martedì, dicembre 02, 2008

Sono ancora qui

: ) pensavate che fossi sparito... e invece no. Sto lentamente guarendo dalla sbornia Wow. Ma come i fumatori che si avviano a smettere, gioco sempre meno ogni giorno.
Nel mentre verifico che il mondo trova tanti modi per farsi sentire. Spunti piacevoli.
Ne ho appuntato qualcuno nel mio cuore. Qualcuno è riportabile.

La bellezza di una città dopo la pioggia, l'aria frizzante prima del tramonto, storni in cielo, ponte Cavour, il Tevere, gli alberi, la luna crescente, una stella nel mezzo del semicerchio, il cielo blu cobalto. Sentirsi parte di un qualcosa meraviglioso. Una fototessera di Dio. Scatto una foto col cellulare. Proposito di farne un quadro di computer grafica.

Cambio di scena. Si passa in autobus, il libro "Elogio del presente" tra le mani, preso per semplice curiosità, vista la sua semplice copertina color cartone, appena scritta nell'angolo superiore destro. Dentro un mondo di filosofia, a completamento delle letture di geopolitica dei tempi estivi, arrivano gli insegnamenti sulla necessità di fissare la nostra fenomelogia dell'essere sulla sintesi delle differenze non nell'annullamento, ma nella loro necessaria esistenza affianco all'universalismo. E poi la sorpresa... l'analisi dell'evoluzione di concetto di tempo nelle sue accezioni. E scopri così che il tempo è sintesi di mille significati, meno quelli che gli diamo fidandoci dell'ovvio. Kairòs vs Tempus.

Ancora. Stupirsi di riuscire a scrivere questa pagina senza guardare le lettere della tastiera, trovando i tasti quasi fossero naturale estensione delle mie dita. In compenso ieri non riuscivo a scrivere in bella il mio nome a penna. Mettere in conto esercizi di scrittura per conservare il metedo tradizionale di tramandare la conoscenza.

E ancora. Le montagne d'Abruzzo cinte da nubi, incanutite dalla neve, annerite dalla pioggia, vestite di Missoni lungo i costoni. Occhi pieni di meraviglia. Piove, ma che importa.

Facebook me le sta a piallà... che sia quasi pronto alle famose due serie di click?
In fondo ho il mio blog, anzi, i miei blog, le mie pagine su Flickr... e il resto è noia.

Un pensiero alla mamma, che devo ancora andare a trovare da un bel po', magari sabato.

E ora stacco. Devo pensare come fare il disegno della perfezione di una notte di Roma. Anche se piove e tira vento.

giovedì, novembre 06, 2008

E' passato ancora un po' di tempo

... e ne ho fatte di cose nel mentre.

Piove su Roma che è invasa dai giovani che sfilano contro la Gelmini e la sua "riforma", mentre io mi inondo di acqua, la città prosegue il suo normale delirio... peccato non aver potuto documentare lo stato pietoso dei rientri nel nubifragio generale... sarebbe stato un inno alla poetica e eroica vita del ciclista di città... urge dotazione appropriata per sopravvivere a simili eventi... e trovare nel mentre anche un modo per preservare il motore della bici da una simile inzuppata.

Il mondo si è sdilinquito appresso all'elezione di Obama. Del fatto apprezzo che sia il primo presidente nero degli USA, sicuramente un passo avanti nel paese... o la realizzazione palese che qualcosa sta cambiando, anche all'interno degli USA a livello demografico, e la sua giovane età... meno le danze in giro per il mondo... il presidente USA resta il presidente USA... ossia prima decisioni pro domo suae e poi il resto del mondo... s'in caso...

Veltroni non lo commento, che mi mette tristezza.

Altro elemento da rilevare la cena con gli amici di Bergamo (Raffa, solo per mettere ordine, non ti sto incollando l'etichetta ; )) e le discussioni pacata sulla riforma... che si viene delineando non come una soluzione, ma come una sforbiciata... il che mi IMPONE di andare a leggermi la riforma stessa e capire... basta parlare a vanvera o per sentito dire.

Il corso prosegue, anche se il peso delle ore post lavoro si sente tutto. Ci sono stati crolli fisici i primi giorni (vedi il super sfogo di afte), ma alla fine il vecchio motore ha cominciato nuovamente a girare e ho ripreso il ritmo. Adesso devo solo aggiungere a questo tassello la certificazione MCSE... AH volontà canaglia...

Si sono raccolte le olive. Mentre attendo la stupenda documentazione fotografica fatta da mia cugina, vi relaziono che passare quelle dodici ore complessive (in due giornate) sugli alberi ha giovato notevolmente alla mia salute mentale. Niente è più rilassante mentalmente che brucare olive dai rami issati a 5m da terra.

Le Ferrovie dello Stato si sono ricordate di me e del mio viaggio a Pisa con biglietto elettronico e senza biglietto cartaceo due giorni prima che la ricevuta avesse valore di titolo. Morale della favola... 80€ di supermulta... per un viaggio da 23€ peraltro pagato... direi che ci sono andato fuori col botto... e poi mi si dice perchè non vo a Lucca... ammortizzo ; )

AH, e per finire... ci hanno tamponato il muletto di servizio (ovvero la macchina califfata in uso alla mamma di Marina). Lo sportello lato guidatore completamente rotto... Marina salva per fortuna... ma siamo senza mezzi... per cui comincia la caccia al passaggio...
Alla prossima

mercoledì, ottobre 15, 2008

Taratarattata!

Arieccoci, dopo una lunga pausa di relax e riposo di occhi, sinapsi e capacità oratoria, torno a imbrattare questo spazio virtuale con le mie dissertazioni.
Nel frattempo cosa è accaduto?
Vediamo.

- Rissunto delle puntate precedenti -
Sono tornato da una campagna ferie all'insegna di bambini vari (nipoti, figli di amici e compagnia varia), con tanta gioia nel cuore.
Ho ripreso a lavorare con assiduità, cercando di ottimizzare i risultati lavorativi in un periodo decisamente privo di stimoli positivi in ambito professionale.
Ho avviato la diversificazione delle competenze, cosa questa che dobbiamo ancora pienamente metabolizzare e solo il tempo potrà aiutarci sulla questione.
Sto cercando di avanzare come competenze sistemistiche, ma ammetto che è facile dirlo, meno farlo, non tanto per incapacità, ma per volontà di mettermi a studiare con la dovuta serietà. Trovare le motivazioni giuste in periodi no non è facile. Ma ci sto provando.
AHI, bacchettata del maestro Yoda. Si Si, maestro, non esiste tentare, esiste riuscire e non riuscire. Mi applicherò maggiormente.
E poi... poi recupero dalla botta alla spalla presa a Martignano giocando a palla in acqua, assisto moglie nel suo cambio lavoro, sistemo la casa, soffro delle normali follie quotidiane che una città stressata come Roma riesce a mettere sul piatto, mi sfondo di Facebook, quale drogato di passato e futuro, ritrovando amici persi e coltivando nuove amicizie, condisco il tutto con buone intenzioni e sale, ma il risultato finale mi suona sempre sciapo.
Ogni tanto impreco per un'afta sotto la lingua che da due giorni mi fa uscire pazzo.
E con questo direi è tutto. Adesso torniamo all'ordinario, ma questa è un'altra storia.

martedì, settembre 02, 2008

mercoledì, luglio 30, 2008

Office Life - Reprise 001

Capita che vai a prendere una tastiera nuova per una collega... e ti accorgi che i vicini hanno sfondato la finestra che confina con la veranda dell'ufficio, aperto una breccia nel pannello di compensato della stessa e impiantato all'interno della finestra tre motori per condizionatori fissi. Io non ci credevo... e come me tanti altri. Ma le cose stanno proprio così... 
AH, per te Simo, sono state le simpatiche ragazzette dell'agenzia immobiliare... che dici... ci vai a discutere te?

lunedì, luglio 21, 2008

Moccia mania, da fenomeno sociale a ordinaria economia

Passeggiare a Ponte Milvio può essere salutare, piacevole e a volte anche istruttivo.

Il problema della Moccia mania di apporre lucchetti ai lampioni, che tante critiche aveva generato in passato, e che in qualche caso aveva anche prodotto qualche danno (vedi i due lampioni venuti giù per il peso dei lucchetti), adesso è ordinaria amministrazione, perdendo se vogliamo quel gusto di "anti" e "nuovo" che aveva in passato, amalgamandosi a moda, e ingabbiandosi nella penosa forma del clichè adolescenziale per esprimere un sentimento... in una forma esteriore che ormai non ha più niente di romantico, ma sa solo di banale.

E sì... perchè non è tanto il gesto in sè che ha perso vis, ma il contorno in cui viene espletato. Arrivare a Ponte Milvio e trovare i banchetti di abusivi che ti vendono lucchetto e ti prestano il pennarello la dice lunga.
E' proprio vero che l'economia e la mercificazione possono arrivare ovunque, anche tre metri sopra il cielo.

lunedì, luglio 14, 2008

Promozioni in corso.

... e non per i saldi di fine stagione.

Dopo lunghe attese e patimenti, è arrivata la circolare dal Ministero della Difesa con la mia nomina a Tenente.

Evviva l'Italia, Evviva l'Esercito, Evviva me.
Bandiere al vento e bottiglie di champagne...

sabato, luglio 05, 2008

domenica, giugno 29, 2008

sabato, giugno 28, 2008

Praga - secondo giorno

Sole che entra dalla finestra, piacevole freddino che ci fa scordare l'afa romana. Abluzioni mattutine, sistemazione per la giornata, cambio pile macchina fotografica, recupero della pila di riserva, selezione delle guide da portare (tutte pesano troppo) e poi si esce. Via Nerudova è presa d'infilata da un sole nascente piacevole, la cui luce carezza gli edifici, creando giochi di luce e colore suggestivi. Camminiamo nel sole verso Malostrànske Namesti, ove il giorno prima abbiamo visto un locale che di porta altre suggestioni, ricordi di un viaggio perso nel tempo, e che portiamo nel cuore come una pepita dorata di rara bellezza. Destinazione Starbucks per una colazione stile USA. E lo so, ma che ci volete fare... almeno non era Mc Donald...
La colazione scorre veloce. Devo dire che non è che sia stata particolarmente "evocativa", mancava di qualcosa... difficile dire cosa (forse NY????) e i nostri vicini di tavolo erano dei simpatici cechi dotati di un buon tasso di alchool nel sangue. Tenuto conto che sono le nove di mattina, la giornata per loro depone bene.
L'itinerario della giornata prevede un giro per Mala Strana, il quartiere Piccolo, con le sue suggestive vedute, le case basse, i caratteristici tetti a spiovente. Certo, rispetto alle tavole di Dampyr l'atmosfera radiosa di una giornata di giugno ha poco a che vedere, ma ce la facciamo andare bene comunque. Gira che ti rigira arriviamo nei pressi di Na Kampe, sull'isola di Kampa, ove veniamo catturati da un giro in battello, per la verità un po' deludente (e caro), che di buono ha solo che ci fa stare una quarantina di minuti seduti. Tenuto conto che tolto il pranzo sarà l'unico riposo che avremo...
Pochi momenti dopo siamo diretti alla meta originale della nostra gita a Kampa, il Kampa Park, ove sorge anche il museo di arte contemporanea cecoslovacca, che ospita anche delle esposizioni temporanea di tutto pregio.

Così capita che vediamo enormi statue di cani rossi, conigli e coccodrilli di plastica che svettano nei cortili o si muovono lungo le pareti del museo.
Molto suggestivo e incuriosisce la Family Fed, ma non si ottiene il nulla osta per il museo. Il piano deve andare avanti e dobbiamo andare a vedere Stare Mestro, la città Vecchia, con il suo orologio astronomico, le sue chiese, le sue strade caratteristiche, la Casa Civica, tutta in Art Noveau, i potenti negozi di Ambra... che alla fine me li seccheranno per bene. Le chiese sono tutte a pagamento, meno la chiesa di Madonna del Tyn, peraltro fagocitata da una serie di case intorno. Ma andiamo per ordine.
Dopo aver girato fino allo sfinimento per la città vecchia, con sosta in ogni negozio che il buon sindaco di Praga ha dotato di licenza commerciale, la fame comincia a farsi sentire e noi seguiamo il vecchio Giovanni che diPraga qualcosa sa, essendo venutoci in passato, durante i suoi ridenti anni del liceo.
Scopriamo così una delle più antiche birrerie di Praga, nota per la sua carne e per la sua birra. Potevamo farcela scappare? Inoltre è di strada per il quartiere ebraico, con i suoi cimiteri, le sue sinagoghe e le leggende del Golem. Quindi la sosta è d'obbligo. La fama del posto è meritatissima, tanto che ora cerco il bigliettino e ve la consiglio.

to be continued

venerdì, giugno 27, 2008

Praga primo giorno

Alba di venerdì mattina, fuori il sole non è ancora sorto, e noi siamo già in piedi, pronti con le valigie per il trasferimento a Fiumicino. Solo che non riusciamo a concretizzare il nostro vantaggio, ed alla fine ci aspettano tutti, dall'autista NCC ai nostri amici Giovanni e Federica. Non c'è male come partenza.

Il trasbordo da Roma a Fiumincino è veloce, forse unico modo per un autista che ha viaggiato tutta la notte di tenersi sveglio, ma tanto le multe se le paga lui, quindi a parte la preoccupazione di restarci, il problema resta suo. Fatto sta che arriviamo presto in aeroporto. Abbiamo modo di fare un comodo check in, tanto abbiamo solo bagaglio a mano, di avviarci alla scansione corporale (per accedere ai gates dell'aeroporto) e di osservare per quasi un'ora i restanti passeggeri. Ce n'è per sbroccare, tenuto conto l'ora a cui ci siamo alzati.

Alle ore 07.30, in perfetto orario, il gate si apre, entriamo e siamo subito separati dal lotto posti. Mery ed io da una parte, Giova e Fede nella fila affianco, leggermente disassati. No chance to talk tra le due file, una delle coppie ne otterebbe il torcicollo. Per fortuna supplisce il nostro vicino, un signore che comincia a raccontarmi della Cechia, di Praga dell'economia, dell'euro, del rapporto con le altre nazioni, della bellezza della città, ma si capiva dall'inizio che il suo argomento preferito, anche se tabù, erano i cabaret e le donne praghesi. Caro vicino il tuo segreto, come vedi è salvo.
Mery non si fida tanto dell'aereo, più piccolo di quelli su cui ha volato con me finora, anche se credo che con quello diretto a Barcellona, il Roma-Praga se la tirasse. Quindi viaggio di andata un po' teso. Meno male che ci hanno foraggiato del cibo "decente" e da bere. La distrazione è servita, anche ad allontanare le tensioni relative all'atterraggio, per la verità un po' brusco.

L'aeroporto di Praga è pulito, piccolo, con i cartelli in Cecoslovacco e quindi non ci capisco una ..., ma per fortuna il turismo si fa forte e quindi sono tutti accompagnati da didascalie in inglese, cosa che rende più facile orientarsi. Prenotiamo il furgoncino navetta dall'aeroporto a Praga, prenotando al contempo il ritorno, e poi eseguiamo il primo prelievo della giornata.
Si fa interessante la questione, perchè mentre il resto della comitiva trova spazio nei tre sedili posteriori, io mi siedo affianco a un signore di mezza età, che con le chiacchere amabili scopro essere un professore dell'Università dell'Iowa, di religione ebraica, in viaggio in Europa per congressi e ricerche sul destino della sua famiglia, originaria di Cracovia... ed ovviamente stiamo parlando di Seconda Guerra Mondiale. Spero di aver fatto capire al mio amico che ero con lui.
Adesso vorrei cercarlo via Internet e sapere come sono andate le sue ricerche.

Alle ore 10.30 siamo a Castel Steps, il nostro albergo, sito su via Nerudova, proprio, guarda a volte il caso, davanti all'Ambasciata Italiana.
Decidiamo di rinfrescarci, sistemare le nostre carabattole e poi di cominciare l'esplorazione della città. Prima tappa il Castello e la zona di Hardaceny.
Capiamo subito che a Praga hanno capito che il turismo è una risorsa, e fanno pagare qualunque attrazione che possiedono, dal giardino alla chiesa. Non ti viene risparmiato nulla.
Fortuna vuole che ci godiamo appena arrivati l'unico spettacolo gratuito di questa parte della città: il cambio della guardia di mezzogiorno, con drappello che viene da fuori al palazzo, banda musicale che suona dal soggiorno che dà sul cortile (noto come primo cortile) e folla variopinta che assiste in estasi.
Lo spettacolo non mi distrae dal notare quanto poco marziali sembrino i soldati cechi... il Capitano Musillo li avrebbe aperti come cozze ai miei tempi...
La fame comincia a farsi sentire, e non accetta mezze misure. Leggiamo sulla guida di un posto noto come ... (che significa inferno in ceco), posto vicino al convento di ..., nella zona di Har... .
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Il posto è all'altezza della sua fama, il gulash è buono, la birra corposa, l'ambiente intimo (forse anche troppo) e l'atmosfera rilassante. I prezzi poi onesti. O forse l'oretta passata in pace dopo il tran tran del viaggio ha reso il tutto più "lucente" ai miei occhi, non so, ma di certo la sosta è stata benvenuta.
Per il pomeriggio il programma prevede una bella gita per il castello di Praga, con il suo biglietto da 8 locazioni (all inclusive) che ci consentirà di girare tutte le aree interessanti di questo vasto complesso architettonico ricco di storia. Colpisce vedere la stanza della Defenestrazione (la seconda per la verità a Praga, si vede che l'avevano per vizio) che ha dato avvio alla Guerra dei Trent'anni.
Bella la pinacoteca del Convento di San Giorgio e la chiesa di San Vito, meno la via Dorata, mero ritrovo per turisti con negozi che vendono artigianato locale e di cui si paga anche l'accesso... se dal castello. Cmq l'aria è di megatrappolone per turisti, quindi suona un po' falsa.
Certo, dopo aver spaziato in lungo e in largo per il castello, consumando così buona parte della sessione pomeridiana, le gambe cominciano a risentirne, ma decidiamo comunque che è presto per andare a mangiare e quindi si fa una scorrazzata su Ponte Carlo ed una prima puntata nella città vecchia, in caccia di negozi che abbiano materiale papabile per acquisti. Un'attività che io riserverei volentieri alle ultime due ore dell'ultimo giorno e che invece diventerà life motive della vacanza.
Ma il costante vociare, la folla che riempie le vie principali della città vecchia, il sole che tramonta e la volontà di festeggiare Marina (in fondo è il suo compleanno), fanno si che si ritorni verso Mala Strana e la zona di Kampa, dove abbiamo individuato un posto carino, ove di solito mangiano le star in visita a Praga) per cenare in una cornice degna del festeggiamento.
Avrei forse dovuto offrire la cena. Ma ci ho pensato solo ora che sto scrivendo (e siamo al 30 luglio) quindi direi un po' tardi. La cena viene allietata/funestata dalla notizia della chiamata di Mery. Pare che sia arrivato il suo turno nella PA: gioia e tristezza si uniscono in un tutt'uno in questa afosa serata. I brindisi che seguono, la buona cena e la serata in allegria fanno il resto. Non resta che da capire perchè ci hanno relegato alla sala più interna del ristorante... forse a causa del nostro look turistico?
Al ritorno verso l'albergo passiamo davanti ad un supermarket. La decisione di prendere l'acqua fu galeotta e in men che non si dica, lasciato solo nella via dal resto della comitiva, vengo abbordato da giovane praghese piacente. Un punto per me? Non saprei. Di certo la scarrocciata non è passata inosservata : ))).
La notte si chiude su di noi e mentre allo Zanzibar la musica e la birra la fanno da padrona, le nostre 18 ore in piedi si fanno sentire con prepotenza. Del locale non vediamo neanche le imposte, ci dirigiamo rapidamente verso le nostre cuccie. Domani ci aspetta un'altra giornata campale e non possiamo non riprendere qualche forza per affrontarla.
Buona notte Praga. I tuoi tetti verdi ci riempiono gli occhi di colore quando andiamo a dormire.

domenica, giugno 22, 2008

The hot sun is here

Il sole, come d'incanto è arrivato e dai 10 gradi di venerdì si è passati ai 30 di ieri e probabilmente di oggi.
Il mondo è un fermento calmo fuori da Laberio, persone che si muovono in maniche corte, gonne o calzoncini e scarpe aperte, nessun gesto inutile, solo gli essenziali, per ridure la sudorazione, sotto un sole impietoso. Fa caldo anche solo a pensare AFA. Io intanto affronto il routing dei pacchetti in ambiente Windows, le procedure di chiamata e i protocolli interessati... non certo argomenti da giornata estiva, ma la necessità si è fatta virtù. Speriamo piuttosto che diventi anche costanza... che conoscendomi non è che sia proprio così scontato.
Antò fà caldo...

venerdì, giugno 20, 2008

Office Life n° 28

Ed anche oggi la giornata di lavoro è passata. Anche oggi, come ieri, con la solita sequenza di utenti che si lamentano che non funziona questo o non funziona quello, solo che lo fanno con tempistiche assolutamente personali, e per esempio, una macchina che era rientrata dall'assistenza esterna, solo oggi, due settimane, dico due settimane dopo il rientro, mi viene segnalata fuori rete, senza Office, Adobe Reader e altri programmi... e ora che gli dico al giovine che mi ha riportato la macchina assicurandomi che non aveva fatto altro che ripulirla dai virus? Niente, non dopo due settimane almeno... così tocca ancora una volta al sottoscritto mettersi a sistemare le cose... e con la grinta che ho addosso in questi giorni... l'è tutto un programma. In compenso ho capito come funzionano gli indirizzi IP, la loro classificazione e la gestione delle reti a mezzo di subnetting. Ce ne hai messo direte... eh... vi posso rispondere che la sensazione è la stessa che passa tra esperienza e conoscenza... io ora so, prima mi muovevo per esperienza pratica, e la differenza è evidente.

Cmq vediamo che cosa ci porta la settimana prossima... a cominciare dall'annosa questione Videochat di lunedì... che ancora aspetta di essere schedulizzata come si conviene ad un appuntamento del genere.

Infine sembra che un contatto esterno possa portare ad un incontro congiunto tra il sottoscritto e il responsabile IT di FI... cosa che non sarebbe niente male... no dico, davvero niente male...

Il giorno dello Squerez

Ovvero di come il virus che gira per Roma di influenza intestinale sia arrivato alla meta aiutato da 160gr di formaggio allo yogurt scaduto... e di come la sua prepotente indisponenza mi abbia messo fuori gioco proprio mentre si decidevano i destini del trip estivo.

Come dire... cominciamo bene... io per precauzione mi smerdo un po'...

sabato, giugno 14, 2008

Tropa de Elite

In Brasile i poliziotti o fanno finta di niente, o fanno parte del Sistema, foraggiandolo e nutrendosi da esso, o gli fanno la guerra...

Un film spietato, che non lascia un attimo di tregua dall'inizio alla fine e che mette a nudo le contraddizioni della società brasiliana (ma che potrebbe essere tranquillamente applicato anche in altri paesi, Italia inclusa) ove la società bene vuole essere protetta, vuole sentirsi la coscienza apposto, facendo opere di bene, e si strafa di roba.
Per poter operare nelle zone limite si accorda con la mala, gli spacciatori, e a loro volta alimentano il sistema comprando droga e strafacendosi di ogni forma di vizio.
I poliziotti, che devono affrontare con scarso addestramento e mezzi i potentati della droga, all'interno delle loro zone di controllo, sanno che avrebbero vita breve, quindi scelgono o di non vedere, per allungarsi la vita, o si alleano al sistema, allargando il cerchio della corruzione, o se vogliono fare il loro dovere fino in fondo devono scegliere la strada più difficile, quella della guerra.
E non sono parole retoriche. Nelle operazioni del BOPA non c'è spazio per il rimorso o per l'estazione. Si entra nelle Favelas per uccidere e non per rimanere uccisi, per ottenere risultati, e non per fermarsi di fronte ai diritti civili di persone che hanno scelto di stare dalla parte dell'illegalità (anche se a volte la scelta è necessaria, e dunque sa poco di scelta vera e propria).
Gli agenti che operano nel BOPE sono sulla linea di confine, in una vita sempre al limite, che non conosce stop, che non ha vacanze, neanche la vita privata ne è risparmiata.
Uomini al limite, che per evitare di venire a patti con il loro senso dell'onore e del dovere non hanno altra via che quella di farsi acciaio.
Un film da vedere, per spostare l'occhio oltre la stereotipata immagine di un Brasile che rimane legata a pallone, spiagge e costumi mozzafiato su corpi perfetti.
Certo, l'immagine che esce dal film è macchiata di una velata retorica di fondo, ma il film non ne risente. 

Signori in carrozza

Fischia il vapore della locomotiva Vincio, finalmente di nuovo a pressione.
Dopo una fase di stanca, di cui avevo accennato nel precedente post, ho ricominciato a guardare con sguardo attento a quello che ho intorno. Ripreso il libro di studio, comincio a posizionare gli obiettivi del breve e lungo periodo.
Ci sono tante cose da fare, prima di settembre, quando l'origine del mio casino interiore dovrebbe trovare una soluzione. Mr. President, ci pensi lei.
E così torna anche la voglia di lavorare, di esplorare, di raccontarmi e di raccontarvi. Insomma, l'implosione è terminata. Come nell'esplosione atomica prima vi è una compressione, a cui segue l'esplosione vera e propria, così dopo questo periodo di "assenza" da me, ora torno come e più di prima attivo.
July is going to be full of exams.
All Hands to Arms! Nuove battaglie attendono il vecchio Vincio, non vorremo farci cogliere di sorpresa no?
A kiss to Mery, che ha sopportato stoicamente il mio periodo down in attention e che mi ha costantemente spronato al meglio vs il superficiale. LOVE!
Ce ne sarà anche per te babe!

giovedì, giugno 12, 2008

Un momento un po' così

In questo periodo di tempo pazzo, anche il potente flusso "web 2.0" vive una fase di stanca, targata in verità WOW (Cfr. Feast of Heroes per dettagli).

Ma per rassicurare i più che il vostro blogger è ancora vivo e vegeto, seppur distratto, posto qui una noticina, caso mai pensaste che alla fine la tranvata al palo mi sia stata fatale.

NOTA DEL REDATTORE: che sia un periodo "noia" è desumibile anche dal fatto che ieri sera ho perso una clamorosa festa al Due Ponti, con tutto il Jet Set del partito.

martedì, maggio 27, 2008

La tranvata!

Sabato sera... siamo a Acilia, confine di Roma Sud, indirizzati a prendere le pizze per la comitiva di donne che ci attende in quel di casa di Zio Alga. Siamo io e il Frat, esseri persi in una metropoli impazzita fuori dai suoi confini in un infinito rigoglio di centri abitativi collegati fra loro.
La pizzeria "Il marchese del Grillo" compare davanti ai nostri occhi, dopo che, senza nessuna esitazione, il Frat aveva eseguito la manovra di approccio per vicoli a me assolutamente ignoti.
Scendiamo dalla macchina, chiacchieriamo del più e del meno, entriamo nel porticato sotto cui si trova la pizzeria, lo sguardo si fissa sulle vetrate che lasciano traspirare l'atmosfera rilassata all'interno. Una cameriera serve ad un tavolo di sei persone, luci soffuse, una rilassatezza nell'aria, parlo al Frat e cammino, lo sguardo a destra. IMPATTO TREMENDO!!!
Tutta l'aria mi esce dai polmoni, la testa rimbomba, la mascella dolorante, le ginocchia dolgono, come anche il gomito sinistro. Da 100 a 0 in un decimo di secondo. Un enorme pilastro di cemento armato mi ha fermato mentre avanzavo in scioltezza. Non lo avevo visto. Impatto inevitabile. Avevo già preso dei pali camminando in stato "absent minded" ma mai l'impatto è stato così devastante.
Passato il resto della serata con la testa che rimbombava, scherzando sul fatto che il giorno dopo avrei potuto non vedere l'alba. Per fortuna ho un capoccione Brionvega a prova di urto...

mercoledì, maggio 21, 2008

LA SAGRA DEL TORTELLO

 


Dopo qualche anno di assenza, il gruppo romano torna a far parlare di sè dalle parti di Poggio Ferro (GR), in occasione della tradizionale e succulenta sagra del tortello.
Una scampagnata allegra, che però ci ha portati a dei problemi organizzativi con la compagine pisana, prima legata alla domenica, poi dirottataci il sabato, per poi, a giochi fatti, ritornare sulla domenica a livello di organizzazione della discesa.
Meno male che da Roma, nonostante le defezioni massicce del Kipsta Group (escluso Sarto e consorte amabilmente presenti), del gruppo Ufficio (complice la scarsa mondanità dell'evento e il concerto di Jovanotti - che in parte aveva catalizzato anche il gruppo Kipsta), una nutrita componente è partita lo stesso, forte di Federica e Giovanni, Massi e Carla (+2), e i Buzza's al completo (per i non addetti ai lavori i Buzza's al momento sono i Federico Junior, che hanno messo su qualche chiletto di troppo).

Si è ben mangiato, ci siamo divertiti, e nonostante il mio collasso al ritorno con scene pietose allegate (del tipo sveglie di soprassalto per visioni/cedimenti di braccio a supporto), posso affermare che la giornata sia stata allegra e ricca di spunti. Peccato per il tempo. Magari l'anno prossimo si bissa... o le curve fino a Scanzano lo sconsigliano?
Posted by Picasa

sabato, maggio 10, 2008

Addio quadrangolare di Leonessa

L'impegno con la squadra degli ingegneri a Leonessa, con il triangolare di beneficienza tra Nazionale Ingegneri, Leonessa calcio e squadra mista ing RM2/ing. RM4 non mi vedrà partecipe. 
Con sommo rammarico ho dovuto disdire, ma il lavoro è lavoro e domani sono al pezzo.
Il Pres si dimette e lascia il passo a 'gnazio. 
Così devo stare a vigilare che la diretta video vada in onda regolare, che le macchine dell'ufficio stampa siano allineate, che il sito internet non sbarelli e verificare che qualche sciamannato non si diletti a fare commenti inopportuni (volgari/offensivi) sul blog.
Insomma una normale giornata di follia.
Porterò la macchina fotografica per documentare quest'Assemblea Nazionale storica. Si chiude un'era? lo scopriremo solo vivendo. Ma intanto il cambio di redini viene a seguito di storici successi per la Destra, successi che io incanalo in una visione leggermente differente da quella dei vertici, che hanno usato toni trionfalistici, e che vede la vittoria del centrodestra legato ad un'immagine di ultima spiaggia per il paese, là dove la carenza del centrosinistra si era ormai fatta manifesta. Con troppi galli a cantare non si fa mai giorno. A Dx di gallo ne è rimasto uno solo a cantare. Speriamo che annunci l'alba di un nuovo giorno per il Paese. Ne abbiamo veramente bisogno.

Iron Man

Tony Stark, ingenioso e talentuoso industriale, figlio di un fabbricante di armi, dedicato al mestiere del padre, rapito e costretto a barattare la sua vita con la costruzione di una superarma, si rivolge alla sua competenza per salvarsi, costruendosi una suite di armatura (esoscheletro) con la quale aprirsi un varco verso la salvezza. Tornato libero, migliora la sua armatura, integrandola di sistemi intelligenti e potenziandola nella corazzatura e armamento per proiettare la sua azione contro i malvagi (in realtà per riparare ai danni di un traffico di armi indiscriminato condotto dalla sua azienda).
Ma si dovrà scontrare con la dura realtà del traffico di armi e dei suoi soci senza scrupoli.

Il film visto ieri sera è godibile, cattura per la carica charismatica di Downey Jr., credibile come miliardario avezzo ai vizi ed ai piaceri di una vita all'eccesso e dal contraltare rappresentato da un Jeff Bridges in gran forma.
Come Batman, anche Iron Man è un "supereroe possibile" nel senso che non ha superpoteri indotti, ma solo tecnologia e ingegno al servizio del bene.
Consiglio il film a chi ha gradito la serie dei supereroi trasposti al cinema, il film scorre veloce, è abbastanza credibile (tolta la serie di impatti paurosi che subisce il nostro eroe e da cui esce sempre sulle sue gambe e neanche intontito - ehi ma questa è Hollywood) e diciamocelo... chi non vorrebbe una suite di esoscheletro potenziato in oro-titanio, dipinta in rosso e oro con cui scorrazzare in giro? 

venerdì, maggio 09, 2008

Suona un allarme in lontanza

Sono a casa, tornato dopo il lavoro, liberato dal peso dell'abbonamento sky, che da mesi non fruivo per mancanza di parabola, davanti al PC, ancora una volta, mai sazio del flusso di informazioni che passa tramite internet, aggiorno un post per sentire il solo rumore dei tasti, che così spesso mi fa compagnia quando lavoro.

Si avvicina il tempo dei bilanci, di quelli pesanti, di quelli che ti fanno mettere in discussione le scelte compiute nel passato. Niente di grave eh! Le cose serie sono tutte al loro posto. Solo che come al solito il lavoro non mi fa dormire tranquillo ultimamente. Ma come direte. Avete sbancato il banco e siete preoccupati? Allora che devono dire quelli che non solo hanno perso, ma sono stati cancellati? Non saprei che rispondervi a questa domanda, se non che come al solito, le parole sono una cosa, i fatti un'altra. E a fatti non ho elementi passati a cui appellarmi per rassicurarmi.
Solo il tempo saprà come evolverà la situazione, ma di certo chi più chi meno i miei colleghi sono preoccupati. Io continuo la mia politica di spin off, ovvero sistemazione CV, aggiornamento competenze, acquisizione dei tanto agognati titoli Microsoft come sistemista, aggiunta di componenti CV esterni al mondo informatica e tessitura dei rapporti con amici che conoscono, che poi il passaparola vale quanto un'agenzia di collocomento.

Nel frattempo nel solitario eremo del mio ufficio, stanca vestigia di un passato glorioso, continuo a tessere applicativi web 2.0, ad esplorare, ad aggiungere pezzi ai vari blog, a segnarmi a servizi, a testare, per capire come si interfacciano i vari sistemi messi a disposizione per gli utenti dalle varie case, che in fondo tessono una rete di conoscenze, acquisendo al contempo informazioni importanti. Perchè chi fa un social network dà un servizio agli utenti, ma in compenso ottiene un simpatico sistema di analisi dei comportamenti e dei gusti. Prendi ti offro questo starbucks coffee piuttosto che una borsa Gucci, allora Gucci scende, Stabucks sale, i gusti sono catalogati, analizzati, riportati, le reti di amicizia sono setacciate. Insomma, le mie analisi mi portano a comprendere come funziona il sottobosco che vive sotto la facciata "ludica" della rete. Altro tassello che si unisce alle cose fatte, o che possiamo fare.

Come si nota, sono molto carico. Ma che dico carico... stracarico, tanto che le giornate si stanno riempiendo di attività collaterali, come quando sono "vivo" e non dormiente. Perchè per avere le energie per far tutto, devo condire le cose importanti con distrazioni, svaghi, che allentino la morsa dell'ansia. Così ora sono tutto lavoro, studio, svago la sera e ancora studio.
:  9 Nel mentre scrivo queste righe l'allarme ha smesso di suonare. 
Oggi si insedia il governo, lunedì al massimo il primo consiglio dei ministri. Loro lavorano a risollevare l'Italia, Lth alla produzione di un suo futuro al sole. Non in cielo, ma almeno al sole, quel sole che quando sollevi lo sguardo, le palpebre calate a schermare gli occhi, pare accarezzarti la faccia con il calore, e darti un senso di leggerezza.
Avanti la bandiera!

mercoledì, maggio 07, 2008

Un pezzo di cuore



I KISS e la loro storia... i miei dischi andati via con la macchina, le ore passate a saltare con la racchetta da tennis in camera da adolescente, le note a tutto volume, le ore passate a difenderli dai puristi metal... i KISS sono questo e tanto altro. E suonano anche a Verona... peccato che siano finiti i biglietti...

martedì, aprile 29, 2008

Non siamo ancora dentro al web 2.0 che già arriva il 3

Ed ecco come i tempi della rete siano quelli vorticosi della novità e della costante evoluzione, preparandosi all'allargamento dell'accesso che prosegue di pari passo con la diffusione della banda larga. Così mentre Teqlo, un sito che si preparava alla diffusione del nuovo "sistema web", il 3.0, proponendo il mesh up, ovvero il sito fai da te, chiude per carenza di fondi e di interesse da parte della rete, arriva la proposta di Microsoft che emerge con una beta di popfly (www.popfly.com), che consente anch'esso il meshup di siti di social network, di fatto proponendo un web fai da te in cui ognuno può costruirsi con pochi passi un sito su misura semplicemente trascinando componenti web in una pagina. Niente di più semplice. Popfly come si collocherà con gli accessi? Resterà una Beta o arriverà a versione definitiva? Nel frattempo che i consigli di amministrazione decidano se proseguire con questa avventura, non resta che proseguire con i test in progress, preparandoci alla nuova sterzata, sempre più user friendly della rete.

OpenID... ovvero come unificare i login

In un mondo perfetto non dovrei immettere mille password per accedere al mio universo di accessi, ma dovrei poter avere un ID unico che mi consenta di aprire e gestire tutti i miei account in una volta. Specie se si va "2.0 in Deep", come sta accadendo al sottoscritto, che sta colonizzando uno alla volta tutti i sistemi di social network messi a disposizione dalla rete, anche per provarli e aggiornarmi il bagaglio di possibilità che la rete offre.

Ed ecco allora che compare OpenID, un sito che promette grandi chance di gestione delle identità in maniera unificata. Sulla scia dei servizi Google, che mantengono le informazioni di connessione a seconda di dove accediamo, se abbiamo fatto accesso almeno una volta nella settimana (ma fanno lo stesso anche Yahoo e MSM Live!), l'OpenID si configura come un repository centralizzato per unificare in un unico punto l'accesso delle utenze varie, in maniera da usare la sola login di OpenID come unica login per tutti i siti a cui siamo iscritti e che necessitano di autenticazione. Al momento ci sto ancora lottando per capire come funziona, con scarso successo e questo già non depone bene. Però non demordo, che la semplificazione alla mia vita sarebbe notevole...

Troppo divertente...



Non gliel'ho fatta a non postarlo... è troppo divertente...

Office Life 14

Polverizzato giovedì scorso il record della rete di virus rilevati su singola macchina connessa al dominio. Su un portatile di un senatore ho riscontrato alla scansione ben:
2982 
virus di tipo Dialer e Trojan con scansione ancora in corso (46,6% completato).
Mi dispiace solo che un simile cavallo di razza non sia rimasto per le mie mani fino a completamento scansione... chissà che numeri avrei avuto allora da vantare :  ( 

lunedì, aprile 28, 2008

I freni nuovi della bicicletta 1/2

Oggi, dopo due lunghi e varie preghiere all'impronta di fermati fermati fermati, mi sono deciso e ho fatto tappa dal ciclista per comprare i freni della bici. Ahinoi, solo 1/2 dell'opera è stata compiuta... infatti per il freno anteriore ho dovuto glissare, non aveva le gomme di ricambio. 
Però ora almeno il freno posteriore frena. Il che in discesa dalla Balduina è sicuramente un vantaggio...

Oggi Roma cambia sindaco

Come non commentare positivamente il successo di Mr. Gianni Alemanno a Roma? Il nuovo avanza, speriamo che ora in città si cambi aria e ritrovi la voglia di credere in se e i romani acquisiscano il "senso" di vivere in una grande città.
Daje Gianni. Stupiscici.

Scribd mi pianta il sito sui mobile

ho dovuto eliminare l'articolo di Scribd in quanto mi piantava il sito per gli utenti che operano via mobile o connessione UMTS. Così per ora resta in sospeso. Il servizio resta attivo però... magari come repository di file documenti a cui fare link esterni. Non è il massimo, ma neanche il minimo.
Ad majora

Skype aggredisce il mercato mobile

Era nell'aria da tempo, e già alcuni fortunati, dotati di palmare GPRS avevano potuto sperimentare la potenza del mezzo... ma ora una rivoluzione sta per arrivare a scuotere le fondamenta del ricco mercato mobile: Skype ha prodotto una versione del suo programma che funziona su qualunque mobile.

Il pensiero di poter usare la potente piattaforma di comunicazione in mobilità fa venire le mani sudate per l'eccitazione agli utenti, e le tempie sudate di preoccupazione alle firme del traffico mobile, che vedono i loro rosei profitti ridursi in un futuro non lontano, e le loro prospettive ridursi a quelle di fornitori di banda larga mobile.

E' nell'aria che una simile rivoluzione fosse vicina, ma che ci si trovasse a così poco da essa, bhè questo è sicuramente un fatto su cui meditare.
Riuscite a pensare l'effetto che questo avrebbe anche sul mercato dei software di chat via internet? Skype ipoteca pesantemente anche quel settore con questa offerta.
Chi non si doterebbe di uno strumento capace di unificare la sua messaggistica, di gestire chat e chiamate voce e video a costi bassi (o addirittura gratuiti se tra due utenti skype dotati, esclusi i costi di connessione)?
Io per parte mia oggi vado a informarmi su acquisto nuovo cellulare (nell'aria da un po') e su tariffe di comunicazione flat GPRS o UMTS con i vari operatori. Disdico il traffico voce? non so... ma magari lo metto a consumo. Con la segreta speranza di usarlo sempre meno.
Un giorno magari potrò fare la number portability dal mio gestore mobile a Skype... e allora sarà davvero il futuro.

mercoledì, aprile 23, 2008

Condivisione di documenti online

Oggi mi sono imbattuto in iPaper di Scribd, un modo 2.0 di condividere documenti sul web in un formato aperto (credo siano convertiti in XML) e gestibile (pubblici, privati, condivisi), oltre che facilmente pubblicabili sul sito.

Come lo metto in pratica??? Intanto provo a metter su un documento di rassegna stampa... il famoso articolo di Giacalone su Libero del 18 aprile 2008... e vediamo come va... ho anche inserito il CV se è per questo... lo avevo anche messo sul blog, ma poi mi son detto che non era questa la sede principale della gestione e mi son tirè indietr... che pirlacchia...

giovedì, aprile 17, 2008

mercoledì, aprile 16, 2008

sabato, aprile 12, 2008

MB! questo è per te!

eccoci alla resa dei conti! custode gelosa delle foto. mandale, informaci, rinnovaci... anche quelle della nostra gita a Brescia! oppure comincio una campagna di boicottaggio! >:-> il capo ha parlato

giovedì, aprile 10, 2008

Comincia la diretta dal Colosseo per la chiusura della campagna elettorale

E con le vie piene di bandiere del PDL che oscillano al vento, si chiude la campagna elettorale di Gianni Alemanno, che con Fini e Berlusconi va a parlare al popolo di Roma per strappare la città al centrosinistra, come il governo di centrodestra si vuole sostituire a quello Prodi.
Solo le urne diranno il responso. Ma per il momento, portiamo avanti il nostro progetto.

mercoledì, aprile 09, 2008

La coerenza è tutto.



Eccoci qua! Mr.Veltroni... com'era quella storia del "la mia esperienza politica la considero finita" e "Non si può fare politica a vita?".
Se gli uomini si giudicano sulla coerenza... come dobbiamo formulare il nostro giudizio su una frase non richiesta e in cui ci facciamo grossi da soli...
Fanfaronate... o meglio... Veltronate ; )

Un film che non voglio perdere...

Office Life - 013(?)

"Lth, allora, un primo salvataggio dei dati l'ho fatto, ma se potessi darci un'occhiata te, sarebbe meglio... che non so se ho salvato tutto..."
"Ok, ci penso io".
Dopo tre secondi il PC su cui dovevo operare il backup veniva spento dalla stessa persona che mi aveva richiesto il backup... telefonata acconcia e riaccensione in corso... però però...
: ) son smart i miei utenti di rete...

«Contro di me una campagna di odio». dal Corriere della Sera

Alla domanda rivoltagli da Bruno Vespa, se davverso si sia sentito odiato, Veltroni non ha esitato a rispondere: «Caspita! Ne hanno sparate di tutti i colori. Una linea di contrapposizione frontale e di demonizzazione personale».
«Contro di me una campagna di odio». Corriere della Sera

Questa è bella davvero. A me pare che anzichè demonizzare si sia solo puntualizzato che una campagna elettorale fondata sul faremo il contrario del precedente governo (non specificando che era il governo Prodi... di cui il PD era parte integrante, visto che anche al Senato sono stati moltissimi i casi di supporto e di votazione favorevole), e facendo finta di esser stati opposizione è l'illusione che il candidato premier del PD ha messo in campo per far dimenticare il passato e confondere le acqua.
Non tema signor Veltroni, gli italiani hanno memoria corta e la rivoterranno, perchè conta più l'odio verso Berlusconi, quello si vero, tangibile e dimostrato dai fatti e dalle parole di TUTTE le componenti degli altri partiti, che non puntare ad una soluzione di governabilità e stabilità come solo il governo Berlusconi ci ha garantito nel recente passato... e forse in tutta la storia della Repubblica. Perchè quello che lei definisce il peggior governo della Repubblica (dimenticandosi ancora una volta del governo Prodi di cui Lei faceva parte), è stato un governo che è durato l'intera legislatura, che ha lavorato molto, anche se molto ancora poteva essere fatto e che aveva avviato un risanamento vero della nostra Patria. I frutti di quel lavoro son stati distrutti dall'avvento del Governo Prodi. Ma questo lei lo sa bene. In fondo, cerca in tutti i modi di farcelo dimenticare.Demonizzazione personale... io direi piuttosto indifferenza... o meglio ancora minimizzazione dell'avversario. Ma demonizzazione... solo per aver detto che la sinistra non può parlare di sicurezza, in quanto le mancano le basi culturali ed ideologiche per poterlo fare? O ancora che lei ha esaltato Bassolino, elogiandolo per lo splendido lavoro svolto in Campania? Per aver cambiato il volto di Napoli, in una maniera che è stata riconosciuta anche all'estero? Mi consenta signor Veltroni. Di paiette e lustrini ce ne ha lasciate tante anche a Roma. Ma i problemi della città son rimasti sempre lì irrisolti... o addirittura peggiorati.
Un premier con la scatola del trucco per coprire le magagne, ma non cambiare la sostanza, preferirei che ci fosse risparmiato. Per parte mia so chi sostenere.
Blogged with the Flock Browser

Sempre in tema di elezioni...



Ormai ci siamo, manca veramente poco e mentre in ufficio ci prepariamo al rush finale con diverse dirette video sul sito, per verificare se il mio è un comportamento coerente, faccio test di matrice politica, scoprendo l'acqua calda.
Ecco l'ennesima conferma a ciò che già si sapeva. Viene dal progetto Openpolis, interessante vetrina sulla politica nostrana.


In ogni caso è consolante. Vediamo ora cosa se ne capa fuori.


lunedì, aprile 07, 2008

Apre Momail Italia

Finalmente un servizio di posta elettronica per cellulari facile da impostare e da gestire. C'è solo da stare attenti ai costi di connessione (che vanno con le tariffe telefoniche sottoscritte col proprio operatore) e da fare una registrazione online alla posta momail. poi si configura la casella (quando questo passaggio non viene eseguito in automatico) e si arriva alla unificazione della messaggistica postale via cellulare. Un modo veloce per avere un check della propria posta via cellulare. Ideale per un dispositivo PUSH MAIL e relativo contratto (ie. un Blackberry), il sistema viene anche incontro a chi usa più caselle di posta e vuole evitare di configurarle tutte sul proprio cellulare. Anche per la privacy ciò è un buon vantaggio. Basta difatti modificare la sola password dell'account momail, e si pongono sotto sicurezza tutte le caselle di posta elettronica configurate sul cellulare, che in caso di furto/smarrimento, diventa così più facilmente blindabile.
Io ho già provveduto a sistemare la mia casella momail. Ora devo solo testare il sistema, in attesa dell'upgrade del mio apparecchio telefonico. Tempo di inviare una mail...

Oh my God! what a WE!

[ITA] Ok, il we passato è finalmente terminato in gloria. Ora posso riposarmi in pace, tornato alla routine consolante dell'ufficio.
La combinazione micidiale di studio, dog sitting, incontri e viaggi vari in giro per magioni da verificare (puntata nella sola Minturno bastata a far venire latte alle ginocchia), non c'è stato un vero momento per riposarsi e ricaricare le pile in maniera acconcia. In più ci mettiamo che la notte si russa (o meglio, io russo e Mery reagisce svegliandomi per salvarsi da una notte insonne, col risultato che non dormiamo in due - ma meno lei, che cmq prima di svegliarmi mi sopporta per un po' cercando di trovare la combinazione di calci e suoni per farmi smettere), si comprende appieno come la stanchezza in corpo sia tanta.
L'unica buona notizia vera è che il ginocchio destro ha smesso di farmi male, e quindi non lascia supporre che ci siano danni importanti al di là di un'infiammazione per eccesso di azione subitanea a fronte di allenamento latitante, specie da quando la macchina mi è stata fregata. Ancora una volta, benvenuto lunedì.

[ENG] Ok, the past WE has finally ended in glory. Now I can rest myself, coming back to the reassuring office routine.
The deadly combination of study, dog sitting, meeting and various round around trips to check various houses in face of summer (and just the visit in the Minturno's one has poured milk from the knees), there's not been a true moment of relax and recharge the battery in the right way. If to this we add the fact that in the night we snore (in truth it's me that is snoring, with Mery reacting waking me up to save herself from a night awake, with the result that none get a full night of undisturbed sleep - but she has the rough side, since she tries to find a way of making me stop without waking me before actually decide that the only way to end the torture is to give me a shove) the whole picture of body tiredness is revealed.
The only good news is that the right knee has stopped to hurt and that leave open the hope that there should not be any relevant injuries aside from an ache from too much sudden activity in a time of no training, especially since my car was stolen.
Yet another time... welcome back Monday!

mercoledì, aprile 02, 2008

Pulizie di primavera

Oggi ho sistemato la zona link personali ove stazionavano diversi blog che da tempo non sono aggiornati. Siccome qui un po' di popolo ci viene, non vedo perchè dobbiamo foraggiare chi latita di papabili spettatori. Cmq nel listone della morte sono finiti Guido e Zoran in compartecipazione, fermo al udite udite 2006, il blog di Rocco, fermo a settembre 2007, il blog di socchiusa, fermo a Maggio 2007, e al momento non mi sovvengono altre cancellazioni. Sposterò poi altri siti dalla zona link personali ad altre aree del sito. A breve spero di poter avviare anche la risistemazione della pagina di accesso al blog mettendo una intro più adatta a chi mastica di web. Ma si sa che il figlio del calzolaio va sempre con le scarpe rotte.
Vedremo. vedremo. Intanto lavorate sui vostri siti. La falce censoria è pronta a colpire.

La Falk riceve il nostro regalo di compleanno

Posizione politica da Politometro



Ora... tocca solo vedere come fare nell'urna.

martedì, aprile 01, 2008

Party! Valeria ci delizia al Fleur

Domenica sera... vabbè... era ancora serata, in fondo si trattava della prima parte della stessa, dalle 19.00 alle 23.00, al Fleur, locale della Roma bene, si è tenuta la festa di compleanno della Valeria, mitica collega di lavoro. La serata è stata scoppiettante, anche se insignito del ruolo di fotografo ufficiale, ho praticamente passato tutta la sera a fare foto e poco a fare società. In ogni caso mi sono divertito tantissimo. Le foto? Sono reperibili sugli account FB e MSM di Valeria, oltre che su SmallWorld, ma per chi proprio non avesse possibilità di vincere la curiosità, c'è anche la mia galleria apposita su Flickr. Tanto io ormai viaggio 2.0

Rob Rob Rob and fuck the ...

Insomma... un tranquillo sabato pomeriggio... intorno scene da sabato del villaggio nel cuore di Roma. Pare idillio, ma le ombre si addensano ai cancelli di Gondor.
Insomma... per farla breve, sabato Mery ed io abbiamo incocciato nella rapina al GS di piazzale degli eroi, con tanto di pistole semiautomatiche, incappucciati, scene di isteria e normale indifferenza. Io l'ho presa con filosofia. Non mi sembrava che i signori fossero intenzionati a fare troppo chiasso... specie in un GS che non ha uscite che non su Piazza degli Eroi... insomma avevano come programma "Prendi i soldi e scappa" e a quello si sono attenuti. Mery un po' meno, anche perchè lei ha avuto modo di sentirsi letteralmente alle spalle il nerboruto uomo di mezza età, anche un po' panzone per la verità, che a volto semicoperto e con cappellino in testa prelevava contante dalla cassa affianco a quella dove stavamo andando a pagare noi (e la cui cassiera con una fuga alla Carl Lewis si era dileguata alla prima avvisaglia di rapina, sparendo nei reparti del supermercato).
L'aver trovato anche la Paula tra gli avventori del GS ha reso l'intera vicenda più accettabile e nel contempo surreale.
Rimane l'amarezza di constatare che ormai siamo alla degenerazione totale dei costumi. Rapine a mano armata di pomeriggio in orario di punta nel GS non le avevo mai viste...

martedì, marzo 25, 2008

SE MI LASCI NON VALE - Incontri in Libreria a Roma

Le parole che seguono non sono mie, ma siccome gli incontri letterari son sempre belli, l'invito mi arriva dalla grande Frasco, il tema mi pare interessante e di solito si mangia anche semigratis (nel senso che se proprio non vuoi fare lo sgorrotto, almeno il libro te lo devi accattare), ecco a voi un possibile sostituto per il solito aperitivo del giovedì.

Vi segnalo un interessante incontro/caffè letterario.Lo scrittore è un mio
carissimo e bravissimo amico!

Se mi lasci sto male - Incontro a Roma in libreria: 3 aprile
Libreria -
Caffetteria "Tra le righe"
Viale Gorizia, 29
Roma - tel. 0685354165

NEWTON COMPTON EDITORI COMUNICATO STAMPA
Giovedì 3 aprile ore 19,00 – 21,00
La Newton Compton editori invita a
partecipare all'incontro"SE MI LASCI STO MALE" HAPPY HOUR CON
L'AUTORE
Insieme a FRANCESCO CAGNO interverrà il professor LUCIANO RAGNO, ex
direttore de «Il Messaggero»
L'amore sentimentale, quello fatto di terzine baciate… prende la sua
rivincita in modo misterioso e clamoroso. «Il Mattino»
Francesco Cagno costruisce una storia di cuore e batticuore all'interno di
una società cinica ma sempre bisognosa di affetti . «Il Secolo d'Italia»

La mitomania

La mitomania, è la tendenza abituale ad inventare bugie, a cui spesso crede l'autore stesso allo scopo di destare ammirazione, compassione o comunque interesse negli altri. Rientrano in questo ambito l'esagerazione, la millanteria, il falsoricordo, frequenti in soggetti sicuri e fantasiosi, in realtà bisognosi di rassicurazione e conferme che ottengono riducendo gli altri al ruolo di spettatori incantati. La mitomania è stata considerata da K. Jaspers tra le forme di isteria, altri autori l'hanno considerata come un meccanismo di difesa anticonflittuale che consente di respingere, e nello stesso tempo di vivere in modo gratificante, un avvenimento ambivalente, mitomaniacalmente distorto. La mitomania, o mendacità patologica, è indotta dal bisogno che un soggetto ha di valutarsi di fronte agli altri cercando, con storie fittizie o fantasiose, di crearsi una sua notorietà. Il mitomane talvolta è cosciente della natura fantastica del suo racconto, talvolta invece finisce con il crederci tanto è viva la sua partecipazione affettiva. Fisiologica nel bambino che ancora confonde fantasia e realtà, la mitomania diventa patologica in soggetti adulti costretti a sostituire una realtà esterna o interna insopportabile con una fittizia. Il mitomane, esperto nella suggestione e nell’inganno, evita di esporsi al crollo depressivo che può sortire dal deludente impatto con la vita reale. Questa patologia dell’immagine di sé si trova spesso nelle personalità isteriche-istrioniche, caratterizzate da mancanza di autonomia e forte suggestionabilità, tendenza a lasciarsi andare alla propria immaginazione e deboli tendenze alla sublimazione. Dal punto di vista psicoanalitico l’essenza di questa patologia dell’immagine del sé è attribuita all’ideale dell’Io, vale a dire quella percezione di se stessi che si vorrebbe avere per sentirsi adeguati sia alla oggettiva realtà sociale, sia al sistema soggettivo dei valori e dei giudizi. L’ideale dell’Io ha origini narcisistiche e indica l’aspetto del Super-io preposto all’idealizzazione, cioè alla formazione e al sostegno di quegli ideali verso cui tende ogni soggetto nelle proprie rappresentazioni mentali e orienta le scelte in modo realistico. Nell’idealizzazione più primitiva, il soggetto si propone di riconquistare lo stato di onnipotenza narcisistica infantile, così l’ideale dell’Io diventa l’Io ideale patologico, perché costruito sul modello di narcisismo infantile.

Ora che sappiamo cos'è... possiamo chiederci perchè? Esiste un mitomane nella tua vita? Lo hai conosciuto? Io uno si, ci siamo solleticati i gomiti per qualche periodo, poi lui ha fatto scelte opinabili, e si è perso nel mondo, lasciandosi dietro i cocci prodotti dalle sue bugie, ne sa qualcosa la mia amica Falk, meglio nota come Falkissima. Meno male che siamo maestri con la colla vinilica. Il tempo e le nostre mani sapienti sapranno fare il miracolo?

venerdì, marzo 21, 2008

Capita di avere idee buone e che fruttano. Ecco un esempio

Ci si domanda spesso come si può trovare un'idea che frutti nell'era di Internet. Mi verrebbe a dire come si fa a non trovarla. Qui di seguito riporto l'esperienza di un sito USA (ancora loro, sempre loro, ovunque loro, sempre un passo avanti) che comincia a produrre magliette prodotte in design da utenti, votate da altri utenti (che formano una sorta di pool). Le più votate sono mandate in produzione. Insomma, non c'è male come sistema. Il designer si becca 12.500 $, ca 9000€ al cambio attuale, la società i proventi della vendita. Il sistema sembra funzionare... Quasi quasi... cmq per chi volesse verificare la potenza del sito, ecco l'indirizzo di riferimento

http://www.threadless.com/

mercoledì, marzo 19, 2008

Riflessioni di fine giornata

Come capita sempre più spesso, il rientro a casa tra me e M. è di solito sfalsato di una mezz'ora - quaranta minuti. Quindi vi sono dei momenti in cui son SOLO... ok, ci sono alcuni che obietteranno "ma come... a lavoro praticamente sei solo, ed ora notifichi il fatto che sei solo... ma cos'è asocialità repressa? o cosa?". La risposta è proprio in quel "al lavoro". L'assenza di proprietà del tempo che si sviluppa in ambiente lavorativo, ove ogni azione, sforzo e pensiero deve proiettarsi al conseguimento degli obiettivi fissati e del restare pronti all'azione nel momento in cui ci sia un momento di stasi, sono elementi essenziali a contraddistinguere quei momenti di solitudine come fittizi. In realtà siamo io e il lavoro in quella stanza. Quindi non c'è tempo per una riflessione su se stessi, con la calma e la tranquillità che tale pratica richiederebbe, ecco il perchè della differenza qualitativa della tipologia di solitudine esperita tra casa e lavoro. Non mi dilungo oltre sul punto, altrimenti, da bravo web worker, perdo il segno, la concentrazione e il punto, visto che la mia soglia di attenzione scivola verticalmente verso il minimo fisico del tempo che ci vuole a leggere l'incipit di una pagina web, e torno al tema che volevo trattare.
La solitudine di quei momenti in cui sono solo a casa consente di tirare due minuti le file della giornata, e fare un punto della situazione. Con questo non asserisco che la condizione di solitudine la preferisco alla compagnia di M., tutto il contrario veramente, ma ci sono momenti in cui l'esame di coscienza è d'obbligo, e quindi, approfittando della vicina Pasqua, di una ventina di minuti qualificabili come sopra, e della connessione wireless, mentre suona musica classica nello stereo e sono disteso sulla poltrona estensibile, i pensieri cominciano a fluire, scendono lungo le dita come impulsi predefiniti e si commutano in dattiloscritto.
Ho tante domande sul mio futuro prossimo e venturo, domande legate al lavoro, che appare in bilico su una trave di legno, pericolosamente sospesa sul baratro del discioglimento dell'"azienda" per la quale travaglio; domande legate alla mia soddisfazione professionale, alla mia prospettiva di carriera identificata come path o sentiero da percorrere per raggiungere la piena soddisfazione professionale e la realizzazione come individuo ed i cui tratti sfocati nelle linee guide non aiutano a delineare mai completamente a fondo, sospeso come sono tra le molte anime del mio lavoro, un trade-of-all-jack and master of none che non riesce a conciliare le roteanti anime del suo essere informatico; domande di tipo esistenziale, che non riporto qui, anche perchè hanno ancora i contorni sfumati del non cosciente, e forse quindi necessitano di decantare ancora un po' nei recessi dell'inconscio, per poi assurgere a forma tangibile di pensiero, preoccupazione, motivazione o altro.
Lascio che la musica mi culli via su note delicate. M. è sotto, tocca andare. Pausa finita. Si torna alla routine. Ma il sorriso di sempre si è nuovamente consolidato.

venerdì, marzo 14, 2008

simpatica storiella ... di parte

La storia della Cicala e della Formica

VERSIONE ORIGINALE

La formica lavora tutta la calda estate; si costruisce la casa e
accantona le provviste per l'inverno.
La cicala pensa che, con quel bel tempo, la formica sia stupida;
ride, danza, canta e gioca tutta l'estate.
Poi giunge l'inverno e la formica riposa al caldo ristorandosi con le
provviste accumulate mentre la cicala trema dal freddo, rimane senza
cibo e muore.


VERSIONE AGGIORNATA.........AI TEMPI NOSTRI

La formica lavora tutta la calda estate; si costruisce la casa e
accantona le provviste per l'inverno.
La cicala pensa che, con quel bel tempo, la formica sia stupida;
ride, danza, canta e gioca tutta l'estate.
Poi giunge l'inverno e la formica riposa al caldo ristorandosi con le
provviste accumulate.
La cicala tremante dal freddo organizza una conferenza stampa e pone
la questione del perché la formica ha il diritto d'essere al caldo e
ben nutrita mentre altri meno fortunati come lei muoiono di freddo e
fame.
Santoro la ospita nel suo programma e dà la colpa a Berlusconi.
Il portavoce di Rifondazione Comunista parla di una grave ingiustizia
sociale.
Rai 3 organizza delle trasmissioni in diretta che mostrano la cicala
tremante dal freddo nonché degli spezzoni della formica al caldo
nella sua confortevole casa con la tavola piena di ogni ben di Dio.
I telespettatori sono colpiti dal fatto che, in un paese così ricco,
si lasci soffrire la povera cicala mentre altri come la formica
vivono nell'abbondanza.
I sindacati manifestano davanti alla casa della formica in
solidarietà della cicala mentre i giornalisti di sinistra organizzano
delle interviste e si domandano perché la formica è divenuta così
ricca sulle spalle della cicala ed interpellano il governo perché
aumenti le tasse della formica affinché anch'essa paghi la sua giusta
parte.
Alla pacifica manifestazione partecipano anche i centri sociali che
bruciano alcuni alberi del bosco e le bandiere di Israele e degli
Stati Uniti.
In linea con i sondaggi il governo Prodi redige una legge per
l'eguaglianza economica ed una (retroattiva all'estate precedente)
anti discriminatoria.
Visco e D'Alema affermano che giustizia è fatta, Mastella chiede una
legge speciale per le cicale del sud.
Di Pietro chiede l'apertura di una inchiesta su Berlusconi.
Le tasse sono aumentate e la formica riceve una multa per non aver
occupato la cicala come apprendista, la casa della formica è
sequestrata dal fisco perché non ha i soldi per pagare le tasse e le
multe: la formica lascia il paese e si trasferisce in Liechtestein.
La televisione prepara un reportage sulla cicala che, ora ben in
carne, sta terminando le provviste lasciate dalla formica nonostante
la primavera sia ancora lontana.
L'ex casa della formica, divenuto alloggio sociale per la cicala,
comincia a deteriorasi nel disinteresse della cicala, del governo e
dei sindacati.
Sono avviate delle rimostranze nei confronti del governo per la
mancanza di assistenza sociale, viene creata una commissione apposita
con un costo di 10 milioni di euro. La commissione tarda ad
insediarsi per la lite furibonda sviluppatasi all'interno della
sinistra per la divisione delle poltrone.
Intanto la cicala muore di overdose mentre la stampa evidenzia ancora
di più quanto sia urgente occuparsi delle ineguaglianze sociali; la
casa è ora occupata da ragni immigrati.
Il governo si felicita delle diversità multiculturali e multirazziali
del paese così aperto e socialmente evoluto.
I ragni organizzano un traffico d'eroina, una gang di ladri, un
traffico di mantidi prostitute e terrorizzano la comunità
Il partito della sinistra propone quindi l'integrazione perché la
repressione genera violenza e violenza chiama violenza...

..........E CHE CAZZO!

lunedì, marzo 10, 2008

Lth per il PDL



[italiano] Visto come sono andate le cose nel "lontano" 2005, eccoci a fare la nostra parte.

[english] Seen as it went in the "far" 2005, here I am doing my part.

venerdì, marzo 07, 2008

LONDON – ROME (Go and Return)

by Dj Klaus – Doktor V

YOU HAVE TO FLY ON THE LONDON-ROME
YOU DON’T KNOW WHAT TO DO
THE TRUTH LIES BETWEEN THE LINES
AND YOUR HEART MUST BE TRUE

THE LUGGAGE IS ON THE AIRPORT BENCH
YOU’RE READY TO TAKE OFF
THE DUBT IS THERE, HOLDING YOUR MIND FAST
YOUR LOVE WILL SETTLE YOU


[english] This is a news for me! The first song with the text written by me, in cooperation with Dj Klaus, the leading vocals and keyboards player of the Werkraf. This song will be in their next album, Arkitecktronics (hope I've written it good). A cheer for me and the song I've written with jokerduke and his inner quest in mind. This one is for you, my friend, hoping that it'll help you on your neverending trip.

[italiano] Questa è una novità per me! La prima canzone scritta dal sottoscritto, in cooperazione con Dj Klaus, cantante e tastierista nel gruppo dei Werkraf. Questa canzone sarà nel loro prossimo album, Arkitecktronics (sperando di averlo scritto bene). Un evviva per me e la canzone che ho scritto in onore di Jokerduke e la sua ricerca mentale. Questa è per te amico, sperando che ti aiuti nel tuo viaggio senza sosta.

We never lay up - New kind of Commercial!!!



[english] Yes this is Internet and his revolutionary way of making commercial... you never get tired of listening to this one... sort of Carosello of past. Smart and funny. Think we can use similar commercial in Italy? Interesting way of thinking... a future not far away.

[italiano] Si, questo è Internet ed il suo rivoluzionario modo di fare pubblicità: non ci si stancherebbe mai di ascoltare questo motivetto che ho postato... sembra quasi di rivivere Carosello, quando eravamo bambini. Intelligente e divertente come modo si fare marketing. Possiamo ipotizzare un uso similare delle pubblicità in Italia? Un interessante percorso di pensiero... un futuro non poi tanto lontano.

mercoledì, marzo 05, 2008

Facebook addiction Song

Gary Gygax, 'Father of D&D,' Dies at 69 | The Underwire from Wired.com

Gary Gygax, 'Father of D&D,' Dies at 69 | The Underwire from Wired.com
I've written of him on Feast of Heroes... no more words here, just sorrow for the loss of a man who changed the way of gaming FOREVER and to whom my life own so much.
Bye Gary. We'll never forget you

Here is a sommary list of his works in the RPG world.

martedì, marzo 04, 2008

WE in Brescia

Ci sono poche cose che riescono a tirarmi su il morale. Una di queste è indubbiamente un rendez-vous con la famiglia. In quei momenti di comunione tutti i pezzi della vita tornano al loro posto e diventano sinfonia.
Ecco, Brescia nel we è stato proprio questo. Sinfonia.
Ed il cuore ora ondeggia in pace su placide onde.

There are few things that can lift up my spirit. One of these is without doubt a family rendez-vous. In those moment of communion all the pieces of my life come back into the right places and life becomes symphony.
That's it, Brescia in the WE has been truly like this. Symphony.
And the heart now skimmer in peace over placid waves.

Videodipendenza: 52 giornate senza apparati tecnologici

Una giornalista Usa di 30 anni condivide sul web le sensazioni
e riflessioni nate da lunghe serate lontani da cellulari, pc e tv
Ariel e la lotta alla videodipendenza
"Stare sconnessi 52 notti all'anno"
E si moltiplicano i gruppi di auto-aiuto per ammalati di videofilia
di BENEDETTA PERILLI

Ariel e la lotta alla videodipendenza
"Stare sconnessi 52 notti all'anno"

"UNA SERA a settimana staccherò la spina di qualsiasi apparecchio con uno schermo. Lo farò per un anno". Le nonne lo chiamavano fioretto; Ariel Meadows Stealling, trentenne giornalista di Seattle con un problema di videodipendenza, lo ha chiamato 52 Nights Unplugged e ne ha fatto un sito al quale altri video addict come lei possono iscriversi e condividere sensazioni e riflessioni nate da lunghe serate lontani da cellulari, computer e televisori.

Ariel ha deciso inoltre di rendere pubblica la sua personale battaglia contro la internet dipendenza aprendo un blog nel quale racconta, come in un conto alla rovescia verso la rinascita, le sue serate disconnesse.

Si scopre così che il problema della videofilia, come gli esperti definiscono la tendenza delle nuove generazioni di dipendere dagli schermi, negli Stati Uniti viene trattato già da tempo con workshop mirati alla ricerca dell'equilibrio tra tecnologia ed anima. Proprio dalla partecipazione a uno di questi corsi, frequentati soprattutto da giovani professionisti del settore della comunicazione e del marketing, Ariel Meadows trae l'idea del sito terapeutico.

A prima vista 52nightsunplugged, letteralmente cinquantadue notti senza spina, sembra il corrispettivo virtuale di quei circoli fumosi nei quali i protagonisti dei film americani vanno per smettere di bere. Ognuno ha la sua sedia, che qui è rappresentata da una pagina web nella quale accanto ad una foto ed a una breve descrizione di se stessi, si deve rispondere a tre domande: qual è il sintomo più preoccupante della tua dipendenza tecnologica, perché vuoi staccare la spina e quali sono i tuoi progetti per le tue cinquantadue notti libere? Le risposte lasciano senza parole. Elise da San Francisco crede di aver toccato il fondo giocando ad una partita di solitario con il cellulare mentre ascoltava musica dal lettore mp3 e guidava, Lawrence ammette di non riuscire a percorrere serenamente il tragitto da casa al lavoro perché sente di star perdendo di vista le notizie del web e le mail nella sua casella. E ancora. Lily riconosce di tenere d'occhio in maniera compulsiva i social network ai quali è iscritta per controllare eventuali risposte.

Quasi per tutti la decisione di allentare il rapporto ossessivo con gli apparecchi tecnologici nasce dal desiderio di trascorre il tempo libero rimasto dopo il lavoro facendo qualcosa di diverso dal mirare ottusamente uno schermo. Per quanto riguarda poi i buoni propositi per occupare il ritrovato tempo libero settimanale ce n'è per tutti i gusti. Dal gettonatissimo leggere un libro al preoccupante fare sesso, dal romantico scrivere lettere a mano al modaiolo fare la maglia.

Il meccanismo del sito si basa proprio sul confronto delle esperienze e gli utenti, dopo essersi presentati, possono lasciare dei commenti sulle pagine altrui o conoscersi discutendo sul forum. Gli argomenti più seguiti sono le brevi descrizioni delle notti senza spina. Eddie racconta che per la sua prima "nigth unplugged" ha scelto di leggere un libro ma dopo solo poche pagine si è ritrovato davanti al computer, non senza provare un enorme senso si colpa. Nel testo era citata una frase in francese e doveva assolutamente chiedere a Google cosa significasse. Altri racconti, più di successo, sono quelli che fa l'ideatrice Ariel. Alla sua seconda notte di fioretto ha riscoperto il piacere di una cena con un vecchio amico e alla terza ha ritrovato la passione per la danza che aveva abbandonato da tempo.

Insomma il sito sembra proprio funzionare come un corso per tabagisti che vogliono smettere di fumare. I benefici si iniziano a vedere dopo alcune settimane ma per tutti c'è l'euforia di fare un sacrificio che fa bene al corpo e alla mente.

Anche il dottor David Levy, professore presso l'Information School dell'Università di Washington, lo ricorda: "Bisogna fare attenzione. Quello che stiamo vivendo in questi ultimi anni non è sano e non fa bene all'uomo. Condurre una vita qualitativamente soddisfacente significa trovare una forma di equilibrio e un po' di tranquillità. Bisogna domandarsi quali sono i limiti tra mente e corpo e tenere presente i danni che l'inquinamento informatico può causare".

(4 marzo 2008)


Come possiamo vedere, ci sono grossi problemi nell'aria. Credo che sposerò quest'iniziativa, per recuperare la mia vita e la mia capacità analitica...

lunedì, marzo 03, 2008

MoFuse Grow -- Instantly Create a Mobile Website For Your Blog or Website

MoFuse Grow -- Instantly Create a Mobile Website For Your Blog or Website

in English:
And now it's time to use a little English in here! Surfing the net I discovered this site which adds a lot in the way of possibilities of being known just for... nothing! Yes! They give you the opportunity to create your mobile site in a blink of an eye, for nothing...

Yes yes... as always there's the other side of the coin... for advanced instrument of management you have to pay the HUGE sum of 6$/month... that's it... almost 50€/year and you'll have a site perfectly tuned to go on mobile phone/smartphone/PDA and the likes.
Ain't it a great thing?

in Italian:
E ora finalmente usiamo un po' di inglese sul sito! Navigando la rete ho scoperto questo sito che aggiunge moltissimo sulla strada delle possibilità di essere conosciuti, senza chiedere nulla in cambio. Si! Ti danno la possibilità di farti da niente il tuo sito Mobile e non chiedono nulla in cambio.

Si, si... come al solito c'è il rovescio della medaglia... ovvero che per la gestione di strumenti avanzati di managment viene richiesta l'esosa somma di 6$ al mese... per un grand total a giornata odierna di all'incirca 50€/anno. Per questa cifra avrai un sito mobile perfettamente configurabile e adattabile a tutti gli apparecchi telefonici /smartphone e PDA.
Non è una grande trovata?

Tempo di elezioni

La Office Life ha raggiunto ritmi folli, con variazioni, aggiunte e modifiche alla struttura del sito che non hanno precedenti. Si vede che siamo sotto elezioni!
E' pure vero che il sito attuale sfrutta moltissimo il web 2.0 e quindi ha molto lavoro sottostante per gli uffici competenti non tanto in fase di realizzazione, quanto per la successiva fase di gestione, dovendosi continuamente alimentare la comunità web di input, informazioni, documenti, risposte a commenti, video, foto e quant'altro.

Il viaggio nel WE a BS non ha giovato alle energie fisiche, pur lenendo di molto gli affanni dell'anima. Quindi oggi non riesco a tenere il passo con le richieste, che solo a fatica vengono evase. Ma non è che stia proprio rimanendo indietro... è solo che si accumulano con differenziale +/- 2 rispetto allo standard...
Magari dopo un'altra notte di sonno...

lunedì, febbraio 25, 2008

Lthandius goes web 2.0

Nelle ultime ore ho potentemente espanso le mie potenzialità di movimento nei social network.
Ho difatti attivato l'account Twitter, sistemato il mio vecchio account Deviant Art, inserendo alcuni lavori precedenti ed alcune foto che gradisco particolarmente, aggiornato le mie rubriche su LinkeIn e Namyz, inserito il referimento al sito dei Tecnorati e corretto alcune imperfezioni di Layout.

Insomma, in poco tempo, durante un momento di calma, son riuscito a pareggiarmi con la rete, per incrementare ulteriormente la mia presenza sulla rete. Ormai Lthandius si muove a tutto campo.
Se L'th è andato sotto nel GDR, dimenticato in un cassetto impolverato, o anche nei MMPRPG, in cui la mia frequentazione è diventata più unica che rara, nei social network è rinata, dando nuova linfa alla leggenda dell'Elfo imprendibile.
Daje L'th, la rete è tutta tua.

lunedì, febbraio 11, 2008

Fuma la testa, la pancia si arrovella

Inizio settimana da urlo per l'IT al lavoro. Mentre la politica si dà al fermento ed il firmamento del mio cielo si veste di incerto, nel quotidiano le urgenze che fino a ieri erano taciute dagli uffici minori, divengono di un colpo "importantissime mancanze" e vengono meno tutti i criteri di decenza e collaborazione tra colleghi, pur di avere tutto funzionante al barile di benzina nel deserto cui sono messi a guardia.
Così ecco che le giornate che prima scorrevano con ordinaria efficienza, sono sconvolte di un tratto da emergenze continue, il tutto condito da un clima di terrorismo psicologico... siamo in campagna elettorale... può succedere di tutto. Perfetto.
Due mani, due piedi, una testa ed un cervello sono a disposizione.
Smaltito in giornata l'80% del caos primordiale, al costo di un bel mal di testa, pancia in subbuglio e gambe ballerine per lo stress.
Domani dovrei smazzare tutto il resto e nel mentre prepararmi al nuovo che avanza.
Da oggi si deve pianificare il domani, che ottobre è diventato linea di confine tra il certo e l'incerto e in tale clima... e meglio arrivarci preparati.
Salud. Vado a riposare la testa altrove.
A piedi, con l'Ipod nelle orecchie per Roma, fino a casa. Una camminata per smaltire le energie fisiche accumulate.
Il tutto con la consapevolezza che il deodorante Nivea non funziona su di me. Sono tre ore che sto auto-intossicandomi...

Computer spenti consumano energia elettrica in grandi quantità: 60 milioni euro all'anno in Italia - NEWSwmp - Notizie dal mondo ICT

Computer spenti consumano energia elettrica in grandi quantità: 60 milioni euro all'anno in ItaliaChi crede che un PC desktop spento non consumi energia commette un grave errore. Questo il contenuto di un’analisi condotta da AFDigitale, che ha valutato l’assorbimento energetico dei PC in stand-by e totalmente spenti.a cura della Redazione: 'Computer spenti consumano energia elettrica in grandi quantità: 60 milioni euro all'anno in Italia' Consiglia ad un amico la news: 'Computer spenti consumano energia elettrica in grandi quantità: 60 milioni euro all'anno in Italia' Chi crede che un PC desktop spento non consumi energia commette un grave errore. Questo il contenuto di un’analisi condotta da AFDigitale, che ha valutato l’assorbimento energetico dei PC in stand-by e totalmente spenti.Sebbene i curatori dello studio tengono a precisare che i risultati a cui sono pervenuti non hanno un valore rigorosamente scientifico, quello che è emerso innanzi tutto è che in realtà la differenza media di consumo tra un PC in stand-by e uno spento del tutto è minima e si misura nell’ordine di qualche Watt. In certi casi addirittura si parla di frazioni di Watt, sfatando l’idea che lo stand-by tiene accesi una quantità rilevante di circuiti impegnando una quantità considerevole di energia.Quello che invece sorprende è che un computer spento ma connesso alla rete elettrica assorbe circa 2-3 Watt. Come spiegano i tecnologi che hanno effettuato le rilevazioni, «i fattori che contribuiscono sono tanti: innanzitutto l’accensione stessa dell’apparecchio, che una volta era comandata da un apposito pulsante meccanico, e che oggi è di tipo “contatto”, in grado di funzionare solo se collegato a un circuito elettrico già attivo».Non basta. «A seconda di come impostato originariamente – proseguono gli analisti – il BIOS può far sì che il computer, pur se spento, resti comunque in attesa di comandi provenienti dall’esterno: il riferimento è ai cosiddetti comandi “wake up” che permettono alla macchina di venire attivata, all’occorrenza, da svariate periferiche o da remoto».In buona sostanza il problema è che la scheda madre del computer non si spegne mai del tutto, ma continua a tenere attivi alcuni circuiti. A questa si aggiungono anche certe periferiche esterne connesse via porta USB che pretendono di restare alimentate anche a computer spento.E il costo energetico complessivo di questo minimo assorbimento permanente? Parlando dell’Italia è facile dedurre che, essendo circa 13 milioni i PC desktop connessi alla rete elettrica, questi consumano qualcosa come 30-40 megawatt. Un valore che si traduce in un costo approssimativo di 56 milioni di euro spesi per nulla, che però gravano sui costi complessivi delle bollette degli Italiani.Autore: Pierluigi Emmulo
Computer spenti consumano energia elettrica in grandi quantità: 60 milioni euro all'anno in Italia - NEWSwmp - Notizie dal mondo ICT

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martedì, febbraio 05, 2008

Art attack da tavola

 


Poichè sono esauritello, ho preso una serie di buccie di mandarino e le ho sminuzzate ben bene. Appena ho avuto materiale a sufficienza per tirar su la baracca, mi sono fatto prendere dall'arte. Ecco uno dei vari risultati prodotti...
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martedì, gennaio 29, 2008

Punto addio...

 


Che sorprese che ti riserva la vita. Capita che esci per andare a cena da amici, capita che fai tre volte la strada in cui ti ricordi di aver lasciato la macchina. Capita che realizzi che essa non c'è più. E allora il cielo ti cade in testa.
MA CAXXUS!
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lunedì, gennaio 28, 2008

album-e.it; stampa foto album personalizzati

C'è sempre chi si chiede come sistemare le foto ora che tutto è digitale... come stampare quelle trecento foto fatte durante l'ultimo viaggio a Malibù e come fermare in maniera indelebile i ricordi di un periodo trascorso e che abbiamo consegnato alla nostra tragica memoria. Ecco la soluzione. Emerge dalla rete con prepotenza, segnalandosi per la sua portata e semplicità di realizzazione.

Album-e, ovvero la possibilità di eseguire a mezzo di un SEMPLICISSIMO programma la realizzazione editoriale di un album fotografico con tutti i crismi, capace di esprimere al meglio il RICORDO.
Provateci, è veramente facile, ed i prezzi sono tutto sommato concorrenziali, tenuto conto quello che costa stampare un album di fotografie e sistemarlo come da specifiche.

Il prodotto finito è pratico, pulito, stilish e moooolto accattivante.
Bravi i signori di album-e. Che la vostra trovata vi porti fortuna.

album-e.it; stampa foto album personalizzati

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giovedì, gennaio 24, 2008

Dalle nebbie della memoria


DSC00035, inserito originariamente da Lthandiusden.

Ecco, ci siamo, il mio account Flickr comincia a funzionare nuovamente. C'è un bel lavoro dietro da fare... ma dovrei riuscire a caricare tutte le foto che mi riguardano in breve tempo. Per chi volesse, i riferimenti sono cambiati, visto che l'account Lthandius era andato ramengo, ho creato il nuovo account Lthandiusden, come il blog di Blogger. Spero che vi piaccia.

martedì, gennaio 22, 2008

Spino... il cane transfugo

 


Ovvero... come essere stato preso al canile e sognare ancora la libertà.
Ogni buco è pertugio per il vecchio Spino, che si abbandona a coccole senza fine fintanto che ci sono le porte chiuse... ma che appena può... e trova uno spiraglio si dà... in fuga solitaria verso cosa???
Spino ravvediti! Le alternative non sono piacevoli...
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Post It Art 006

 


Continua la vena creativa da foglietto giallo
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