Sweet Disposition
brakes on

brakes on
the car is running empty
brakes on brakes on
the car is runnin’ empty
downhill
head on
this crash is comin’ slowly
downhill
head on
this crash is comin’ slowly
move
or watch the slow death of your way of life

there's a science to fear
it plagues my mind
and it keeps us right here
and it keeps us here

my ears
my eyes
my brain is slowly bustin’
black smoke
red sky
the television's sayin’
downhill
head on another crash is comin’
downhill
head on another crash is comin’
move
or watch the murder of you way of life

there's a science to fear
it plagues my mind
and it keeps us right here
and the less we know
the more we sit still
my baby's stuck on a road
that leads to nowhere
nowhere, nowhere, nowhere, nowhere

brakes on
brakes on
brakes on
brakes on
brakes on
there's a science to fear
it plagues my mind
and it keeps us right here
and the less we know
the more we sit still, sit still
my baby's stuck on a road
that leads to nowhere
nowhere, nowhere, nowhere, nowhere

Questa canzone mi ha preso, dal primo ascolto su Virgin Radio al suo caricamento sul mio iPod.

giovedì, ottobre 22, 2009

Writer per un giorno

Like an insekt
flying in the city Jungle
lost amidst concrete and dark air

You crash me
don't realizing
that you are lost too.

I'm coming, coming from the rain
I'm flying in Freedom

Feel so right, feel so right inside
Can u feel it now?
Reach for the stars
Reach for the heart


You'ven't saved no love
I don't recognize you
a man already lost
that doesn't know what's around him
I'm coming, coming from the rain

Feel so right, feel so right inside
Can u feel it now?
Reach for the stars
Reach for the heart


In coincidenza con l'uscita della Collection dei lavori dei Werkraf, la traduzione del brano "Insekt", che seguirà a questo lavoro. Traduzione effettuata dal sottoscritto su testo di Klaus Veri, sintetista della band.
Il 25 ottobre 2009 il lancio del disco alla Stazione Birra di Morena.

mercoledì, ottobre 21, 2009

Facebook mi ha etichettato

Ho avuto l'ardire ieri di postare sulla lavagna di Facebook un commento, forse non politicamente corretto, ma sicuramente sentito: ora di religione islamica? NO GRAZIE!

Questo era il succo della questione. La dialettica della rete ha fatto il resto.
In poco meno di due ore ho ricevuto commenti riguardanti: a) valutazioni attendistiche e possibilistiche (che ci possono anche stare) b) sequenza di attacchi ai cattolici senza fine.

Il risultato è stato che ho realizzato che oggi il problema vero è essere cattolici. Perché se sei altro allora sei nel giusto, ma se sei cattolico, allora no, sei in errore, vai taciuto, dileggiato e messo all'angolo.

"E allora neanche l'ora di religione cattolica ci vorrebbe". Ecco. Il problema è questo. Si pensa che sia contrario all'ora di religione islamica in quanto cattolico. Ovvero "fondamentalista" perché privo della necessaria visione attenta del laico moderato.

Premesso che nella figura del fondamentalista cattolico mi ci vedo molto poco, il problema resta. "L'integrazione con i popoli di altre culture deve (poi deve... semmai dovrebbe...) avvenire perché ormai la storia va in quella direzione". Ecco. Dissento. Possiamo ancora dare una continuità al cammino europeo all'interno di quel seminato di valori che l'hanno resa grande. Non dare i resti a chi piano piano e con il nostro bonario assenso entrerà dalla porta di servizio per poi pretendere l'intera casa.

Cmq non contento ho anche commentato un link legato ad un corsivo della Fondazione Fare Futuro, in cui si asseriva che non avrei dovuto lodare/ sorridere/ ammirare la regina di Giordania, in quanto lei era tutto quello che l'Islam moderato è e che noi vorremmo che fosse l'Islam di casa nostra.
Anche qui mi trovo dopo poco etichettato come "fondamentalista cattolico" e "ignorante". Direi che come esempi di tolleranza ne ho avuti abbastanza da chi vuole il cambiamento in chiave laica (per me laicista) della società. Sperando solo che i loro desiderata di oggi non diventino l'incubo del nostro domani.

Della solitudine

Da qualche tempo, diciamo pure un anno e mezzo, quasi due, ma in maniera marcata nell'ultimo anno, il sottoscritto passa le giornate in solitario. Vuoi perché in ufficio è solo in stanza (P. non può contare, visto che parla solo per richiedere un intervento sul suo PC e tutto il resto è uno "Shhhh, sto traducendo/studiando francese"), vuoi perché i colleghi con cui passavo la pausa pranzo sono passati alla nuova realtà unificata, lasciando il sottoscritto, con i suoi incarichi legati alla rete dati alle catene dei server di VdS, trovare qualcuno con cui parlare durante l'orario di lavoro è divenuto quindi cosa complessa. Il che mi ha reso più riflessivo.
Mi trovo a pensare di cose che prima non notavo, ad osservare il comportamento delle persone che mi passano accanto ed in contemporanea di soppesarlo, cercando di capire cosa essi stiano pensando, cosa muova le loro azioni, quali siano le alchimie messe in campo nei rapporti con gli altri. E così, forse anche spinto dall'inizio della lettura del libro "Il linguaggio del corpo", avverto la tensione in uno sguardo, l'attenzione, l'allegria, la curiosità che traspare dai gesti altrui, aperti, o almeno così appare ai miei occhi, alla mia piena interpretazione (ed ovviamente corretta analisi :)).

Per contro comincio ad avere difficoltà a relazionarmi con gli altri. Riemerge quella "inesperienza" adolescentesca, legata allora al mio essere introverso (almeno fino ai 15 anni), ed oggi riproposta dalla mancanza di allenamento alla conversazione, alla relazione, al confronto. Ecco. Questo è il nocciolo del problema.
Finisco per restare in silenzio ed osservare, come pedone che deve attraversare la strada e fermo sul marciapiede in attesa del varco propizio, titubante e quindi condannato dal traffico inclemente ad attendere a lungo nello stesso posto, così ora, prima di metter parola in una conversazione attendo lungamente, ed intanto osservo. E talvolta l'osservare diventa l'unica interazione. Formulo giudizi, do pareri o consigli, ma tutto nella mia mente, o in posticipata sede, allorquando sono ormai solo e decisamente anacronistico nelle conclusioni.
Dho! Miglioramenti all'orizzonte? Boh, intanto la palestra Enterprise potrebbe fornire una svolta su questo piano e già sarebbe tanto.

giovedì, ottobre 15, 2009

Enterprise 001A

Sono salito a bordo dell'Enterprise come ufficiale aggiunto ai sistemi di bordo. Per la verità ho l'impressione che l'intera questione del mio ingresso sia stata falsata da una mia originaria richiesta di trasferimento a bordo e che tale offerta sia stata poi avvallata più per pudore a dir di no che non per reale necessità di ulteriore risorse interne. A questo si aggiunge anche la certezza che il personale interno mi abbia accolto con un certo scetticismo (legato forse al modo con cui ho ottenuto l'accesso alla nave) e con il pensiero che possa minare gli equilibri preesistenti.

Vedremo come evolverà la situazione nel futuro immediato. Nel mio diario i resoconti aggiornati.

mercoledì, ottobre 14, 2009

I've got a Feeling



Coordinazione delle masse al ritmo della musica. Fenomenale. Un po' da formiche, ma stupendo none the less...

venerdì, ottobre 02, 2009

Battle Royale

Ecco, surfi la rete in cerca di svago e finisci su un post di rrobe che mostra la parata militare cinese di ieri, una serie di immagini sgargianti e di carri armati che per colorazione digitale sembrano enormi giocattoli portatori di morte. Poi il link al film di Kenta Fukasaku (film del 2002). Ed ecco a voi l'opera dalla playlist su You Tube.

Sappiate che il film è in Giapponese, che l'opera è sottotitolata e che tratta di un mondo che non si fida degli adolescenti. Disturba vedere che soluzione hanno adottato.

giovedì, ottobre 01, 2009

Impressioni



"La vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare"

Ricominciare, che fatica

E' un mese ormai che guardo il mio ultimo post. Non mi viene in testa molto da raccontare, o meglio, non mi VA di raccontare. Ci sono tante cose che sono successe da quest'estate: il viaggio in Terra Santa, il seguente periodo di ferie in quel di Alghero, il rientro in ufficio, il cambio degli orari, la fine del periodo tarantino della mia vita (sancito dalla alienazione della casa natia), le impressioni per una politica che va ramenga, il nuovo libro di CriZ, le fughe di Spino etc. etc.

Ma mi manca la grinta per allineare le parole e scrivere sul blog.
Che questo sancire il problema sia l'inizio della cura? Vedremo, intanto beccatevi sto post inconcludente.
: )