Alla domanda rivoltagli da Bruno Vespa, se davverso si sia sentito odiato, Veltroni non ha esitato a rispondere: «Caspita! Ne hanno sparate di tutti i colori. Una linea di contrapposizione frontale e di demonizzazione personale».«Contro di me una campagna di odio». Corriere della Sera
Questa è bella davvero. A me pare che anzichè demonizzare si sia solo puntualizzato che una campagna elettorale fondata sul faremo il contrario del precedente governo (non specificando che era il governo Prodi... di cui il PD era parte integrante, visto che anche al Senato sono stati moltissimi i casi di supporto e di votazione favorevole), e facendo finta di esser stati opposizione è l'illusione che il candidato premier del PD ha messo in campo per far dimenticare il passato e confondere le acqua.
Non tema signor Veltroni, gli italiani hanno memoria corta e la rivoterranno, perchè conta più l'odio verso Berlusconi, quello si vero, tangibile e dimostrato dai fatti e dalle parole di TUTTE le componenti degli altri partiti, che non puntare ad una soluzione di governabilità e stabilità come solo il governo Berlusconi ci ha garantito nel recente passato... e forse in tutta la storia della Repubblica. Perchè quello che lei definisce il peggior governo della Repubblica (dimenticandosi ancora una volta del governo Prodi di cui Lei faceva parte), è stato un governo che è durato l'intera legislatura, che ha lavorato molto, anche se molto ancora poteva essere fatto e che aveva avviato un risanamento vero della nostra Patria. I frutti di quel lavoro son stati distrutti dall'avvento del Governo Prodi. Ma questo lei lo sa bene. In fondo, cerca in tutti i modi di farcelo dimenticare.Demonizzazione personale... io direi piuttosto indifferenza... o meglio ancora minimizzazione dell'avversario. Ma demonizzazione... solo per aver detto che la sinistra non può parlare di sicurezza, in quanto le mancano le basi culturali ed ideologiche per poterlo fare? O ancora che lei ha esaltato Bassolino, elogiandolo per lo splendido lavoro svolto in Campania? Per aver cambiato il volto di Napoli, in una maniera che è stata riconosciuta anche all'estero? Mi consenta signor Veltroni. Di paiette e lustrini ce ne ha lasciate tante anche a Roma. Ma i problemi della città son rimasti sempre lì irrisolti... o addirittura peggiorati.
Un premier con la scatola del trucco per coprire le magagne, ma non cambiare la sostanza, preferirei che ci fosse risparmiato. Per parte mia so chi sostenere.
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