martedì, dicembre 07, 2004

Eggs do flight high

Passi lenti, misurati, accompagnati da un disagio di movimento dettato dal lungo periodo senza attività ginnica. Ritorno alla mia macchina dopo essere stato a trovare la "paziente" Mary: la visita del dottore è terminata, si rientra alla casa.

La strad aè deserta. Solo io ed un motorino che arriva in senso opposto al mio cammino.
Un lampione solitario illumina le mie spalle, stagliando una lunga ombra sull'asfalto segnato da intemperie e logorio da uso. Sollevo lo sguardo. L'aria freschina, totalmente fuori stagione in questo periodo in cui si si attenderebbe maggiori rigidezze, mi carezza il viso. Incrocio lo sguardo col guidatore del motorino.

Il passegero dice qualcosa al guidatore ed il motorino scarta verso destra, accorciando la distanza tra me e lui.
I sensi si fanno allertati, ma il motorino passa vicino... il passeggero si solleva sulle piedrelle laterali, inarca il braccio sinistro e mi tira qualcosa.

Impatto sulla spalla sinistra, motorino che accelera e sfreccia via. Io, stordito per aver fallito il "tiro spot" e colto "flat footed", resto abbagliato dalla sorpresa, quando il cervello collega l'impatto ai resti di gusci di uovo siti ai miei piedi comprendo: mi hanno tirato un uovo.

Ecco, ora ho un solo desiderio, riprenderli e gonfiarli, ma ho un problemino piccolo piccolo: la macchina per partire richiede un poco di tempo, in quanto bisogna collegare la batteria portatile, sita in macchina, con la batteria della macchina, che ha un attimo subito una scarica prepotente qualche tempo fa.

Seguo la luce del motorino rimasto senza nome in quanto il buio (era controluce la targa) e la sporcizia che coprivano le parti bianche della targa mi impediscono di vedere il numero. Svolta a destra in direzione di piazza della Balduina.

La macchina alla fine parte. Sgommata e via. Li seguo, il sangue negli occhi. Ma mentre i metri avanzano riprende forza il lato cosciente: non sono in condizione fisica di affrontare uno scontro fisico prolungato, specie vs bande di giovinastri. Un tempo lo facevo, ma erano altri tempi, tempi in cui ero coperto di muscoli prestanti e un carattere focoso.

Ora sono ciccio e fuori forma e decisamente più pacifico, razionale direi.
Individuo la banda che dovrebbe comprendere i due vastasi. Affido ad una più alta giustizia il compito di riparare al torto. Per me la storia finisce qui.
Almeno per questa volta.

Non sono forse quelli dei pesetti da 6 Kg? Bene, cominciamo da qui...

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