Sempre in settimana scorsa, precisamente di mercoledì, ho notato come la frustrazione, la noia, la mancata realizzazione generano sentimenti come odio, intolleranza, violenza.
Difatti, è stato proprio in un momento di vuoto (ah delitto, proprio quattro giorni dopo la folgorazione sulla via del giardinetto, cado nel vuoto? Ah che difetto di volontà) ho postato la canzone di Manfredi, quella che prendeva per i fondelli i giovanotti di sinistra...
Orbene, l'intento era dileggiare ed indisporre i signori che hanno compiuto tale gesto, di incitarli e deriderli allo stesso tempo... ma il fine era immeritevole.
La provocazione che punta alla solo provocazione che senso ha? Se è fine a se stessa cosa costruisce? Non è forse il caso cercare di parlare con questi personaggi che si sono scomodati, che hanno lasciato i loro salotti bene, le loro piccole combriccole radical chic, e si sono dedicati a saccheggiare un centro commerciale feltrinelli, un mediastore, ove CD, libri, poster, giochi e quant'altro la fanno da padrone... di certo non simboli di una classe che essi intendono rappresentare... insomma, capire il perchè agiscono in questa maniera, e dialogare con loro per raggiungere un livello più elevato di comprensione, di crescita.
Ecco. L'intolleranza generata da quel dileggio mi è insopportabile. Meglio dialogare.
Sempre
Che spesso, alla fine, si scopre che l'obiettivo è comune... solo che i mezzi per perseguirlo differiscono.
Io preferisco impegno personale, coscienza civile, rispetto per le istituzioni e per la proprietà altrui, perchè non sono animato da una visione dell'uomo incapace di raggiungere i propri obiettivi.
Nihil difficile volenti. Come da commento ; ) e grazie
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1 commento:
nihil difficile volenti: nulla è difficile x colui che vuole
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