martedì, aprile 05, 2005

Ho mancato un appuntamento importante

Il sogno si dipana nelle sue molli spirali, mentre l'abbraccio delle coperte è caldo e ... con quel non so che di morbido che trasforma il letto in un posto magico. E' notte, o meglio, è mattina presto a Roma quando salto su dal letto per un rumore proveniente dal mio PC, l'unico di casa che non dorme la notte... il bip insistente difatti mi fa pensare che lo spazio du disco sia finito, così lotto con il mouse per cercare di fermare l'Adunanza da intasarmi il computer di file, e soprattutto dallo svegliare la prodiga sorella rientrata alla base per aver "ospiti" a casa sua.

Quando ormai il PC è avviato verso la terminazione definitiva mi accorgo, nei fumi del sonno, che la fastidiosa nenia viene dal cellulare, il quale, per qualche insondabile mistero sta suonando una sveglia. Guardo l'ora. Sono le 05.12 al mio orologio da tavolo... le 05:00 in tutto il resto del mondo.

Costernato ributto la mia testa sul cuscino, alla ricerca della morbida carezza perduta, ma inspiegabilmente non riesco a chiudere più gli occhi.
Difatti un piccolo tarlo mi rosicchia la parte cosciente del cervello: potrei andare a San Pietro... ecco cosa dice la mia parte cosciente.

E questa mattina ha messo in mostra tutti i miei difetti... ossia che le cose le comincio ma difficilmente le finisco. Difatti ho ascoltato il tarlo ed in cinque secondi (e chi mi conosce sa che tanto è il tempo che mi è necessario per vestirmi) ero pronto ad uscire, casco sotto il braccio e giacca nell'altra mano... ma poi ho rivisto le folle oceaniche, la massa di gente, l'orario, il lavoro domani e ... il diavolo l'ha spuntata... ho ceduto: lasciato il casco e posata la giacca mi sono buttato, ancora vestito, sul letto.

così è dimostrato il teorema. La mia forza di volontà equivale ad una banderuola. Ed io ho perso un'occasione unica.
...

Rimediare sarà possibile?

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