Mentre forte cresce nel cuore il desiderio di una soluzione abitativa autonoma, un pensiero un po' folle, un po' sognatore mi aveva preso passeggiando con al mia fedele Steel Beast (la bici per i profani) lungo il Tevere.
Capita difatti che, all'incirca all'altezza del Convitto Nazionale, ci siano una serie di case galleggianti perfettamente predisposte e preparate, appartenenti al Consorzio Tevere. Le casette, su due piani e colorate di un bianco che si sposa perfettamente con il verde del Tevere, sono sotto sequestro... non so per quale motivo. Vederle lì vuote, col sottoscritto che cerca casa mi aveva fattov enire voglia di un monolocale galleggiante, con amaca come letto, alle pareti librerie attrezzate e libri, il mio portatile, un'Adsl, televisore piatto come unico quadro.
Ecco come la vedevo la casetta. Ovviamente un sogno ad occhi aperti... e manco troppo sogno tenuto conto che stiamo parlando del Tevere, con i suoi Topi-coccodrillo, con le enormi problematiche di controllo, di approviggionamento di acqua, luce, e quant'altro.
Resta la foto a testimoniare che mi ero interessato.
Vincio galleggiante... mica male come quadretto
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