Dopo una breve toccata in Puglia per recuperare dalle intemperanze dei barbari drogati, il nostro eroe affronta un viaggio di ritorno in Marozzi che ha del poetico ed dell'epico in contempo.
La poesia è data dalla sequenza di scorci che pasano lungo l'autostrada, e che dal finestrino rialzato dell'autobus di linea sono sempre nuovi (molto alla Dead Poetry Society... cambia il tuo punto di vista sulle cose per non fossilizzarti) ... l'epico da una signora e futura nuora che stava due file dietro di me... il figlio si era appena laureato... e vi assicuro che la cosa è certa! Dopo 6 ore di viaggio ininterrottamente passato al telefono a parlare della laurea del figlio o con lòa nuora per pianificare le nozze non ci sono dubbi che la mente umana possa concepire per mettere in discussione questa verità.
Per fortuna avevo l'IPOD ed il mio portatile (che è stato giustamente oggetto di commento della signora mai sputo e della sua compagna di viaggio) per alienarmi... altrimenti l'inferno sarebbe stato in terra.
...
Scorre via questa strada,
scorre coi colori tenui di un giorno che muore,
nastro di pietra inghirlandato di acciaio,
mentre il metallo cola nelle mie orecchie stanche
desiderio di riposo e meditazione
colori che ricordano antiche avventure
sentimenti
mai sopiti dal cuore
emergono prorompenti dalle striscie intermittenti
un mondo che non è più
sorge dalle ceneri della memoria
in un revaival senza popcorn
il cuore
eterno viaggiatore si lascia cullare dallo sguardo
e lentamente riassorbe
Metallo, ancora metallo nelle orecchie
giovedì, luglio 28, 2005
martedì, luglio 26, 2005
La tana del lupo
Mentre guardavo fuori dalla finestra e mi commuovevo al pensiero che il mondo fosse proprio bello, nonostante tutto, ho detto fra me e me... ho mostrato il mio banco di lavoro di casa? Cioè il luogo ove passo le lunghe serate a lavorare e navigare?
Siccome mi pareva di no... ecco la mitica postazione: la Tana del Lupo!
sabato, luglio 23, 2005
Quando la fisica vince...
Venerì sera... il caldo afoso su Roma opprime gli animi dei cittadini, già fortemente provati dalla nuova serie di attentati che ha colpito Sharm-el-Sheik, dopo Londra.
Le serate romane sono dimesse, quasi silenziose in alcuni momenti, anche se basta poco per riscoprire la vita dietro l'angolo, e la comitiva deide di fare rotta su un posto ove la vita c'è... e ahimè per me, anche tanta... e basti questo, che di più non posso dire sul posto.
Nel tripudio di magliette rosse, che un poco provocano irritazione sulle pelli poco avezze, troviamo il luogo a cui siamo destinati: la mensa ove fa servizio il nostro amico Raffica.
Si ordina un po' di tutto, cibo buono, che scende in fretta a saziare le nostre voraci pance a lungo tenute in sospeso, annaffiato da un chianti rosso niente male.
Istinti primari soddisfatti, "Morris" decide di fare un esperimento di fisica applicata, con l'ausilio sempre vigile di "Napo": due porzioni preconfezionate di maionese finiscono una sopra l'altra e BOM, prima la mano di Napo, e BUM! poi il pugno di Morris colpiscono la coppia con accanimento scientifico.
Le bustine subiscono e mostrano al mondo come si può ricevere a testa alta.
Morris decide allora di provare il tutto per tutto e posiziona una terza porzione di maionese sopra le prime due.
BOM!!! il cazzotto pesantissimo è rilasciato all'improvviso... le bustine più reattive si fanno forza e reggono, quella centrale è presa alla sprovvista, con la guardia abbassata. CEDE!!!
Il tempo va in BULLET TIME... un fiotto di maionese fende l'aria, impatta sul braccio di Morris, il cui orologio si improvvisa in diga... ma nulla può dinanzi alla violenza del getto: scie di maionese si disperdono nell'aria atterrando in forma scomposta sul viso e sui capelli dell'esterefatta Morrisina D.P.U. che non può fare altro che scostare i capelli imbrattati di maiò e cercare di salvare il salvabile.
Esperimento concluso, nell'ilarità generale: E' scientificamente provato che le bustine di maionese, qualora sottoposte a forze di pressione superiori a data soglia, esplodono, rilasciando maionese.
Adesso non resta che trovare una rivista scientifica che ci pubblichi ed è fatta...
Le serate romane sono dimesse, quasi silenziose in alcuni momenti, anche se basta poco per riscoprire la vita dietro l'angolo, e la comitiva deide di fare rotta su un posto ove la vita c'è... e ahimè per me, anche tanta... e basti questo, che di più non posso dire sul posto.
Nel tripudio di magliette rosse, che un poco provocano irritazione sulle pelli poco avezze, troviamo il luogo a cui siamo destinati: la mensa ove fa servizio il nostro amico Raffica.
Si ordina un po' di tutto, cibo buono, che scende in fretta a saziare le nostre voraci pance a lungo tenute in sospeso, annaffiato da un chianti rosso niente male.
Istinti primari soddisfatti, "Morris" decide di fare un esperimento di fisica applicata, con l'ausilio sempre vigile di "Napo": due porzioni preconfezionate di maionese finiscono una sopra l'altra e BOM, prima la mano di Napo, e BUM! poi il pugno di Morris colpiscono la coppia con accanimento scientifico.
Le bustine subiscono e mostrano al mondo come si può ricevere a testa alta.
Morris decide allora di provare il tutto per tutto e posiziona una terza porzione di maionese sopra le prime due.
BOM!!! il cazzotto pesantissimo è rilasciato all'improvviso... le bustine più reattive si fanno forza e reggono, quella centrale è presa alla sprovvista, con la guardia abbassata. CEDE!!!
Il tempo va in BULLET TIME... un fiotto di maionese fende l'aria, impatta sul braccio di Morris, il cui orologio si improvvisa in diga... ma nulla può dinanzi alla violenza del getto: scie di maionese si disperdono nell'aria atterrando in forma scomposta sul viso e sui capelli dell'esterefatta Morrisina D.P.U. che non può fare altro che scostare i capelli imbrattati di maiò e cercare di salvare il salvabile.
Esperimento concluso, nell'ilarità generale: E' scientificamente provato che le bustine di maionese, qualora sottoposte a forze di pressione superiori a data soglia, esplodono, rilasciando maionese.
Adesso non resta che trovare una rivista scientifica che ci pubblichi ed è fatta...
lunedì, luglio 18, 2005
Breve inciso di vita
Non vi allontanate mai dal posto in cui siete a cuor leggero, che mentre siete via il mondo vi cambia dietro... basta vedere cosa è successo in "casa" allorquando me ne sono andato... colonnelli contro presidente, azzeramenti di organigramma, convocazioni di Direzioni Nazionali per ridefinire l'intero organico, interviste percepite al bar con grande "tempismo" e scuse scritte, tradimenti noti ed altri inaspettati... insomma un gran casino.
Chissà cosa mi riserverà il ritorno dalle ferie... ci sarà ancora la mia scrivania?
Chissà cosa mi riserverà il ritorno dalle ferie... ci sarà ancora la mia scrivania?
Mi che balls... sono tornato in the office...
Si si... è vero c'è gente che pagherebbe per essere qui dietro questa mia scrivania... eh l'illusione del posto fisso... ma credetemi dopo soli 7 giorni di corso e di conoscenza con gente che il lavoro di sistemista lo fa sul serio... ti viene da vedere il tuo piccolo loculo come strettino e limitante.
Ma la meta è fissata: diventare MCSE.
Ma mi sembra che questo l'avevo già postato... aggiungo che il primo esame è il 4 agosto di pomeriggio, con il collega di corso Matteo.
Due menti in lotta per la sopravvivenza e per il titolo di MCP.
Vedremo. Potrei anche postare una foto di uno dei corsi... che fatti d'estate assomigliano tanto alle lezioni private.
Ma la meta è fissata: diventare MCSE.
Ma mi sembra che questo l'avevo già postato... aggiungo che il primo esame è il 4 agosto di pomeriggio, con il collega di corso Matteo.
Due menti in lotta per la sopravvivenza e per il titolo di MCP.
Vedremo. Potrei anche postare una foto di uno dei corsi... che fatti d'estate assomigliano tanto alle lezioni private.
domenica, luglio 17, 2005
Vediamo di ricapitolare
Salve, come la foto qui sotto lascia intendere il periodo passato era finalizzato ad un importante risultato. La laurea? Ma no! Recuperare la storia corretta di questi giorni.
Dopo lo scandalo Newsweek, che come ormai saprete a sfrangiamaroni mi ha indignato, ho pensato che fosse il caso di riscrivere la verità di questi anni, per dare il mio piccolo contributo alla definizione della verità in questo periodo tribolato e schiacciato da un'informazione deviata: nasce così il progetto "Vincenziade", ossia la raccolta di anni di battaglie universitari e non, per dare alla storia italiana un contributo nuovo, libero da vizi esterni e finalmente OBIETTIVO.
Alla bisogna ho assoldato un poeta cieco... come puoi scrivere una Vincenziade se non hai un poeta cieco?... al quale ogni tanto detto frasi, momenti, situazioni.
Ah! la dolce follia di chi non ha più un c@**ç da fa'... almeno nei sabati e nelle domeniche [breve inciso: tra un poco esco di casa, attraverso il cortile, arrivo alla macchina che mi sta facendo impazzire con la sua dannata sirena a ripetizione e le smonto l'allarme a viva forza con la riserva mentale di menarci poi il proprietario] sonnecchiosi...
E già, perchè l'altro dettaglio è che nel mentre mi sono laureato... si è vero, sono ancora pochi quelli in vita che si ricordano della mia iscrizione all'Università, ma tant'è, ci siamo diretti verso nuovi lidi, e le scommesse che fioccavano allora sono da riscuotere... anche se mi dicono che il banco praticamente ha vinto tutto (nessuno aveva scommesso oltre la guerra di Troia); quindi mi sono riappropriato dei fine settimana, subito asserviti al progetto: diventa MCSE in sistemi Windows 2003... questo in tempi più umani... anche perchè l'anno prossimo dovrebbe uscire il nuovo SO e quindi ...
Bene, seguiranno info sul passato trascorso, oltre che sul presente e futuro.
Per il momento vi segnalo il prologo della Vincenziade:
"Non tutte le battaglie sono solitarie"
Si va a cominciare...
Dopo lo scandalo Newsweek, che come ormai saprete a sfrangiamaroni mi ha indignato, ho pensato che fosse il caso di riscrivere la verità di questi anni, per dare il mio piccolo contributo alla definizione della verità in questo periodo tribolato e schiacciato da un'informazione deviata: nasce così il progetto "Vincenziade", ossia la raccolta di anni di battaglie universitari e non, per dare alla storia italiana un contributo nuovo, libero da vizi esterni e finalmente OBIETTIVO.
Alla bisogna ho assoldato un poeta cieco... come puoi scrivere una Vincenziade se non hai un poeta cieco?... al quale ogni tanto detto frasi, momenti, situazioni.
Ah! la dolce follia di chi non ha più un c@**ç da fa'... almeno nei sabati e nelle domeniche [breve inciso: tra un poco esco di casa, attraverso il cortile, arrivo alla macchina che mi sta facendo impazzire con la sua dannata sirena a ripetizione e le smonto l'allarme a viva forza con la riserva mentale di menarci poi il proprietario] sonnecchiosi...
E già, perchè l'altro dettaglio è che nel mentre mi sono laureato... si è vero, sono ancora pochi quelli in vita che si ricordano della mia iscrizione all'Università, ma tant'è, ci siamo diretti verso nuovi lidi, e le scommesse che fioccavano allora sono da riscuotere... anche se mi dicono che il banco praticamente ha vinto tutto (nessuno aveva scommesso oltre la guerra di Troia); quindi mi sono riappropriato dei fine settimana, subito asserviti al progetto: diventa MCSE in sistemi Windows 2003... questo in tempi più umani... anche perchè l'anno prossimo dovrebbe uscire il nuovo SO e quindi ...
Bene, seguiranno info sul passato trascorso, oltre che sul presente e futuro.
Per il momento vi segnalo il prologo della Vincenziade:
"Non tutte le battaglie sono solitarie"
Si va a cominciare...
venerdì, luglio 15, 2005
domenica, luglio 10, 2005
domenica, luglio 03, 2005
Lassu sta l'alpino
Come ogni anno puntatina ad Ovindoli... per la verità più mangereccia che altro. Comunque si saluta l'alpino che da sopra la città mira la valle di Avezzano e Carsoli e le nuvole che da tre anni a questa parte ci fanno compagnia in quel di Ovindoli ogni volta che ci presentiamo da queste parti.
Rimane mitica la gita per vari motivi, ma tra tutti spicca la "prima volta" di Anselmo in quel della terra d'Abruzzo. Subito è stato introdotto alla gioia dell'arte culinaria locale... e tale iniziazione ha fortemente inciso anche sulla preparazione del sottoscritto... che ha subito le grandi mangiate a spanciamento.
Hurrà... ma un giorno verrà in cui si andrà al Sebastiani e sui piani di Pezza.
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