Che spettacolo essere in piazza San Giovanni, in quella che è stata la mia prima manifestazione politica, almeno tra il popolo e non tra gli addetti ai lavori.
Ancora mi porto appresso i sapori, gli odori, le sensazioni di un popolo che senza traumi è sceso in piazza, come solo un elettore/cittadino del centro destra sa fare: civilmente.
Non ci sono state vetrine sfondate, macchine bruciate, o tutte le degenerazioni che in passato si sono sentite, niente fischietti, niente pentole che urtavano fra loro... nulla di tutto questo, solo un popolo che è emerso, uscendo alla luce, dalle fantomatiche pagine di carta che ne davano l'esistenza, dimostrando ad una sinistra sempre più arrogante che c'è e che vigila.
Certo, non siamo atti a chiedere sconvolgimenti dalla piazza, non è nella nostra cultura, ma quando ci siamo trovati lì, così tanti, così diversi eppure uguali, un senso di appartenenza si è diffuso, e, sono sicuro, che ognuno ne ha tratto coraggio e rinovat vigore per affrontare le prossime sfide che verranno, piccole o grandi, e che richiederanno la nostra civile opposizione e la nostra attenzione.
Un popolo che canta l'inno nazionale a squarcia gola non può non pensare che è la nazione il suo primo interesse, e che i valori in cui crede sono il cemento su cui rinsaldarla. Alla faccia di chi ci ignora, pensando che siamo solo numeri su sondaggi di carta.
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