venerdì, dicembre 30, 2005

Vince con le sue cugine piccole


Che sono carine!!!
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Tempo di propositi per il nuovo anno

Siamo agli sgoccioli del Natale e si avvicina il tempo di stilare i propositi del nuovo anno: il 2006.

Mentre il 2005 si chiude con un 75% di propositi realizzati (tra laurea, corsi MOC, ed esami Microsoft, infatti, i soli esami Microsoft sono rimasti al palo), il 2006 si apre con una serie di propositi appropriati per lo più alla gestione della esteriorità della mia condizione, anche se finiranno per intaccare nel profondo il mio stile di vita.

Ho difatti pensato che il 2006 mi deve portare a:
1) Migliorare condizione lavorativa (a mezzo incremento remunerazione e/o cambio lavoro)
2) Individuazione di una unità abitativa appropriata in cui collocarmi in forma autonoma
3) Raggiungimento della tanto sospirata e cercata certificazione MCSE della Microsoft.

A questo si somma il probabile convolo a nozze, ma non essendo un proposito autonomamente realizzabile deve essere ascritto altrove.
Magari nei propositi di coppia :-)
Vedremo... cmq per ora BUON ANNO A TUTTI

Tempo di Natale

Sono giorni strani quelli del Natale. Non tanto per la festività della Natività, che cmq ha il suo potente perchè e in ambito di società laica e, e tanto più carica di significati, per la società cattolica. Ahinoi, il bombardamento che i media fanno sugli argomenti del Natale, i film che sono proposti e tutte le sfaccettature a contorno hanno un poco minato l'immagine religiosa del Natale.

A tal proposito trovo che il monito innalzato dal Papa abbia tutti i motivi per essere. Del senso del Natale si è perso molto. Rimane un vago senso di bontà pervasa, che però, proprio perchè vago e lasciato più che altro alla diffusione da parte dei sempre presenti film che ormai colorano il nostro immaginifico universo, non vale il senso vero del Natale.

Il senso di rinnovata speranza per la genia umana, contenuto ultimo della venuta del Cristo in Terra, si è perso. Il mercimonio, lo scambio del presente, l'esaurimento del senso del Natale al mero scambio dei doni, o se vogliamo, alla cena con i parenti sono il male depotenziante del vero messaggio di questa festività... almeno per chi è cattolico: gli altri possono anche gestire il Natale in questa chiave. In fondo è una mera festa se la si libera del messaggio religioso.

A tale proposito, ho cercato di navigare controcorrente, di evitare di profondermi in regali per la notte di Natale, spostando l'asse commerciale (ahinoi, incancellabile) su un altro giorno, che a mio avviso meglio si adatta a questo compito, ovvero all'Epifania, in cui lo scambio dei doni è, se mi passate il termine, "istituzionalizzato".

Però la gestione di un siffatto proposito ha subito numerosi contraccolpi... e solo con annunci di prevenzione sono riuscito a fermare i più dal presentare il loro regalo in quel del 25 dicembre e dintorni.
Alcuni sono comunque passati tra le larghe maglie del mio controllo, e quindi se vogliamo ho fallito il compito primario, ovvero spostare l'asse verso l'Epifania, per recuperare alla intimità ed alla spiritualità la notte di Natale, ed ho in contempo fatto la figura, con coloro che foraggiavano presenti, di colui che non ha pensato per tempo all'emolumento di rito :-)
MITICO!!!

Come dire, due piccioni con una fava. Difficilmente due insuccessi si sommano così perfettamente come in questo caso... EH! E c'ho anche i regali da fare :-)
Così ora mi passo le feste con lo stress da presente.

lunedì, dicembre 19, 2005

Serie di tre Foto della gita romana dei "compagnuci" milanesi

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Foto ricordo per il popolo femminile. Su graziosa richiesta di Sara, con determinante intervento di Rocco.
Un bel momento.
Un secondo click il tempo scorre ancora... ma per un momento il movimento frenetico � fermato... il resto � confusione Posted by Picasa
Gli amici milanesi fanno il wrestling con la macchina dei biglietti in Metropolitana... Posted by Picasa

venerdì, dicembre 16, 2005

Doctor V. - ovvero la mia canzone

Ho scoperto che l'insospettabile portiere dello stabile in cui lavoro è un Dj... nello specifico DJ Klaus.

Siccome abbiamo allacciato un buon rapporto amministratore di rete - portiere, mi ha dedicato una canzone il cui titolo è... niente popo' di meno che Doctor V.

Ne riporto il testo... solo che essendo musica elettronica se ne evince poco.
Posso però allegare il file mp3... appena ce l'ho ovviamente...

DOCTOR V. - di DJ KLAUS
Deeper and deeper and deeper and deeper and deeper and deeper and deeper and deeper

Base
Can you feel it?
Let me be... your fantasy
Come with me (Doctor V)
Into the melody (Doctor V)
Electronic Organization
Your Fantasy, your meditation

(Doctor V)
Can you feel it?
Let me be... your fantasy
Come with me (Doctor V)
Into the melody (Doctor V)
Electronic Organization
Your Fantasy, your meditation

(Doctor V.)
Can you feel it?
Can you feel it?

YEAH... il nuovo sito è online

Eccoci al varo del nuovo sito - risorsa per la comunità... ma in primis per la family.

Adesso devo solo strutturarlo... yeah yeah... chissà che non mi riesca anche di affittare Lido Azzurro???
O di espandere i contatti di questo mesto blog???
Vedremo. Per il momento al lavoro.

Guido fa due passi nella storia delle Olimpiadi

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Con fiaccola olimpica e tuta serigrafata corre lungo le strade della Toscana, diretto alla meta ambita: Torino 2006

Go Guido Go!!!
Un po' di questa olimpiade invernale parla di te...

martedì, dicembre 13, 2005

A breve nuovo dominio su cui convogliare tutte le risorse dei Federico

Tra un poco parte il sito www.federico.rm.it, che ancora non linko in quanto carente delle necessarie autorizzazioni da parte del NIC... ma appena le avrò ricevute mi dedicherò alla produzione di un sito che ripercorra tutta la storia della famiglia Federico, con inserimento dei blog, dei CV, del forum libero per la comitiva di amici, della pagina di Diplomacy, e quant'altro.
Preparatevi dunque... la pentola bolle ancora una volta.
La minestra deve essere cotta.

sabato, novembre 19, 2005

Huh... ca*+o

Ritmo lento e goal annunciato. Il portiere resta al palo.

Partita di torneo Aster Cup. Si fronteggiano le squadre di Roma 2 e del Foro.
Il sole splende sui volti dei giocatori, riscaldandoli anche se è appena tiepido. Un vento da Nord spazza l'erba sottile che ammanta il campo di gioco. La partita comincia con la mia squadra che sceglie vento in faccia e sole alle spalle.
Partita spigolosa, ma i brividi dalle mie parti sono pochi. La difesa ammortizza gran parte dei problemi, ma ne esce acciaccata: il mio Centrale, Stefano, il giocatore di calcio più corretto che conosco, viene ammunito per un fallo non commesso a seguito di una spoporzionata reazione dell'attaccante avversario che essendo scivolato ed avendo visto la rete di fondo campo pericolosamente vicina si è alzato in piena furia e protestando ha ottenuto che il giallo venisse estratto.
Ma senza fare la telecronaca continua dell'intero incontro, passiamo a vedere l'episodio saliente.

Secondo tempo. Sole in faccia e vento alle spalle. Gli avversari si fanno baldanzosi.
La difesa sbaglia una rimessa laterale. Dal controfallo che segue, l'attacco degli avvocati viene avanti con caparbietà.
Sono alla mia sinistra. Vedo con la coda dell'occhio due difensori che arrivano da destra in corsa, accorrendo sull'uomo che ha palla. Questi finta, mettendoli entrambi fuori tempo. E' davanti a me. Il tempo rallenta terribilmente. Vedo che carica il destro. Un tiro incrociato all'80%... La mente si ferma. In stallo pieno faccio in tempo solo a dire "Hu Caxço" che parte la bomba. Un tiro teso, non imprendibile, che mi passa a destra. Le gambe inchiodate al suolo, seguo con lo sguardo la palla andarsi ad insaccare. Solo il movimento della rete mi scuote dal torpore.
Hanno segnato... ed io son rimasto come un tordo in piedi, fermo, incapace di oppormi al tiro.
Non so cosa è successo. Di norma, almeno per salvare la faccia salto. Forse era una forma di protesta per il fatto che si stava facendo poco in avanti... ma non posso accusare nessuno... non stavolta. Ho preso un gol da pirla...
Che sega :-)

lunedì, novembre 14, 2005

Elogio del contrasto

...ovvero delle riflessioni che la pubblicità dell'adidas con sopra Nesta produce nella testa di un motociclista in viaggio sul Muro Torto...

Motorino, Muro Torto e pioggia. Non sono tre elementi che pongono a bene la giornata. Mettici che sto andando all'Università per recuperare informazioni sul mio Diploma di Laurea ed avrete il quadro completo.
Arrivato al ponte che attraversa il Tevere all'altezza di Piazzale del Popolo, mi ritrovo a guardare in alto ed individuo un enorme manifesto di Nesta che pubblicizza una nota marca di scarpe... che non riporto per ovvi motivi... e poi esula dall'argomento della storiella.
La mente, mentre sono incolonnato verso l'Università, corre ai tempi di Roma-Lazio, quando Nesta era in ruolo alla Lazio e faceva l'uomo immagine per la stessa come contraltare a Totti, il re di Roma. Bene, se penso che questi personaggi mostravano tutta questa rivalità e poi sembravano invece amici nella vita normale, mi ha lasciato pensare... perchè elogiare il contrasto tra due soggetti?

Viene da chiedersi, astraendo ulteriormente la questione, che ruolo svolga il contrasto nella nostra società, e volendo, nella storia dell'uomo.

Ecco la mia posizione, spero che seguano altre posizioni nel lungo periodo... vero???
Io constato che il contrasto, proprio perchè situazione dinamica, di opposizione (per varie gradualità), porta in se'il germe del movimento, del cambiamento, dell'evoluzione.
In quest'ottica, il contrasto diventa motore del mondo, portando gli oppositori a migliorarsi per superare l'antagonista. Quindi sprone all'eccellenza.

Certo questa visione screma quello che è il lato negativo del contrasto, quello che sfocia nell'odio, nella contrapposizione violenta, nella soppressione del diverso e dell'antagonista. Questa degenerazione del contrasto è fortemente presente nella nostra società. Ma non ci lasceremo fuorviare da tali deviazioni no???
Noi siamo per il contrasto dinamico e positivo, quello in cui a fine tenzone si porge una mano al vinto per riportarlo al nostro livello, in modo da ripartire dallo stesso punto per la successiva sfida.
La degenrazione la catalogherei sotto "Conflitto" e come guerra la tratterei, ma Nesta non è capace di suscitarmi simili pensieri...

domenica, novembre 13, 2005

Go go go!!!

Del softair e della mia prima volta.

ans ans ans... la corsa per le scalette a rotta di collo mi ha tagliato il respiro. la maschera preme sul volto. Intorno movimento della squadra amica. Nessun segno degli oppositori. Il caposquadra ci inoltra per un corridoio. Dalle finestre spezzate dell'edificio diroccato entra una luce spenta, che rende le ombre lunghe, senza fugarle. "ECCOLO!!" grida il mio compagno, subito aprendo il fuoco con la sua mitraglietta per centrare l'avversario comparso fugacemente nel suo campo visvo. Sono a terra in un attimo, l'MP5 che gracchia per coprire il mio compagno con fuoco di fila sull'angolo, nel caso dovessero arrivare altri ostili.
Torna la calma. Era solo di passaggio. Cmq lasciamo il corridoio per trovare riparo in un paio di stanzette laterali. il sudore mi entra negli occhi, i rumori intorno confusi ed eccitati. Sembra che sotto di noi, nel seminterrato, ci sia una battaglia accesa tra attacco e difesa. Forse l'obiettivo è proprio di sotto. Ma intanto dobbiamo ripulire il piano superiore. Fuoco intenso raggiunge il punto in cui ci trovavamo prima, pallini di plastica ricadono di rimbalzo intorno a noi. Il nemico deve averci individuati e da sotto copre le aperture da cui potremmo sostenere la nostra squadra. Pugno chiuso. Il resto di noi si ferma. Il capopattuglia avanza carponi fino all'angolo in fondo al corridoio, sempre con la testa bassa. Due dita. Subito io ed il "rapinatore di banche" scattiamo per eseguire i suoi ordini, arma in posizione di tiro avanziamo ripulendo una stanza dopo l'altra, sempre in copertura reciproca. In fondo al corridoio che interseca quello in cui ci troviamo compaiono due soldati. Due botte sull'elmetto li identificano come "nostri", mentre i mirini dei nostri fucili si riabbassano dopo averli inquadrati.
Il capopattuglia ci raduna. Piano ripulito. Sono di sotto. Pochi click alla radio e riceve conferma: la squadra che è scesa ha subito perdite pesanti, necessita di supporto. Purtroppo non possiamo usare la scala che si apre dinanzi a noi. Le regole di ingaggio ce lo vietano.
Torniamo così al punto di insersione, sudore copioso copre i nostri colli, le bardature mimetiche non fanno traspirare bene.
Scala, discesa. Neanche arriviamo in fondo, veniamo bersagliati da fuoco di fila.
Cade uno dei primi. Faccio in tempo ad appiattirmi dietro un muro. In real combat sarebbe pioggia di calcinacci e nessuna copertura... il muro è troppo sottile, ma qui è salvezza. Striscio verso sinistra. Lì c'è un punto da cui possiamo trafilare.
Dall'altra parte del muro, alto ca 1,50 cm c'è "rapinatore di banche" inchidato dietro un angolo da fuoco ostile. Scavallo il muro, e mi appiattisco affianco a lui. Movimento nelle fratte, fuoco a raffiche brevi. L'ostile ritira il naso dietro la copertura. Ancora pallini in nostra direzione. Tutti di rimbalzo. Entra anche Fox, e si pone in copertura nell'angolo opposto. All'improvviso un movimento, sagoma scura di corsa penetra nella nostra zona di competenza, dal lato in cui ci saremmo aspettati solo nostri. Fa fuoco. Centra subito rapinatore. Faccio appena a tempo a sparargli che cado anche io. Braccia al cielo e "PRESO" urlato a squarciagola, nella speranza che qualche colelga/ostile non mi regali pallini a bruciapelo (dolorosissimi). Torno alla zona di raccolta "morti".
Un altro assalto è finito. Quando comincia il prossimo??? :-)

venerdì, novembre 04, 2005

Promo Melogranotto 2005

E' tornato... piu' alcoholico che mai...

giovedì, novembre 03, 2005

Se il mondo andasse più spesso in motorino

... forse si avrebbe un maggior calcolo nelle azioni e tutti si vivrebbe meglio.
Vado a spiegare.

Ultimamente, andando in motorino provo la catartica esperienza di PENSARE (ed il case maiusc non è assolutamente casuale) mentre corro in motorino per la città... corro... che parola grossa... diciamo piuttosto che siamo indirizzati ad andare con una certa allegria, ma certo non da scavezzacollo... cmq torniamo al pensare.

Come salgo in sella ho l'impressione che l'accelerata del mio 50cc lasci dietro di se' affanni e stanchezze. Divento subito leggero e la testa prende a volare.

Prima di tutto una preghierina... per chi mi conosce sa che ci vuole, ma per il sottoscritto non è un rito scaramantico, ma come andare in due in motorino, un po' come affrontare il destino che verrà in compagnia (come ha ragione chi dice che chi conosce il Signore non è mai da solo) così da dover solo dire eventualmente "o cazz..." e via. Che tre parole sono troppe, e poi non ci sarebbe comprensione. Sorpresa si, con tre parole si rischia l'incazzatura e quella la vorrei evitare.
Così viaggio e penso. Penso agli obiettivi della giornata, alle cose da fare, alle cose che dovevo fare (che figuravano per il 70% alla lista delle cose da fare del giorno prima) e come smaltirle, il tutto evitando la sensazione di affogamento che elencarle provoca (ma tanto basta dare gas... e la spiacevolezza resta dietro a mangiare polvere, non tanto, quel tanto che basta a fare lo scatto bastardo che sbilancia) e mi concilio con il mondo.

Mi basta guardarmi intorno per capire come siamo piccoli. Tutte formiche che impazzite cercano di portare il granello nel loro formicaio, impazzite appresso alle fatiche quotidiane, ma alla ricerca di una felicità che più è cercata lontano o nei desideri e più ci sfugge, mentre basterebbe poco per capire che abbiamo il tutto, forse anche il troppo e che la felicità non è nell'avere (ahimè non sono esente dal peccato... anche io se posso spendo, per poi sentirmi un pirla... che di roba a casa ne ho a catafottere, ma restio a perdere quel momento di inebriamento che avere tra le mani la carta di credito produce... tanto va sul prossimo stipendio... certo... così il prossimo stipendio l'hai già speso quando lo recuperi...) ma nel rapporto con gli altri, aperto, schietto, di amore e cordialità, costi quel che costi.

Forse è che passo davanti a San Pietro, ove giganteggia ancora in Spirito il Magno, o forse è il raggio di sole che fende la visiera del casco integrale, o forse ancora i fianchi ondeggianti della ragazza che passeggia a bordostrada, che catalizza lo sguardo, anche se sono sovrappensiero, anche se so che non si fa, anche se... dhe lo fo, che male fo? mica mi fermo, in due secondi è un frammmento di vita che mi lascio dietro, anche quello nella polvere, solo strada ancora avanti.

Ma la magia del viaggio finisce nel momento in cui scendo dal mezzo. Già nel momento in cui scende il cavalletto sento il respiro affannoso delle sensazioni negative che mi rincorrono, instancabili segugi assetati del mio sangue. Do' un'ultima sgassata, la ruota che gira libera dall'asfalto, inno dello sforzo che mi appresto a compiere e che spesso sembra portarmi da nessuna parte.
Ecco il motore è fermo. Si lo so, i doveri mi attendono, le solite menate dell'ufficio, così chino e chiuso su se stesso da risultare vacuo. Che famo, mi porti il casco.
Mi guardi e sorridi. C'hai ragione. Il casco lo porto io. Tu c'hai già da portare il sottoscritto. Tutto intero.
Tra otto ore tanto risalgo sul motorino... ed allora ve la faccio vedere io...

Hard day working

Come si nota dalla foto, oggi ho avuto molto da fare. Anche il the pensava che non ci fossero problemi di alcun genere ad essere trangugiati nei momenti morti. Così il Boss si ferma qualche minuto e sorseggia. Poi torna a studiare, che bisogna andare avanti con lo studio severo.
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Lo zio ha marcato anche la guida al trattore

Come si nota dalla foto lo zio Enri ha finalmente realizzato un suo sogno: guidare il trattore!!! Gli hanno sempre detto che la sua moto assomiglia ad un trattore (commento da ignoranti. Solo un bifolco scambierebbe una Guzzi Alcione per un trattore) e così ha voluto provare la differenza.
Un viaggio da lusso, anche se lo poi,durante il giro di rientro io a momenti non ci ammazzavo entrambi... non se n'è accorto nessuno, meglio così, ma il trattore scarrozzava un pochino a destra e sinistra...
Comunque guidare un simile trabbicolo genera un meritato senso di trionfo, specie se lo fai una volta o raramente. Suppongo che per un contadino equivalga a bere un bicchiere d'acqua...
Alla prossima aratura allora zio... considerati abile arruolato
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venerdì, ottobre 28, 2005

Questa è da raccontare...

Allora procediamo con ordine... E' martedì, appena uscito dal lavoro, sulla mia fiammante bici nuova (eh questa va fatta vedere, perchè l'è un gioiellino niente male, perfettibile, ma niente male), impostata la rotta per casa, raggiungo il lungotevere e dopo aver eseguito la famosa manovra "fateme passa' che arrivo io" mi ritrovo dalla parte destra della strada su quella sinistra, pronto a prendere il ponte Cavour per raggiungere la mia parte di città. Dinanzi a me un'Alfa 75 grigio topo. All'improvviso il guidatore apre lo sportello... tenete presente che io ero in fase di sorpasso, e solo il caso ha voluto che non infrociassi nel suo sportello aperto alla proditoria (hihihi ho fatto la battuta... prodi... toria) [ricomporsi e proseguire su'] ... e scende dalla macchina, allarga tutto lo sportello, bloccandomi praticamente la strada e comincia ad armeggiare con la patta dei pantaloni, voltato verso il suo stesso sportello. Il semaforo nel frattempo scatta a verde. Coda di macchine, zio Vince, compreso l'accaduto ed incredulo di aver assistito a cotanta scena, scavalla a destra l'alfa 75 e riparte. Un rivolo di piscio [si potrà dire?] scorre parallelo alla strada. Il guidatore sta facendo i suoi bisogni in pieno Lungotevere, col semaforo verde, la macchina in mezzo alla strada e lui che la fa sull'interno del suo sportello... poi ditemi che questo non è un mondo strano... ci manca solo che il governo vada a sx e poi abbiamo fatto scopa ;-)

mercoledì, ottobre 19, 2005

La barba pare che tiri

Il mio successo con le signore a lavoro sta crescendo a livello esponenziale da quando c'ho la barba... Marx preparati, che ti fo sembrare un bebè di primo pelo a breve!!! :-)

lunedì, ottobre 17, 2005

Herr utente ha chiamato...

Vediamo di spiegare la storia della sigaretta e della luger.

Durante i lunghi corsi Microsoft che mi sono sorbito nei mesi passati, ho avuto modo di chiaccherare a lungo con persone che fanno il mio stesso lavoro, ovvero i sistemisti di reti.

Tutti avevano esperienze con utenti distratti, svogliati, ignoranti, presupponenti, maleducati, indisponenti e boriosi, che pretendo non capendo, e che, immuni ad ogni tipo di vergogna accampano risposte tipo "Mica ho fatto corsi io" per giustificare la propria ignoranza...

Bhe', in quelle chiaccherate si sentiva forte la volontà di rivalsa di chi, pur sapendo, vive in ruolo subalterno, lottando con tali utenze da un piano necessariamente di svantaggio, perchè a loro tutto è scusato, per la suddetta ignoranza, mentre al sistemista, sottopagato, "ragazzo dei computer", "esperto dei miei stivali" o anche "NASA" nulla viene scontato: tutto ricade nel suo canestrello dei problemi da risolvere, dalla stampante inceppata alla gestione delle caselle di posta di un Mail Server, per non parlare di consulenze su preventivi, sull'impianto telefonico, cablature, gestione hardware, software e quant'altro, il tutto senza la minima possibilità di ottenere un aggiornamento professionale adeguato.

Insomma... se pensi che fare il sistemista sia una bella cosa, forse stai meditando di andare a lavorare all'estero, che in Italia lo scenario è quello descritto sopra, con poche dorate eccezioni (a prop, anche i colleghi programmatori subiscono le stesse dequalifiche professionali, legate ad un'idea di professionista ITC che è trade of all Jack e Master of All che nella realtà non esiste).

Comunque, dicevo, durante i corsi si è avuto modo di scherzare intorno al bicchiere di plastica del caffè al cartone delle macchinette da ufficio su come sia variegata la vita del sistemista... e così mi sono inventato la figura macchietta del simpatico maggiore SS che con il suo soprabito nero in pelle, la sua berretta militare calcata sugli occhi, velati di oscurità, i suoi lunghi arti scheletrici ed uno zelo prossimo alla devozione, è asservito alla causa delle assistenze tecniche.
Suoi strumenti la luger 8 colpi, ed un pacchetto di sigarette.
Chiamato dalle utenze arriva e giudica, spesso offrendo un'ultima sigaretta al malcapitato di turno.
A proposito...

"Herr utente ha chiamato? Dofe ezzere problema Yah? A Federe, federe... zi è cueztione da pocco, un zolo zecondo e si rizolfe tutto. Herr utente pozzo offrire te una zigaretta? Rilazzante eh! Chiudi pure tuoi occhi e zogna, mentre io rizolfo tuo problema..." Click "Rilazzati" ... BANG!
"Vizto? Già rizolto. Il problema non è più!"

martedì, ottobre 11, 2005

Foto di famiglia del Pres.

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A volte a perder tempo si hanno buoni risultati...

In due al bagno

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"Cara, mi passi un poco di carta igienica?" "Ma caro non hai la tua?" "... Si, ma la tua è più morbida..." -PROT- "Scusa cara" "Sei un porco" "Adoro questi rari momenti di intimità al bagno"

Vita da ufficio n°... non mi ricordo, supponiamo 6

Eccoci a rinverdire la potente rubrica della vita da ufficio.

Ieri pomeriggio, mentre stavo alacremente lavorando alle pagine del sito dell'Ufficio Sport, giunge improvvisa una telefonata da un ufficio del piano superiore (sempre perchè si dice il peccato e non il peccatore), così rispondo col mio ormai proverbiale "Ufficio Internet"... tanto proverbiale che anche alla mia festa di laurea mentre aprivo al citofono son partito con un "Ufficio Interent" per apostrofare i convitati... e dall'altra parte una voce in pieno panico mi dice: "Lth, presto, sono qui al telefono con l'onorevole, ed ho una cosa urgente da fare, ma non so cosa sia successo al mouse, io muovo, clicco, sposto, ma lui non ne vuole sapere di funzionare. HELP!!!
Capirai... pure se volessi dileguarmi, con l'on. che ha sentito una tale filippica come fo?, così preso il sorriso di plastica da intervento tecnico, ed inforcato berretto, luger e pacchetto di sigarette, mi sono diretto verso la stanza in emergenza.

Arrivo e trovo la Sig.ra al telefono in telefonata privata... alla faccia dell'emergenza... e con davanti a lei un portatile con un mouse USB, affianco al monitor del computer fisso.

Mi avvicino alla scrivania, le sorrido (paio celophane increspato) e chiedo "Qual'è il problema?", lei, liquidato l'amico, si volta verso il computer e fa... "vedi, non si muove il mouse" e nel mentre smanetta con il mouse attaccato al portatile.

Resto indeciso due secondi, il tempo necessario per pensare se valga la pena mascherare la pena del momento, oppure sparare senza offrire la sigaretta... opto per l'opzione due. Questo giro è troppo grande... quindi sparo.
"Per forza, il mouse è QUESTO" e così dicendo prendo il mouse wireless che l'on. aveva spostato sul mobile affianco alla scrivania per poter lavorare meglio col portatile.

Odore di cordite nella stanza. Silenzio imbarazzato, poi ovvia realizzazione della figura fatta. Quando spari è sempre così, la sorpresa si disegna sui loro volti e non possono mascherarla. A volte la sigaretta che li mette sul chi vive non è un bene...

mercoledì, ottobre 05, 2005

Anteprima oggi al lavoro

Prima presentazione di software curato e gestito dal mio ufficio per la Direzione.
CHE EMOZIONE!!!
I dettagli non li posso dare, per ovvi motivi, ma stare qui, davanti a 50 persone a parlare di questo software mi gusta assai. Orpo... mi sudano le mani!!!

mercoledì, settembre 28, 2005

Operazione Foton completata!

E luce sia.

Dopo un viaggio ai confini della realtà, comprensivo di oltre 4 ore di ritardo per traffico, l'equipaggio della MaVin 1 è giunto alla base di Taranto, ove ha attraccato senza grossi problemi.

I preparativi dell'operazione Foton erano stati ultimati la precedente missione. Quesa volta la missione era completare quanto iniziato la volta precedente con l'ausilio di manodopera locale e avezza all'uso di materiali elettrici.
Solo nel pomeriggio di sabato, grazie alle favorevoli congiunture astrali si è arrivati alla piena operatività. Dalle ore 15.00 alle ore 20.43 l'equipaggio al completo ha lavorato alacremente per portare a compimento la missione nella maniera più soddisfacente possibile.

Alle ore 20.45 si è dato contatto. La casa si è pienamente illuminata. Un successo pieno.

Il comunicato NASA ha confermato la riuscita della missione. Foton 1 è stata un successo pieno. Ora la casa è dotata di luci perimetrali motevoli. La missione è terminata col successivo rientro degli equipaggi alla base di Roma.

martedì, settembre 13, 2005

Scappate!!!

Sono tra noi... vogliono dominarci... non possiamo fermarli!!!

lunedì, settembre 12, 2005

Venerdì ho nuotato... sul lungotevere

Ore 18.00, fine lavoro ed inizio ginnastica. Per tornare a casa devo affrontare un tempo decisamente ostile, con pioggia battente e vento, le mie uniche dotazioni l'"impermeabile" della Murphy e il casco del motorino.
Per fortuna oggi non ho portato il computer e la sua simpatica borsa... altrimenti ero fregato.

Cmq, incurante del tempo furiesco dalla sede e mi dirigo al mio motorino, casco già clazato, l'acqua che rapidamente va inzuppando i pantaloni, ma l'impermeabile che compre il torace regge. Mi ripeto mentalmente: ce la posso fare.
In risposta alla mia invocazione arriva uno scroscio più potente... e finisco inzuppato su tutta la superfice esterna, mentre lotto una impari diatriba con il lucchetto della moto, che solo dopo 5 minuti, e quando ormai la visiera del casco era irrimediabilmente appannata, cede alle mie lusinghe, aprendosi.

Salgo in sella, umidificando le mie terga sullo strato di acqua presente sul sellino, ma la moto parte al primo colpo.
Sorriso dentro al casco ed accelerata. Prima parto, prima arrivo, prima esco dal diluvio.

Non sono neanche passati cento metri che sento una goccia, apripista per un migliaio di sue sorelle, che cola lungo la manica... l'acqua ha fatto breccia nell'impermeabile. Da quel momento in poi ho vissuto in un incubo liquido, con l'acqua che conquistava sempre nuove zone del mio corpo da bagnare, mentre io cercavo disperatamente di chiudere le distanze con casa in maniera definitiva... prima che il cellulare, appeso alla mia cinta, venisse coinvolto dal questo bagno generale, decidendo così di cessare di funzionare.

Man mano che la strada avanza, però, l'ampiezza del disastro comincia a farsi svelata. La pioggia viene giù troppo forte, i chiusini non riescono a smaltirla, così si vanno formando numerose pozze di acqua lungo tutto il corso del lungotevere, pozze che rendono il viaggio insidioso e la direzione dell'acqua assolutamente a 360° sferici.

Quando riesco ad approdare con la mia moto d'acqua a casa, di asciutto ho solo 1/3 della superfice totale delle mie mutande. Tutto il resto si è inondato tanto da buttare acqua ancora oggi.
Il cellulare? Beh... non so come, ma da questa nuotata motorizzata ne è uscito indenne

mercoledì, settembre 07, 2005

A Roma piove tanto...

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in pausa pranzo

Si va con la seconda settimana di vacanza... per poi capire che è meglio chiudere

Mentre i nostri amici milanesi hanno preso la rotta del Nord, Simone e Matteo rimangono ad allietare la popolazione locale. Decidiamo quindi di andare a mare (si necessita di abbrozzature epiche) e infilare poi i nostri corpi cotti dal sole all'interno dell'ormai tradizionale meta del ritorno dalle spiagge caraibiche della litoranea pugliese: la Gelateria di Pulsano. Consumato l'enorme gelatone a disposizione dei nostri eroi, si torna a Lido, e con l'aiuto di Simone (dopo che la sera prima avevamo sistemato la zanzariera della cucina, si prende il Flex e si lavora di cesello pesante sulla cancellata piccola. Alla fine non solo il cancello si chiude senza sfrorzo, ma addirittura si apre nuovamente da dentro casa grazie al comando elettronico colà sito.
Che lavoro degno di menzione.

Orpo, ho dimeticato la sora Ninetta per la strada... ci siamo andati con i Milanesi... e mi sa che era proprio giovedì o venerdì che ci siamo andati... vabbò, è passato tanto tempo e comprendo che le vacanze sono state un tempo rilassante... non mi ricordo più cosa ho fatto, a parte bagni a mare, tintarelle, un solo bagno al fiume (sigh) e tante mangiate. Per nobilitarmi ho lavorato molto alle infrastrutture della casa. Adesso rimane da completare il progetto FOTON, volto a dare luminaria di presidio al perimetro della casa, visto che il dito (tagliato durante una riparazione di una tapparella) ed i suoi 4 punti mi hanno fortemente rallentato.

La visita di Natasha e di Alberto è un evento, ma per i risvolti da Pronto Soccorso che ha avuto viene taciuta.
Come anche la discesa della nipote bresciana, con corredo di famiglia.
In fondo perchè non tenere qualche volta un piccolo segreto tutto per noi?
Alla prossima gente!!!

Corbezzoli...

ho trovato 2 batterie per la mia macchina fotografica alla smodata cifra di 3.99 $... fate il dovuto rapporto al cambio...

Riflettendo in motorino

La città di Roma offre infiniti spunti per osservare il mondo ed i suoi costumi, non intendo dire che gli altri luoghi offrono meno appigli, ma una grande città sicuramente fornisce un campionario maggiore di comportamenti e, non mi se ne voglia, io vivo a Roma, quindi essa posso prendere ad esempio.

Comunque non era di questo che volevo disquisire, ma della riflessione che ho steso ieri mentre mi recavo in motorino dal lavoro alla casa della mia fiancè (si doveva studiare pesantemente informatica, che Marina deve passare l'esame della Patente Europea del Computer, visto che alla Facoltà di Legge non insegnano i fondamenti di questa scienza ormai sì vitale.

La riflessione è scaturita dall'osservare tutta una serie di comportamenti delle persone e delle vetture che incrociavo: sembravano tutti nervosi, pronti alla sopraffazione del prossimo, inconcilianti, riottosi e prevaricatori, almeno nella maggiorparte dei casi.

Moto che passavano col rosso, macchine che non davano la precedenza, parcheggi in doppia fila, attraversamenti al limite dell'arresto (o del suicidio se meglio credete), insulti che volavano dai finestrini delle macchine e dai sellini dei motorini/sccoteroni... insomma una vera cambogia in terra.

Non so da dove derivi tutta questa voglia di prevaricare, di essere sempre il primo a passare, di essere sempre il furbo di turno, questo atteggiasi a padroni della strada indisturati e quasi seccati dalla presenza di altre persone sulle stesse carrabili... ma so dove porta: alla disgregazione del senso civico di appartenenza ed alla fine della pacifica convivenza.

E allora riflettevo fra me e me... che fare? Come ridurre questo stato di ostilità presente nelle strade delle nostre città (inutile negarlo, le sfumature esistono, ma i soprusi e l'assenza di osservanza delle norme del codice stradale sono presenti in tutt'Italia) e restituira ad un pacifico convivere la comune percorrenza delle strade pubbliche?

La risposta mi è venuta alla mente ed è questa che voglio sottoporvi: resistenza civile alle angherie.
Fermiamoci un momento a spiegare cosa intendo: il senso civico e di responsabilità che provo nei confronti della mia nazione, oltre che spingermi a rispettare le norme vigenti, mi impone di agire responsabilemente e nel rispetto degli altri.
Ora, se fossi il solo ad agire così, ammetto che la mia situazione sarebbe imbarazzante... del tipo "cornuto e mazziato" cioè angheriato e pure sfottuto in quanto ligio... ma se ad agire come il sottoscritto si fosse la maggioranza? cioè se ognuno di noi si impegnasse a fare il suo dovere con senso di responsabilità ed a girare per strada con la testa sulle spalle e la risposta piccata settata con un lag i tre minuti, in modo che proferirla non genera astio civile tra i soggetti interessati, non sarebbe l'incivile ad essere isolato, fuori dalle righe, colpito dalla giusta riprovazione della popolazione osservante?

Si, mi risponderete, ma qui siamo in Italia, non in Germania o Svezia. Meglio rispondo io, possiamo dare anche dare esempio di come gli Italiani non siano riassumibili con le famose tre parole: spaghetti, mafia e mandolino.

Basta con l'italiano buono solo a mostrare il suo valore solo all'estero. Diventiamo NAZIONE e mostriamo a tutti che possiamo cambiare le cose. Basta un poco di senso di responsabilità. Pretendere senza ottemperare è delittuoso.
Rispettiamo i doveri e poi pretendiamo i diritti.

Il tutto magari col sorriso sulle labbra, che è meglio. Ne godremo di frutti dorati tutti.

martedì, settembre 06, 2005

Gioia! Gioia! Gioia!

Sono nuovamente zio!!!

Nella terra di Albione è nato il mio nipote Giacomo, il primo della nuova stirpe della Gens a cui appartengo.

Oggi si beve alla nuova vita che nasce.

Hurra! Hurra! Hurra! E complimenti agli splendidi genitori :-)

lunedì, settembre 05, 2005

13 agosto - 20 agosto

Partiamo con il descrivere la prima settimana di ferie. La partenza avviene all'alba di un sabato mattina caldo ed afoso. Il traffico scorrevole, per fortuna, ci accompagna fino alla destinazione, raggiunta solo in primo pomeriggio. L'assenza della radio si fa sentire pesantemente, specie per quel che riguarda la presa di coscienza delle condizioni traffico in questi giorni particolari.

L'arrivo alla casa è salutato da un evviva della macchina intera. Mentre la mia amata, mia sorella ed il suo boy scendono dal mezzo, pronti ed operativi ad aprire casa e preparare un rapido pranzo, io mi dirigo a Taranto per accompagnare alla sua magione il Guido nazionale, pronto ad iniziare la sua gara di apnea con la città di Taranto.

Quando arrivo trovo una ricca pasta ad accogliermi, seguita da un lussureggiante bagno a mare nel pomeriggio.
Comincia così la jamming session estiva.

Il bagno a mare ha però un risvolto negativo... anzi issimo: si fa tardi per fare la spesa, e quando andiamo alla festa di Gabriele, privi della macchina prestata alla sorella in visita ad amica, la testa del sottoscritto e della dolce Mary corrono a coprire le varie eventualità mangerecce per i giorni a seguire, specie in vista dell'assenza di cibarie nel frigo.

Si arriva al lunedì tra pranzo con gelato, braciolata a casa di Gianni e poi varie botte di espediente.

Il mare di qi è veramente stupendo, e viene vissuto con grossa partecipazione di amici: Pie e Zazza, Paola e Jessie, Aughi e Babs sono difatti tutti in zona, anche se per la verità gli ultimi due sono leggemente incasinati con problemi di macchina e tagliandi.

Ci sono poi Rocco + cugina ed amici milanesi che allietano le nostre giornate pugliesi, almeno fino a domenica.

Il martedì si unisce anche il cugino di Marina, il prode Matteo, che porta una ventata di novità alla comitiva.

Mare, sole, risate ed allegria... fino a mercoledì pomeriggio, quando arriva la notizia che il mio amico Gabriele è caduto con la moto, facendosi molto, molto male.
Si prosegue con la vacanza, ma non sarà più la spensierata scamagnata lunga che ci si attendeva.
Il giovedì mattina si è tutti in ospedale a donare, poi, mesti, tutti al mare, mentre il sottoscritto corre incontro al Simone che praticamente giunge da Roma appena dopo che il giovine vince ha scaricato la folla dalle parti di Lido "La Torretta". Il tempo di voltare la macchina e via, verso casa, con l'intento di recuperare Simo (sperso e che nel frattempo aveva anche avuto modo di risolvere un problema di benzina esaurita in forma autonoma), portarlo alla magione, rifocillarlo e poi portarlo a mare. Sempre da programma, il pomeriggio comincia verso le quattro con una potente sgelatata dalla Gelateria di Pulsano, vero mito dell'estate Pugliese, e poi con un ritorno a casa pronti per cenare ed andare poi a Castellaneta per far assaggiare la vita notturna della ridente località balneare al prode Matteo... solo che finisce a schifio, perchè dopo un randevouz con il popolo ospite di Rocco, ci ritroviamo a passeggiare per una deserta Castellaneta, bagnata dalla pioggia e disertata dai più.

Il giorno dopo si decide di andare a Matera a vedere i Sassi, proprio perchè è presente un corpo nuvoloso cospicuo sulle nostre teste. La gita diviene subito banco di prova per la ripresa intensiva da parte del sottoscritto con la videocamera. Si vede che la mano è verde, ma la volontà di crescere... quella c'è tutta. Possono testimoniare gli sfiniti milanesi che per la Stampa non hanno avuto grosso rigurado... sempre a chiedere di spegnere.
Per fortuna che c'era Daniele e che si è prestato alla pubblicità del Nocino di Vincenzino... si proprio il liquore che è pubblicizzato qualche post prima.

La sera passeggiata per Taranto e gelato.

Arriva sabato, e con esso l'ultimo giorno di presenza dei milanesi in Puglia. Al mare si finisce a Torre Sgarrata (noi), al Lido El Patio loro, dopo una serie infinita di casini generali di organizzazione. Il randevouz comune lo si fa in quel di Martina Franca, dopo una ricca cena svolta a Lido, assieme a Sandro.
Il mesto tempo dei saluti arriva e va. E con esso la fine della prima settimana di ferie. Un bottino cospicuo... tutto PESANTEMENTE viziato dalla problematica situazione di Gabriele.

Il ritorno dello Jedi

Dopo 21 giorni di vacation sono di nuovo al pezzo, pronto per le nuove sfide dell'anno.

Certo che manca il resoconto di questi ventun giorni di assenza, giorno più giorno meno... vedrò di provvedere quanto prima.

domenica, agosto 14, 2005

venerdì, agosto 12, 2005

Destinazione Lido

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SI SALPA!!!
Domani è il gran giorno... ahimè anche per altri 7.999.999 di veicoli (secondo le stime di Autostrade), macchina più, macchina meno... ma comunque domani è il gioro in cui si parte per Lido, luogo di ricreazione e riposo... alla grande. Sorridi giovane uomo... sono arrivate le tanto sospirate ferie... sorridi, che a settembre fai i botti. :-)

Buone vacanze a tutti!!! Spero che mi riesca di postare dal caliente Sud, ma se così non fosse, recupererò quando rientro.
Alè, si comincia a chiudere la baracca. A presto.

giovedì, agosto 11, 2005

Io vorrei solo... dormire

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Mizzighina... i sonnecchiosi giorni estivi sono pesantucci anzichè no... il sole che riverbera sui muri dei palazzi, il caldo afoso che rende l'aria pesante, l'umidità a 2000, le luci basse del mio ufficio, rendono osì invitante l'altrimenti scomodissimo piano della mia scrivania che vorrei solo... chiudere gli occhi e dormire...

Avviso ai naviganti

Visto l'arduo periodo precedente... per ragioni ormai note... si è provveduto ad aggiornare il sito a macchia di leopardo.
Quindi spulciate l'archivio se avete voglia... che non si dica che il nostro tempo è passato invano :-)

Il digiuno (cosciente) degli squali

Come si nutre una coppia di squali in un mare pieno di conseguinei o di pesci piccoli? Si stuzzica la fame al passaggio di un paio di carpe o rimane la tranquillità del predatore a riposo? Quale movimento stimolerà l'attacco improvviso delle due creature? Quale stimolo le porterà a colpire?

Nella oscura e liquida profondità della città immersa si aggirano solcando le acque con le loro code striate, ma anche se passano branchi di pesci, non si discostano dal loro cammino.

Altro cibo sazia i loro palati. Ormai sono "tamed", addomesticati.

Cammina oggi, cammina domani...

Ed alla fine il sandalo mi ha abbandonato in mezzo alla via. Che supplizio dover camminare per mezza Roma con la suola del piede destro a mezzo servizio...
C'ho un muscolo alla gamba destra che pare che abbia fatto il mezzofondo su una gamba sola.

mercoledì, agosto 10, 2005

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Dhe' si è ancora a lavoro... non ce la faccio più!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 

martedì, agosto 09, 2005

Il nocino di Vincenzino

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Dopo il viaggio cha ha traghettato me e Simo nell'anteprima delle vacanze, si deve risolvere il problema dell'irrisolto prima delle ferie... e così la serata odierna è stata dedicata alla filtrazione del nocino ed alla produzione della marmellata di prugnette gialle di Orte.

Un sedere come un secchio! 8.5 Kg di prugne da snocciolare, lessare, zuccherare ed invesattare!!! 8-O quando finisco sono a pezzi, con le mani ustionate e lesionate e lacerate dei noccioli delle prugne... ma il risultato è di tutto rispetto (a breve la foto).

Il nocino invece si presenta facile come lavoro. Ma bisognerà vedere come viene, visto che ho sbagliato a fare le dosi dello sciroppo con cui andava miscela l'alcool aromatizzato alle noci.

Adesso comincia la missione etichette.

lunedì, agosto 08, 2005

In viaggio con Simo

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Si chiude oggi un simpatico week end con il vecchio Simo. Destinazioni toccate: Orte, Pisa, Livorno e Viareggio.
Era prevista anche una puntata dalle parti di Grosseto, ma poi non se n'è fatto nulla.
Un viaggio stupendo, iniziato attraversando una STUPENDA campagna romana (Tuscania... bisogna andare a Tuscania) dopo aver pesantemente sfacchinato dalle parti di Orte col trattore (spero a breve di postare una foto in opera), per poi andare a Pisa e, recuperato il popolo locale, si è andati ad Effetto Venezia a Livorno.

Che delusione. Solo tanta confusione, folla, banchi dei soliti ammenicoli etnici, ed una Babilonia (il pub che tanto elegantemente ci aveva accolto l'anno scorso) decisamente sottotono e con prezzi cari per quello che offriva...

Insomma 3 su tutta la linea.

Molto meglio Viareggio, che almeno offriva spettacolo con il suo sole e i suoi stabilimenti. Comunque mi sembra che la stagione sia un poco sottotono, anche a giudicare dalla gente che bazzicava per il lungomare nel pomeriggio.

Poi il rientro. Una redbull, come all'andata, e via, col vecchio Simo e la sua potente Polo. La notte calda di Roma ci accoglie nelle sue braccia che ormai è già domani.

sabato, agosto 06, 2005

Going in the Venice's Effect in Livorno

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Saturday night. Livorno is busting with people from all arounf the Tuscany and beyond. Me and my friend Simo are enjoying the company of ours friends from Pisa (they where from futher South... but don't tell'em and I'll live to the next day ;-)) dressed to kill.
Hey all... where are the girls!!!

Oh yeah... mine is in Puglia :-(

giovedì, agosto 04, 2005

Summertime anche per i telefonini

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Fa caldo a Roma. Tanto caldo. Così caldo che capita di vedere anche questo: telefonini che prendono il sole in terrazza su poltroncine loro adibite.
Orpo... e non commento oltre.

[Visto realmente durante un giro visite helpdesk]

mercoledì, agosto 03, 2005

Ma la Eolo dov'è finita?

Nel titolo il link ad un articolo... bufala? non bufala? Io ci credo, come anche riesco a vedere i problemi sociali che una tale macchina generebbe (penso ai posti di lavoro dei benzinai, dei meccanici, dell'industria petrolifera, degli oleodotti e quant'altro... per non parlare delle fabbriche di macchine tradizionali) ma vedo anche i vantaggi che ne deriverebbero... (meno inquinamento, meno spese per il trasporto, fine della dipendenza dagli stati arabi... al massimo il petrolio lo compriamo per muovere trani, riscaldamenti e mezzi pesanti o di trasporto di massa, meno lavori di manutenzione per gli edifici corrosi dall'inquinamento, fine dell'effetto serra)... insomma... tantissimi benefici... senza contare che una macchina che max va a 110 Km/h renderebbe anche le nostre strade più sicure...

Mi devo quindi associare alla domanda del sito ecotrasporto.it: che fine ha fatto la Eolo?

Passate parola... formiamo il movimento per le macchine ad aria compressa!!! Altro che UAU.

giovedì, luglio 28, 2005

Rotolando verso Nord

Dopo una breve toccata in Puglia per recuperare dalle intemperanze dei barbari drogati, il nostro eroe affronta un viaggio di ritorno in Marozzi che ha del poetico ed dell'epico in contempo.

La poesia è data dalla sequenza di scorci che pasano lungo l'autostrada, e che dal finestrino rialzato dell'autobus di linea sono sempre nuovi (molto alla Dead Poetry Society... cambia il tuo punto di vista sulle cose per non fossilizzarti) ... l'epico da una signora e futura nuora che stava due file dietro di me... il figlio si era appena laureato... e vi assicuro che la cosa è certa! Dopo 6 ore di viaggio ininterrottamente passato al telefono a parlare della laurea del figlio o con lòa nuora per pianificare le nozze non ci sono dubbi che la mente umana possa concepire per mettere in discussione questa verità.

Per fortuna avevo l'IPOD ed il mio portatile (che è stato giustamente oggetto di commento della signora mai sputo e della sua compagna di viaggio) per alienarmi... altrimenti l'inferno sarebbe stato in terra.

...

Scorre via questa strada,
scorre coi colori tenui di un giorno che muore,
nastro di pietra inghirlandato di acciaio,
mentre il metallo cola nelle mie orecchie stanche
desiderio di riposo e meditazione
colori che ricordano antiche avventure
sentimenti
mai sopiti dal cuore
emergono prorompenti dalle striscie intermittenti
un mondo che non è più
sorge dalle ceneri della memoria
in un revaival senza popcorn
il cuore
eterno viaggiatore si lascia cullare dallo sguardo
e lentamente riassorbe
Metallo, ancora metallo nelle orecchie

Arf Arf

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"no comment"

martedì, luglio 26, 2005

La tana del lupo

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Mentre guardavo fuori dalla finestra e mi commuovevo al pensiero che il mondo fosse proprio bello, nonostante tutto, ho detto fra me e me... ho mostrato il mio banco di lavoro di casa? Cioè il luogo ove passo le lunghe serate a lavorare e navigare?

Siccome mi pareva di no... ecco la mitica postazione: la Tana del Lupo!

sabato, luglio 23, 2005

Quando la fisica vince...

Venerì sera... il caldo afoso su Roma opprime gli animi dei cittadini, già fortemente provati dalla nuova serie di attentati che ha colpito Sharm-el-Sheik, dopo Londra.

Le serate romane sono dimesse, quasi silenziose in alcuni momenti, anche se basta poco per riscoprire la vita dietro l'angolo, e la comitiva deide di fare rotta su un posto ove la vita c'è... e ahimè per me, anche tanta... e basti questo, che di più non posso dire sul posto.

Nel tripudio di magliette rosse, che un poco provocano irritazione sulle pelli poco avezze, troviamo il luogo a cui siamo destinati: la mensa ove fa servizio il nostro amico Raffica.

Si ordina un po' di tutto, cibo buono, che scende in fretta a saziare le nostre voraci pance a lungo tenute in sospeso, annaffiato da un chianti rosso niente male.

Istinti primari soddisfatti, "Morris" decide di fare un esperimento di fisica applicata, con l'ausilio sempre vigile di "Napo": due porzioni preconfezionate di maionese finiscono una sopra l'altra e BOM, prima la mano di Napo, e BUM! poi il pugno di Morris colpiscono la coppia con accanimento scientifico.
Le bustine subiscono e mostrano al mondo come si può ricevere a testa alta.

Morris decide allora di provare il tutto per tutto e posiziona una terza porzione di maionese sopra le prime due.
BOM!!! il cazzotto pesantissimo è rilasciato all'improvviso... le bustine più reattive si fanno forza e reggono, quella centrale è presa alla sprovvista, con la guardia abbassata. CEDE!!!

Il tempo va in BULLET TIME... un fiotto di maionese fende l'aria, impatta sul braccio di Morris, il cui orologio si improvvisa in diga... ma nulla può dinanzi alla violenza del getto: scie di maionese si disperdono nell'aria atterrando in forma scomposta sul viso e sui capelli dell'esterefatta Morrisina D.P.U. che non può fare altro che scostare i capelli imbrattati di maiò e cercare di salvare il salvabile.

Esperimento concluso, nell'ilarità generale: E' scientificamente provato che le bustine di maionese, qualora sottoposte a forze di pressione superiori a data soglia, esplodono, rilasciando maionese.

Adesso non resta che trovare una rivista scientifica che ci pubblichi ed è fatta...

lunedì, luglio 18, 2005

Breve inciso di vita

Non vi allontanate mai dal posto in cui siete a cuor leggero, che mentre siete via il mondo vi cambia dietro... basta vedere cosa è successo in "casa" allorquando me ne sono andato... colonnelli contro presidente, azzeramenti di organigramma, convocazioni di Direzioni Nazionali per ridefinire l'intero organico, interviste percepite al bar con grande "tempismo" e scuse scritte, tradimenti noti ed altri inaspettati... insomma un gran casino.

Chissà cosa mi riserverà il ritorno dalle ferie... ci sarà ancora la mia scrivania?

Mi che balls... sono tornato in the office...

Si si... è vero c'è gente che pagherebbe per essere qui dietro questa mia scrivania... eh l'illusione del posto fisso... ma credetemi dopo soli 7 giorni di corso e di conoscenza con gente che il lavoro di sistemista lo fa sul serio... ti viene da vedere il tuo piccolo loculo come strettino e limitante.

Ma la meta è fissata: diventare MCSE.
Ma mi sembra che questo l'avevo già postato... aggiungo che il primo esame è il 4 agosto di pomeriggio, con il collega di corso Matteo.
Due menti in lotta per la sopravvivenza e per il titolo di MCP.

Vedremo. Potrei anche postare una foto di uno dei corsi... che fatti d'estate assomigliano tanto alle lezioni private.

domenica, luglio 17, 2005

Vediamo di ricapitolare

Salve, come la foto qui sotto lascia intendere il periodo passato era finalizzato ad un importante risultato. La laurea? Ma no! Recuperare la storia corretta di questi giorni.

Dopo lo scandalo Newsweek, che come ormai saprete a sfrangiamaroni mi ha indignato, ho pensato che fosse il caso di riscrivere la verità di questi anni, per dare il mio piccolo contributo alla definizione della verità in questo periodo tribolato e schiacciato da un'informazione deviata: nasce così il progetto "Vincenziade", ossia la raccolta di anni di battaglie universitari e non, per dare alla storia italiana un contributo nuovo, libero da vizi esterni e finalmente OBIETTIVO.

Alla bisogna ho assoldato un poeta cieco... come puoi scrivere una Vincenziade se non hai un poeta cieco?... al quale ogni tanto detto frasi, momenti, situazioni.

Ah! la dolce follia di chi non ha più un c@**ç da fa'... almeno nei sabati e nelle domeniche [breve inciso: tra un poco esco di casa, attraverso il cortile, arrivo alla macchina che mi sta facendo impazzire con la sua dannata sirena a ripetizione e le smonto l'allarme a viva forza con la riserva mentale di menarci poi il proprietario] sonnecchiosi...

E già, perchè l'altro dettaglio è che nel mentre mi sono laureato... si è vero, sono ancora pochi quelli in vita che si ricordano della mia iscrizione all'Università, ma tant'è, ci siamo diretti verso nuovi lidi, e le scommesse che fioccavano allora sono da riscuotere... anche se mi dicono che il banco praticamente ha vinto tutto (nessuno aveva scommesso oltre la guerra di Troia); quindi mi sono riappropriato dei fine settimana, subito asserviti al progetto: diventa MCSE in sistemi Windows 2003... questo in tempi più umani... anche perchè l'anno prossimo dovrebbe uscire il nuovo SO e quindi ...

Bene, seguiranno info sul passato trascorso, oltre che sul presente e futuro.
Per il momento vi segnalo il prologo della Vincenziade:

"Non tutte le battaglie sono solitarie"

Si va a cominciare...

venerdì, luglio 15, 2005

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Finisce il corso MOC 2274 si salutano gli splendidi compagni di viaggio... Antonio, Matteo e Massimo alla prossima.
E che i byte ci siano amici

lunedì, luglio 11, 2005

Scusate il lento postare, ma sono stato un attimino impegnato...  Posted by Picasa

domenica, luglio 10, 2005

Maro'... fa caldo...

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Ma non caldo... CALDO CALDO!!!

domenica, luglio 03, 2005

Lassu sta l'alpino

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Come ogni anno puntatina ad Ovindoli... per la verità più mangereccia che altro. Comunque si saluta l'alpino che da sopra la città mira la valle di Avezzano e Carsoli e le nuvole che da tre anni a questa parte ci fanno compagnia in quel di Ovindoli ogni volta che ci presentiamo da queste parti.

Rimane mitica la gita per vari motivi, ma tra tutti spicca la "prima volta" di Anselmo in quel della terra d'Abruzzo. Subito è stato introdotto alla gioia dell'arte culinaria locale... e tale iniziazione ha fortemente inciso anche sulla preparazione del sottoscritto... che ha subito le grandi mangiate a spanciamento.

Hurrà... ma un giorno verrà in cui si andrà al Sebastiani e sui piani di Pezza.

domenica, giugno 26, 2005

Scorcio estivo dalla mia finestra

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Il sole brilla alto in un cielo terso e limpido. Una di quelle giornate in cui la terra ti chiama e ti dice "Esci"... ma tu dei restare dentro... a studiare e/o lavorare (nel mio caso il primo impedimento). Se una cosa mi donerà finire il percorso universitario, sarà finalmente la possibilità di scegliere come dedicare il fine settimana.
Fosse anche studiare/lavorare... ma certo non per un progetto che ormai si trascina da troppo tempo.