giovedì, maggio 17, 2007

Una serata in pizzeria: il Gaudì

 
Non c'ero mai stato, ci sono andato con gli amici Valerio e Max, assieme alla mia futura moglie Mary, come ripiego ad una serata da Bla Congo, che era pieno, ed ovviamente la prenotazione di Valerio è giunta alle ore 20.30 ("La mattina era chiuso, non rispondevano!" la giustificazione).

In realtà dell'esistenza del posto ero venuto a conoscenza la mattina stessa, a seguito di chiaccherata da Pappette (per i non addetti ai lavori, Pappette è AKA "Desiderio preso per la coda", un ristorantino a menu' fisso - solo a pranzo però - dove di solito si va a mangiare noi e svariati altri uffici) nata dal fatto che due signori a un tavolo erano abbandonati a loro stessi da un po', e quindi mi era stato segnalato che in questo locale (il Gaudì per l'appunto)vi era la peculiarità che se volevi chiamare il cameriere, bastava accendere una lucetta rossa sopra il tavolo e il gioco era fatto.

La cosa mi ha colpito tanto che, saputo che il Bla Congo ci solava... o meglio, che l'insipienza organizzativa del mio Clerich ci condannava a variare i programmi, ho subito suggerito il Gaudì come alternativa... in fondo era in zona.
Solo che non sapevamo dove... così prova qua, prova là, alla fine abbiamo chiamato gli amici di Seat Pagine Gialle (giuro, non prendo la percentuale) e risolto l'arcano triangolando la posizione da SMS riassuntivo inviato dal Call Center e Microsoft Pocket Streets (mi ricollego alla polemica scatenata su Calci in Faccia qualche gg fa tra Open Source e software della grande M e asserisco... senza la grande M, che ha fatto win mobile 5, Pocket Street e il palmare a st'ora eravamo ancora allo zoo a mangiare le noccioline degli elefanti) e siamo arrivati, grazie anche alla competente e sapiente guida della Mery che, palmare alla mano, ha sfidato il mal d'auto per leggere con competenza la mappa e portarci fino al locale in questione.

Veniamo al locale.
Si presenta come un enorme stanzone il cui pavimento non è tutto su uno stesso livello, quindi c'è del movimento, riempito all'inverosimile di tavoli in ferro con la superficie di appoggio in mattonelle di ceramica bianca e verde piacevoli a vedersi e, in periodi caldi, anche da toccare. Ogni tavolo è illuminato da una o più bajour che calano dal soffitto come neri ragni, ognuna numerata e dotata di piccola bottoniera che consente di comandare una piccola lampadina rossa presente sopra la copertura della lampada principale, quella che dà la luce per intenderci. Accesa la lampadina, arriva sicuramente un/a cameriere/a.

Il menu' è interessante, forse un po' caro nella sezione Carni e Primi, rispetto a quella Pizze, ma la qualità del cibo è buona e la pizza mi suona di fattura napoletana (Tanto che ora ci dobbiamo portare Zazza, nevvero Me'???) condita con ricche fantasie, e anche la pizza porcaio, quella scelta ovviamente dal sottoscritto, era leggera e godibilissima. Segnalo il fritto misto Gaudì (costa 12€ però!!!) che è veramente buono, ma come dice il mio amico Max detto Tutto, il ricarico sul fritto è dell'800%... quindi preparatevi a pagare caro quella ricca dose di "peggiorativi epatici" dal pregiatissimo sapore.

Insomma, il locale si presta bene a serate in comitiva o per cene di lavoro informali, meno per occasioni più ricercate, che l'enorme stanzone lascia poca intimità e non smorza i rumori para nada.
Il prezzo?
Diciamo che prendendo due porzioni del superfritto in quattro, due pizze, un piatto di salsicce, due amari e un dolce abbiamo speso 28€ capacranio in tre... incluse 3 birre e 2 acque.
Ora che sapete tutto... sotto ragazzi, il Gaudì - il locale che non si sa da dove prenda il nome, visto che al celebre architetto Barcelonese non vi sono riferimenti diretti - vi aspetta!!!
Posted by Picasa

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande serata. Ma dobbiamo assolutamente andare da Blakongo

Anonimo ha detto...

Si..però stavolta prenoto io..la sera prima!! :)