lunedì, dicembre 03, 2007

Confini

Lento il disagio sale,
stretto da oscuri timori
il braccio si stende: muro.
Ansia
La gamba di allunga: muro.
Ansia montante
il braccio si stende, diverso
vuoto e poi muro
Respiro affannoso.
la gamba piano si sposta, diversa
Ostacolo, poi muro
Sudore copioso
Perdita di controllo
Ostacolo, Muro, Ostacolo di nuovo, Muro muro muro
Ansiti, sudore, batticuore, paura.
Mura ovunque, forse però
Braccia in alto, salto
Arresto, infrangersi di speranze, dolore acuto
Ancora muro.
Poi spiraglio, luce, speranza.
In quest'assenza di me, trovo te.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

molto claustrofobico..
sembra la descrizione di un infarto!!

Anonimo ha detto...

se il matrimonio ti ha generato questa ansia e queste sensazioni forse hai sbagliato soggetto..o forse non dovevi sposarti!
Anonimo opinionista

Anonimo ha detto...

mhmmm... non era inspirata al matrimonio veramente... ma ad una sensazione prodotta in ambito lavorativo, sulle scelte da fare, sui paletti posti, sugli ostacoli, sempre pronti a chiudersi su di te.
E la Mery era lo spiraglio finale.
:-9

Anonimo ha detto...

beccatevi questo.....maldicenti!!!! MB

Anonimo ha detto...

che lingue sacrileghe!!
MBRF