Sabato sera... siamo a Acilia, confine di Roma Sud, indirizzati a prendere le pizze per la comitiva di donne che ci attende in quel di casa di Zio Alga. Siamo io e il Frat, esseri persi in una metropoli impazzita fuori dai suoi confini in un infinito rigoglio di centri abitativi collegati fra loro.
La pizzeria "Il marchese del Grillo" compare davanti ai nostri occhi, dopo che, senza nessuna esitazione, il Frat aveva eseguito la manovra di approccio per vicoli a me assolutamente ignoti.
Scendiamo dalla macchina, chiacchieriamo del più e del meno, entriamo nel porticato sotto cui si trova la pizzeria, lo sguardo si fissa sulle vetrate che lasciano traspirare l'atmosfera rilassata all'interno. Una cameriera serve ad un tavolo di sei persone, luci soffuse, una rilassatezza nell'aria, parlo al Frat e cammino, lo sguardo a destra. IMPATTO TREMENDO!!!
Tutta l'aria mi esce dai polmoni, la testa rimbomba, la mascella dolorante, le ginocchia dolgono, come anche il gomito sinistro. Da 100 a 0 in un decimo di secondo. Un enorme pilastro di cemento armato mi ha fermato mentre avanzavo in scioltezza. Non lo avevo visto. Impatto inevitabile. Avevo già preso dei pali camminando in stato "absent minded" ma mai l'impatto è stato così devastante.
Passato il resto della serata con la testa che rimbombava, scherzando sul fatto che il giorno dopo avrei potuto non vedere l'alba. Per fortuna ho un capoccione Brionvega a prova di urto...
martedì, maggio 27, 2008
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