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Carissimi, ecco il resoconto del viaggio a Bari. Una due giorni di fuoco, tutti passati a duemila.
L'epico viaggio comincia alle ore 08:00 della mattina di venerdì 2 marzo. Sono fermo davanti a Metro Lepanto, nella mia punto pronta e carica per la traversata dell'Italia centro-meridionale, ed attendo Max, che giunge dalle parti di Furio Camillo con Furore.
Mi distraggo a controllare che il cellulare sia collegato con l'auricolare Bluetooth, e all'improvviso sento aprirsi la portiera di dietro. E' Max che giunge come un fulmine di guerra, prende la sua roba e la scaglia sul sedile di dietro, poi si avventa sul posto del passegero, tra le mani due giornali: il mio e quello dell'ultrasinistra (ovvero Libero e Repubblica :-)))). Avvio. Prima tappa: sede partito per recuperare due scatoloni di depliants da portare a Bari.
Questo significa che il vantaggio accumulato con la levataccia finisce tutto perso nell'uscire da Roma in orario di punta.
Appena entrati in autostrada, per la verità alla Stazione "La Macchia", facciamo gasolio. Un pieno che ci porterà fino a Bari.
Prevediamo una sola altra sosta, nella zona dell'Irpinia, una stazione di viaggio che come la Macchia rimane tappa fissa per il mio scendere in Puglia. Mi ci trovo bene, sono tranquille e c'è tutto. Perché allora non sfruttarle??? Solo che in Irpinia troviamo un vento feroce che spazza l'autostrada sotto un cielo azzurro cobalto completamente sgombro di nuvole.
Dopo poco comincia la magia delle colline del Tavoliere, i suoi dolci paessaggi collinari, le distese di grano in attesa di maturazione, le pale eoliche che lente si muovono mentre generano energia rinnovabile e pulita, il cielo attraversato da occasionali nuvole bianchissime, uniche a spezzarne il celeste intenso.
Infine, proprio a ridosso di pranzo, ecco Bari.
Con l'ausilio (penoso) del GPS Navman, e chiedendo svariate informazioni in giro a locali, riusciamo a trovare finalmente la Fiera di Bari. Parcheggiamo, prendiamo possesso della nostra saletta e poi andiamo a pranzo nella sala adibita. Prima solo il tempo di conoscere Ugo D., il giovane operatore che cura lo streaming video dell'evento.
L'atmosfera è di attesa, mentre si avvicina l'ora in cui cominceranno le danze.
(to be continued)
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3 commenti:
Mah uno potrebbe dire: e un bel chissenefrega? :D
Ma io ti sono amico e ti dico: lasciamo perdere la politica e andiamo ad aprire un bar a Santo Domingi, Vincio!
E chi vuole parlare di politica, è solo il resoconto del viajeche che voglio postare.
Per il bar sempre pronto. :-)
Volevo scrivere Santo Domingo....
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